MILANO - Nuove evoluzioni sul caso giudiziario Ruby. Il procuratore aggiunto Piero Forno ha chiesto la condanna a 7 anni di carcere ciascuno per Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Nel processo 'Ruby bis' il pm ha chiesto inoltre una multa di 35mila euro per ciascuno degli imputati. Il procuratore aggiunto Piero Forno, prima di chiedere la condanna a sette anni di carcere per Mora, Fede e Minetti, nel processo Ruby bis, ha chiuso con una citazione a sorpresa la sua requisitoria: ricordando che la signora Veronica Lario, nel 2009, "molto prima che emergessero questi fatti, dichiaro' che tra i motivi per cui si separava da Berlusconi c'era il fatto che per la sua dignita' non poteva piu' tollerare un sistema in cui le vergini venivano date in pasto al drago".
"Questo sistema e' stato provato", ha affermato Forno, prima di chiedere le condanne. Il presidente del collegio, Anna Maria Gatto, gli ha ricordato che le dichiarazioni della Lario sono state "tenute fuori" da questo processo e che "il tribunale, per definizione, non legge i giornali".
Oltre a 7 anni di carcere e 35 mila euro di multa per ciascuno, il procuratore aggiunto Piero Forno e il pm Antonio Sangermano hanno chiesto l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, dalle scuole e dai servizi che hanno a che fare coi minori per Mora, Minetti e Fede.
"Questo sistema e' stato provato", ha affermato Forno, prima di chiedere le condanne. Il presidente del collegio, Anna Maria Gatto, gli ha ricordato che le dichiarazioni della Lario sono state "tenute fuori" da questo processo e che "il tribunale, per definizione, non legge i giornali".
Oltre a 7 anni di carcere e 35 mila euro di multa per ciascuno, il procuratore aggiunto Piero Forno e il pm Antonio Sangermano hanno chiesto l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, dalle scuole e dai servizi che hanno a che fare coi minori per Mora, Minetti e Fede.
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