BARI - È prevista per fine 2014 la consegna dei lavori della nuova sede del Consiglio regionale, in via Gentile a Bari, nel quartiere Japigia. Le fondamenta della costruzione sono già realizzate, anche se non sono ancora visibili né la struttura avveniristica né gli ampi spazi a verde e servizi che caratterizzeranno quello che di fatto sarà il primo palazzo dell’Assemblea consiliare nel capoluogo, dopo quarant’anni di locazione in via Capruzzi. Sono stati illustrati in pianta dai progettisti al presidente del Consiglio, Onofrio Introna, nel corso del sopralluogo sul cantiere, insieme ai componenti dell’Ufficio di presidenza, ai presidenti dei gruppi consiliari e all’assessore regionale alle opere pubbliche Giovanni Giannini.
Il complesso si estenderà su un’area di 154mila m2 e si comporrà di due edifici curvilinei a pianta allungata e altezza sfalsata (tre e cinque piani dal suolo, rispettivamente). Massima l’attenzione dedicata alla sostenibilità ambientale: previsti tra l’altro il riuso delle acque e l’autoproduzione energetica.
A lavori ultimati, eseguiti dall’Associazione temporanea d’impresa Debar Costruzioni, Guastamacchia, Monsus (servirà qualche mese ulteriore per completare l’arredamento e i trasferimenti), risulterà “un autentico modello di qualificazione urbanistica”, ha osservato il presidente Introna. Con i due edifici adiacenti dell’ex Centro Servizi delle Finanze, ristrutturati per ospitare alcuni Assessorati, costituirà la Cittadella della Regione Puglia. E il quartiere Japigia avrà la possibilità di comunicare col mare, nella zona di Torre Quetta.
“Giorno dopo giorno sta prendendo consistenza un progetto che poco più di un decennio fa era solo nel libro dei sogni”, ha detto Introna. La progettazione è stata affidata nella legislatura 2000-2005 allo Studio Valle di Roma, la posa della prima pietra è avvenuta il 5 dicembre 2011, ma il programma non ha potuto rispettare i due anni previsti, per i ritardi dovuti alla rimozione degli ordigni bellici rinvenuti nella fase di scavo. La superficie interessata ospitava il Campo San Marco, a lungo zona militare e centro di stoccaggio degli Alleati, nella seconda guerra mondiale ed oltre.
Ad allungare i tempi, è pure intervenuta l’esigenza di rivedere il progetto per adattarlo alla Classe A, di massimo risparmio energetico.
Il complesso si estenderà su un’area di 154mila m2 e si comporrà di due edifici curvilinei a pianta allungata e altezza sfalsata (tre e cinque piani dal suolo, rispettivamente). Massima l’attenzione dedicata alla sostenibilità ambientale: previsti tra l’altro il riuso delle acque e l’autoproduzione energetica.
A lavori ultimati, eseguiti dall’Associazione temporanea d’impresa Debar Costruzioni, Guastamacchia, Monsus (servirà qualche mese ulteriore per completare l’arredamento e i trasferimenti), risulterà “un autentico modello di qualificazione urbanistica”, ha osservato il presidente Introna. Con i due edifici adiacenti dell’ex Centro Servizi delle Finanze, ristrutturati per ospitare alcuni Assessorati, costituirà la Cittadella della Regione Puglia. E il quartiere Japigia avrà la possibilità di comunicare col mare, nella zona di Torre Quetta.
“Giorno dopo giorno sta prendendo consistenza un progetto che poco più di un decennio fa era solo nel libro dei sogni”, ha detto Introna. La progettazione è stata affidata nella legislatura 2000-2005 allo Studio Valle di Roma, la posa della prima pietra è avvenuta il 5 dicembre 2011, ma il programma non ha potuto rispettare i due anni previsti, per i ritardi dovuti alla rimozione degli ordigni bellici rinvenuti nella fase di scavo. La superficie interessata ospitava il Campo San Marco, a lungo zona militare e centro di stoccaggio degli Alleati, nella seconda guerra mondiale ed oltre.
Ad allungare i tempi, è pure intervenuta l’esigenza di rivedere il progetto per adattarlo alla Classe A, di massimo risparmio energetico.