Allagamento terreni vicino Fiume Tara e canale Ciappetta Camaggio: audizioni in Consiglio

BARI - I problemi connessi all’allagamento dei terreni ubicati alla foce del fiume Tara nel territorio di Taranto e all’”intervento di mitigazione  PAI canale Ciappetta-Camaggio nel territorio di Barletta-Andria” sono stati al centro dei lavori della V commissione consiliare svoltasi questa mattina. Si tratta di due siti  che per via della conformazione idro geologica che presentano registrano frequenti esondazioni che producono grossi danni ai coltivatori dei terreni adiacenti nel primo caso nonché alle abitazioni e agli insediamenti produttivi nel secondo, con corresponsione di ingenti somme risarcitorie per gli stessi danni procurati a fronte di mancati interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

 La seduta (cui ha partecipato l’assessore al ramo Angela Barbanente) è stata dedicata alle audizioni di tutti gli enti interessati (Comuni, Province, Anas, A.P.Q., Autorità di Bacino, Consorzio Stornara e Tara, Consorzio Terre d’Apulia, Comitato degli  agricoltori,  etc).
Per quanto riguarda i terreni ubicati alla foce del fiume Tara il presidente della V commissione Donato Pentassuglia si è impegnato a fare da tramite per  convocare  un incontro specifico presso il Comune di Taranto, con il coinvolgimento di tutti gli enti preposti e della rappresentanza dei proprietari dei terreni.

In ordine alle problematiche del canale Ciappetta-Camaggio, Pentassuglia ha assunto l’impegno di riportare le risultanze del quadro emerso dalle audizioni all’ l’assessore regionale ai Lavori pubblici (assente nella circostanza) e per fissare a breve un incontro interassessorile allargato agli enti interessati “che dovra’ costituire – ha detto – una linea di demarcazione espressione di un approccio culturale diverso rispetto a quello tenuto fino ad ora”.

In precedenza sono intervenuti Franco Pastore (Gruppo misto PSI) che ha invitato i commissari ad un approccio a 360° alla problematica esaminata, evitando interventi parziali e circoscritti che servono soltanto per soluzioni tampone provvisorie. “Occorre portare avanti – ha aggiunto – una battaglia finalizzata ad inserire risorse congrue nel bilancio regionale per la risoluzione definitiva del problema”.

Sulla stessa linea Nino Marmo (Pdl) che ha richiamato anche una sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato la Regione titolare degli interventi in materia e ha inviato l’assessore Barbanente affinche’ la Regione faccia da cabina di regia coordinando il coacervo di enti e istituzioni che, ognuno per la propria parte, risultano coinvolti nell’iter giuridico amministrativo.

Aspetto quest’ultimo condiviso dall’assessore Barbanente che ha posto l’esigenza di una riflessione complessiva rispetto al “problema serio del coordinamento di tanti soggetti che si occupano dello stesso oggetto”, con una corresponsabilità che spesso sfocia nel fenomeno dello scarico delle stesse responsabilità e nell’accaparramento delle risorse. I cittadini, quindi, subiscono una doppia penalizzazione: oltre ai danni conseguenti ai fenomeni di esondazione nella circostanza, un ulteriore spreco di risorse che si ripercuote sulla fiscalità generale. Di qui l’esigenza di procedere velocemente verso la semplificazione dell’attività amministrativa.

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