Ricoveri al Nord, il volo costa la metà. "Irritazione comprensibile, ma la Puglia non ha alcun peso"


ROMA - Alitalia, com’è noto, taglierà del 50% il costo del biglietto aereo di chi dovrà curarsi in alcune strutture sanitarie del Nord Italia e provenga da una regione meridionale. Una decisione che non è piaciuta all’assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia Elena Gentile e ad esponenti regionali sia del Partito Democratico che del Popolo della Libertà. Sulla questione interviene anche il consigliere regionale del Pdl Saverio Congedo.

“L’irritazione di Elena Gentile per questa iniziativa di Alitalia - dice Congedo - è più che comprensibile, dal momento che fatichiamo a non scorgere profili di discriminazione nei confronti della Puglia e di altre regioni del Sud, pur nel pieno rispetto del principio della libertà di cura dei pazienti. Certo, avrebbe fatto bene l’assessore regionale ad aggiungere una giusta dose di autocritica (e magari annunci di una qualche svolta) nei riguardi delle scelte compiute dalla Regione in materia di sanità negli ultimi anni, che hanno portato il sistema sanitario pugliese ad un costante degrado e ad una situazione, quella attuale, in cui anche i livelli essenziali di assistenza sono in discussione. Anche perché non è un caso se Alitalia ritiene appetibile questa particolare fascia di mercato.

L’ulteriore considerazione che ne scaturisce - continua - è quella sul peso che una regione importante come la Puglia ha, o meglio non ha, almeno sulle scelte della compagnia di bandiera che riguardano il suo territorio, considerato che Alitalia non prevede benefici dello stesso tipo per chi, ad esempio, dal Nord viene a curarsi in Puglia, ammesso che il nostro sistema sia attraente da questo punto di vista, come la Gentile tiene a sottolineare. E considerato, infine, che le tratte aeree di Alitalia da e per la Puglia sono piuttosto discriminanti per orari e soprattutto costi”.

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