di Luca Losito - Incubo, sogno, fratricidio, e chissà quante altre le definizioni che hanno toccato il derby della Bat, Andria-Barletta, che chiuderà la stagione di entrambe domani pomeriggio al Degli Ulivi. Un finale epico, terribile, spietato ed inequivocabile. Entrambe sognano di "EsserC1", ma al triplice fischio solo una delle due avrà questo immenso piacere.
Qui Andria - Bocche cucite, duro lavoro e poca voglia di scherzare. Il clima in casa Andria è decisamente teso e abbottonato alla vigilia di questo snodo sportivo cruciale. Cosco in settimana ha provato soluzioni tattiche differenti, ma il modulo prescelto lo si scoprirà solo al fischio d'inizio. A centrocampo, certa l'assenza di Larosa. Dovrebbe rimpiazzarlo Branzani.
Qui Barletta - Entusiasmo, concentrazione e basso profilo. Questo l'approccio, ben diverso grazie al risultato d'andata, dei biancorossi, che sanno di partire da un vantaggio considerevole. Mister Orlandi recupera Cicerelli, Di Bella e Romeo. Out i lungodegenti Piccinni e Menegaz. "Squadra che vince, non si cambia", diceva il buon Boskov. Chissà se Orlandi ascolterà il consiglio del maestro jugoslavo.
Tatticismi a parte, sarà una gara davvero matta ed imprevedibile. Alla prima svolta, potrebbero saltare tutti gli schemi. 90 minuti per giocarsi una stagione, con migliaia di persone sugli spalti a metterti pressione, siamo convinti che alla fine vincerà chi avrà i nervi più saldi. L'Andria, da par suo, si è sempre esaltata nelle difficoltà, ma questa volta la cima da scalare è davvero ripida. In ogni caso, "EsserC1" al Degli Ulivi è l'unico modo per vivere questa data storica. Non mancate.
Qui Andria - Bocche cucite, duro lavoro e poca voglia di scherzare. Il clima in casa Andria è decisamente teso e abbottonato alla vigilia di questo snodo sportivo cruciale. Cosco in settimana ha provato soluzioni tattiche differenti, ma il modulo prescelto lo si scoprirà solo al fischio d'inizio. A centrocampo, certa l'assenza di Larosa. Dovrebbe rimpiazzarlo Branzani.
Qui Barletta - Entusiasmo, concentrazione e basso profilo. Questo l'approccio, ben diverso grazie al risultato d'andata, dei biancorossi, che sanno di partire da un vantaggio considerevole. Mister Orlandi recupera Cicerelli, Di Bella e Romeo. Out i lungodegenti Piccinni e Menegaz. "Squadra che vince, non si cambia", diceva il buon Boskov. Chissà se Orlandi ascolterà il consiglio del maestro jugoslavo.
Tatticismi a parte, sarà una gara davvero matta ed imprevedibile. Alla prima svolta, potrebbero saltare tutti gli schemi. 90 minuti per giocarsi una stagione, con migliaia di persone sugli spalti a metterti pressione, siamo convinti che alla fine vincerà chi avrà i nervi più saldi. L'Andria, da par suo, si è sempre esaltata nelle difficoltà, ma questa volta la cima da scalare è davvero ripida. In ogni caso, "EsserC1" al Degli Ulivi è l'unico modo per vivere questa data storica. Non mancate.
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