BRINDISI - Proseguono gli eventi culturali nella città di Brindisi: venerdì 28 giugno, a partire dalle ore 19 presso la libreria Feltrinelli in Corso Umberto I n°113-115 sarà presentato il libro "Di terra e d’anima" a cura dell’autrice Annalaura Giannelli. La serata, oltre alla presenza dell'autrice, vedrà parlare tre donne: Delia Cristofaro, Anna La Penna e Mimma Piliego. Tre donne brindisine che rappresentano con il loro vissuto tre momenti differenti della storia della città di Brindisi.
Per quel che riguarda l'interpretazione narrativa, è stata affidata all’attrice Nunzia Antonino, mentre l'accompagnamento musicale è stato affidato al violino del M° Antonella Cavallo.
Brindisina di nascita ma leccese di adozione, Annalaura Giannelli descrive attraverso la storia di tre donne: Adele, Diletta, Ginefra. Nonna, madre, figlia e il Salento che fa da sfondo alla loro vita con i pittoreschi paesaggi rurali, fatti di grandi terre coltivate ad immense distese di uliveti, appezzamenti di terra, tutti delimitati secondo il volere della tradizione, da lunghi muretti a secco. Il ritorno nella grande casa bianca vicina al mare nel suo Salento, un segreto inconfessabile custodito in una lettera nel doppio fondo di un cassetto ed un uomo misterioso non più giovanissimo. Da qui Ginefra, giovane pittrice demotivata e in crisi, deve ripartire alla ricerca della sua identità e rispondere – prima di ogni altra cosa – al cambiamento che la vita le chiede. Dopo la morte della madre e la rottura del rapporto con il marito Manlio inizia infatti, per lei, un viaggio dentro se stessa, ma anche, inaspettatamente, intorno alla figura materna, Diletta Terrisi, una donna per certi versi dura e sfuggente, ma che, a dispetto dell’apparenza, l’aveva amata profondamente. Filo rosso del romanzo, l’amore per la terra d’origine raccontata con pennellate di mirabile bellezza e squisita sensibilità. Entrano a pieno titolo a far parte della prima parte della vicenda brevi ma intense storie, retaggio di racconti d’infanzia, con i loro curiosi e spesso sfortunati personaggi femminili. Un libro di genere, uno squarcio di vita vissuta, una analisi puntuale, attraverso il racconto di quella che era la condizione della donna nel secolo scorso. Ma anche una storia attuale, quella di una donna risoluta e volitiva dei nostri giorni, di un’emancipazione obbligata a fare i conti con l’inestricabile e complessa rete di sentimenti, relazioni, parole perdute.
Daniele Martini
Per quel che riguarda l'interpretazione narrativa, è stata affidata all’attrice Nunzia Antonino, mentre l'accompagnamento musicale è stato affidato al violino del M° Antonella Cavallo.
Brindisina di nascita ma leccese di adozione, Annalaura Giannelli descrive attraverso la storia di tre donne: Adele, Diletta, Ginefra. Nonna, madre, figlia e il Salento che fa da sfondo alla loro vita con i pittoreschi paesaggi rurali, fatti di grandi terre coltivate ad immense distese di uliveti, appezzamenti di terra, tutti delimitati secondo il volere della tradizione, da lunghi muretti a secco. Il ritorno nella grande casa bianca vicina al mare nel suo Salento, un segreto inconfessabile custodito in una lettera nel doppio fondo di un cassetto ed un uomo misterioso non più giovanissimo. Da qui Ginefra, giovane pittrice demotivata e in crisi, deve ripartire alla ricerca della sua identità e rispondere – prima di ogni altra cosa – al cambiamento che la vita le chiede. Dopo la morte della madre e la rottura del rapporto con il marito Manlio inizia infatti, per lei, un viaggio dentro se stessa, ma anche, inaspettatamente, intorno alla figura materna, Diletta Terrisi, una donna per certi versi dura e sfuggente, ma che, a dispetto dell’apparenza, l’aveva amata profondamente. Filo rosso del romanzo, l’amore per la terra d’origine raccontata con pennellate di mirabile bellezza e squisita sensibilità. Entrano a pieno titolo a far parte della prima parte della vicenda brevi ma intense storie, retaggio di racconti d’infanzia, con i loro curiosi e spesso sfortunati personaggi femminili. Un libro di genere, uno squarcio di vita vissuta, una analisi puntuale, attraverso il racconto di quella che era la condizione della donna nel secolo scorso. Ma anche una storia attuale, quella di una donna risoluta e volitiva dei nostri giorni, di un’emancipazione obbligata a fare i conti con l’inestricabile e complessa rete di sentimenti, relazioni, parole perdute.
Daniele Martini