BARI - “Le dimissioni di Ninni Maselli da amministratore unico di AQP dopo soli sette mesi che pure hanno segnato un cambio di rotta di notevole importanza nella gestione dell’Ente, non sono foriere di buone nuove. La scelta di un professionista di indiscutibile competenza quale è Maselli, era stata salutata come un rimedio da parte della Regione Puglia agli innumerevoli sbagli fatti in questi anni che hanno visto sfilare alla guida del maggiore acquedotto d’Europa manager presi a prestito da altre regioni, osannati e poi senza tante spiegazioni – dovute ai pugliesi, naturalmente – tolti di mezzo.
Fermo restando che le ombre sulla passata gestione restano tutte da rischiarare, oggi le dimissioni di Maselli - che ha certamente il merito di aver riorganizzato in poco tempo l’assetto di Aqp riportandolo nell’alveo che si deve riconoscere ad un’azienda pubblica - riaccendono i riflettori su certa arrugginita macchina burocratica regionale che costringe al palo i progetti sulla depurazione e sulle responsabilità oggettive dei governi Vendola in merito a politiche ambientali spesso usate come calamite elettorali, ma di fatto prive di riscontri sul piano concreto a beneficio delle comunità .
Mentre mi auguro che Maselli ci ripensi, mi chiedo e chiedo a Vendola quale sia il livello di controllo sull’efficienza degli apparati regionali da un lato, e, dall’altro, quali interventi siano stati programmati e operati per evitare lungaggini e inefficienze e agevolare il lavoro di chi è preposto a compiti di particolare incidenza sulla efficienza ed efficacia della cosa pubblica”.
Lo dichiara in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino PdL Grande Città di Bari.
Fermo restando che le ombre sulla passata gestione restano tutte da rischiarare, oggi le dimissioni di Maselli - che ha certamente il merito di aver riorganizzato in poco tempo l’assetto di Aqp riportandolo nell’alveo che si deve riconoscere ad un’azienda pubblica - riaccendono i riflettori su certa arrugginita macchina burocratica regionale che costringe al palo i progetti sulla depurazione e sulle responsabilità oggettive dei governi Vendola in merito a politiche ambientali spesso usate come calamite elettorali, ma di fatto prive di riscontri sul piano concreto a beneficio delle comunità .
Mentre mi auguro che Maselli ci ripensi, mi chiedo e chiedo a Vendola quale sia il livello di controllo sull’efficienza degli apparati regionali da un lato, e, dall’altro, quali interventi siano stati programmati e operati per evitare lungaggini e inefficienze e agevolare il lavoro di chi è preposto a compiti di particolare incidenza sulla efficienza ed efficacia della cosa pubblica”.
Lo dichiara in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri, coordinatore cittadino PdL Grande Città di Bari.
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