Patto di Stabilità: è scontro in Consiglio regionale pugliese


BARI - Affondo di Ignazio Zullo (Pdl) al centrosinistra pugliese sul Patto di Stabilità. “Non ci stupiamo che soltanto adesso Vendola e compagni si sarebbero avveduti che nella legge di stabilità 2013, vigente dal dicembre scorso, la Puglia è la Regione più penalizzata, vedendosi ridurre la capacità di spesa di un’autentica enormità, ossia di 658 milioni di euro, pari al 36.1% della spesa 2012".

+ Vendola, lesione dei diritti costituzionali di eguaglianza dei cittadini

"Mentre ricordiamo - continua Zullo - che la maggioranza di governo attuale non si limita al partito degli onorevoli Boccia e Bordo, e che anche il nostro potrebbe fare la sua parte, non possiamo non stigmatizzare l’imperdonabile distrazione da parte del Governo regionale, Governatore in testa, di tutti questi mesi in cui la Puglia è rimasta totalmente abbandonata a sé stessa. Ci domandiamo anche a cosa siano servite le reciproche smancerie con ilministro Barca, che o era distratto anche lui, o ci stava soavemente pugnalando alle spalle. 
Intanto - secondo Zullo - questa vicenda, speriamo non irrimediabile, serva di lezione a chi ha finora preferito gli interessi di parte a quelli della comunità che ha avuto il mandato di governare, inducendolo a fare meno “politica” e più governo, in doverosa sinergia con gli altri livelli istituzionali da cui anche comunque dipendono le sorti del nostro popolo”. 

"Leggo con preoccupazione le dichiarazioni del collega Zullo sugli ulteriori vincoli della legge di stabilità a danno delle finanze della Regione Puglia e le trovo immotivatamente polemiche. Il capogruppo consiliare Pdl fa intendere che la responsabilità ricada sulla Giunta regionale, quando invece una verifica obiettiva dimostra che le scelte non sono di Vendola ma del Governo Monti, nel maxiemendamento che ha voluto equiparare i limiti del Patto di Stabilità sulla Competenza a quelli della Cassa". A riferirlo il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna.

"Non c’è dubbio - prosegue Introna - che dalla decisione nazionale la nostra Regione sia uscita penalizzata, con una sottrazione di risorse che raggiunge il 36,18% dell’ammontare per il 2012, cosa che mette in crisi la possibilità di replicare l'ottima iniziativa del patto verticale tra Regione Puglia ed Enti Locali, così apprezzata nel 2011 e nel 2012. Nel passaggio di consegne col precedente capogruppo consiliare del Popolo della Libertà al collega Zullo sarà sfuggito che in tema di patto di stabilità è invalsa una consuetudine di collaborazione in Puglia, che tiene la materia finanziaria fuori della contesa politica. E questo fin dai tempi del ministro Fitto.
Credo che questa linea di collaborazione debba continuare e il presidente Vendola saprà riattivare un canale di confronto con i parlamentari pugliesi, innanzitutto con i presidenti delle commissioni bilancio e politiche comunitarie delle due Camere, Azzollini, Bordo e Boccia. Un dialogo all’insegna di un comune senso di responsabilità nei confronti della comunità pugliese, che ha dato risultati da tutti apprezzati.
Tanto premesso, non posso che essere certo che il neo  capogruppo Pdl vorrà confermare questa disponibilità alla collaborazione, nella consapevolezza che la sterile contrapposizione politica non porta risultati concreti", conclude Introna.

Secondo il consigliere Di Gioia, “gli effetti devastanti dei vincoli del Patto di stabilità sul bilancio 2013 della Regione Puglia sono chiari da tempo a tutti e infatti da mesi il presidente Vendola afferma che il vero problema è il Patto di stabilità. Forse Zullo, neocapogruppo del Pdl in Consiglio regionale, era distratto o era altrove quando, responsabilmente anche con il Presidente Palese, ci affannavamo a costruire dei percorsi di contrasto ad una normativa ingiusta e non si è accorto di quanto stava per accadere in Puglia. O aveva bisogno di un articolo competente e bene informato come quello apparso oggi sulla Gazzetta del Mezzogiorno per rendersi conto di quanto tutti stanno dicendo da tempo?".

"Credo - prosegue Di Gioia - che non sia più il tempo delle sterili discussioni e per questo chiedo a Zullo di compiere uno sforzo. Evitiamo la polemica in Regione che non serve assolutamente a nulla e a nessuno, se non per guadagnare qualche citazione sul giornale e ciascuno lavori, per conto proprio e con la propria parte politica, per risolvere questa che è una ingiustizia vera e una lesione vera dei diritti costituzionali di eguaglianza tra i cittadini pugliesi e i cittadini del resto d’Italia. Ecco, credo che sarebbe bene concentrarsi su questo. Tutto il resto è polemica politica di cui i cittadini, davvero, oggi non sanno che farsene.

Del resto mi preme ricordare che sin dal febbraio di quest’anno, gli uffici della Ragioneria regionale si sono prodigati per organizzare numerosi incontri con rappresentanti della Ragioneria generale dello Stato per verificare ogni possibilità per mitigare gli impatti che la legge di stabilità avrebbe avuto sulla regione Puglia. Così come il decreto ministeriale Barca/Grilli, in materia di nettizzazione, ha accolto alcuni suggerimenti del Presidente Vendola. Ciò nonostante, queste attività di impulso regionale sono state solo delle correzioni minime e non sono state in grado di arginare la drammaticità delle cifre perché il problema vero risiede nella Legge di stabilità approvata il 24 dicembre del 2012”, conclude il consigliere regionale Pdl.

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