Porto Cesareo, i giovani danno il buon esempio contro incuria e degrado


PORTO CESAREO (LE) - Negli ultimi tempi, quando si sente parlare di "Porto Cesareo", la prima espressione che viene in mente non è più, come accadeva tempo fa, "ah si, la Perla dello Jonio". No. Ora Porto Cesareo diviene sinonimo di "Abusivismo Edilizio, di Bunga Bunga, di stabilimenti balneari chiusi poco prima della stagione estiva, di malgovernance, di bombaroli, della Statua di Emanuela Arcuri" .

Eppure da poco tempo un barlume di speranza si è acceso negli animi di alcuni giovani sensibili e amanti del loro Paese. E per questo motivo, gratuitamente e con buona volontà, armati di quei pochi strumenti che bastano per rendere vivibile l'ambiente in cui son nati e cresciuti, si danno appuntamento per "ripulire" fisicamente zone piene di sporcizia depositata da settimane e per segnalare pericoli quali veri e propri "crateri" stradali non segnalati da alcuna luce e quindi, di notte, pericolosissimi. Sono giovani stanchi della vecchia modalità di gestione della Res Publica, stanchi della noncuranza dei "soliti noti"...

Ma invece di procedere con Manifesti, richieste che, purtroppo, in questo paese non sortiscono gli effetti desiderati, hanno,deciso di darsi da fare in prima persona, filmando i problemi e postandoli sul noto social network Facebook. E filmando e testimoniando anche il loro lavoro perché sia da esempio, da sprone, per far comprendere che basta poco per rendere pulito un paese che ha risorse enormi. I loro nomi?
Alessio, Stefano, Andreina, Eliseo,Francesco, Eugenio... nomi comuni ma di ragazzi da un cuore non comune.

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