BARI - Musica e incontri, produzioni esclusive e ospiti internazionali: da mercoledì 26 a venerdì 28 giugno nell’ambito del Summer Music Village in via Anastasio Ballestrero presso Parco Perotti, torna Bari In Jazz. La nona edizione del Festival, una delle manifestazioni di punta dell'estate pugliese, sarà diretta dal trombonista Gianluca Petrella sul tema dominante del ritmo.
Il festival, organizzato dall’Associazione Interculturale Abusuan, con Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari, in collaborazione con Puglia Sounds, Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli, Iamb Istituto Agronomico Mediterraneo Bari, Suona Francese e Alliance Française, Murattiano, MSC crociere, Autoclub ed il supporto di Birra Peroni, main sponsor, rientra nella rete di festival Apulia Jazz Network sostenuta da Puglia Sounds - Unione Europea - Teatro Pubblico Pugliese “Po -Fesr Puglia 2007/2013 Asse IV - Investiamo nel vostro futuro”.
Il programma prenderà il via mercoledì 26 giugno con la stravagante marching band di Bobo Rondelli e dei musicisti dell’Orchestrino. La street band attraverserà col jazz luoghi simbolici, evocativi ma anche luoghi curiosamente fuori dall’ordinario per le strade del centro, nei mercati ed all’interno della Casa Circondariale di Bari, con un concerto riservato ai detenuti. L’istrionico cantautore toscano Bobo Rondelli è affiancato in questo progetto da Filippo Ceccarini (tromba e flicorno), Tony Cattano (trombone), Dimitri Grechi Espinoza (sax alto e sopranino), Beppe Scardino (sax baritono), Daniele Paoletti (rullante e percussioni) e Simone Padovani (grancassa e percussioni).
Dalle 20.30 si aprirà la programmazione all’interno del Summer Music Village presso Parco Perotti. Il musicologo Stefano Zenni e il sassofonista Roberto Ottaviano proporranno “Lo swing delle correnti marine. Perché il jazz è nato a New Orleans invece che a New York”.
Dalle ore 21.30 (ingresso gratuito) appuntamento con Rob Mazurek e la produzione speciale del festival, in prima nazionale. Figura chiave e musicista tra i più apprezzati e stimati nell’ambito del jazz moderno, il trombettista e cornettista americano riesce oggi, più di chiunque altro, a impersonare una sorta di totale interdisciplinarietà ; in altre parole, una specie di mentore e traghettatore del verbo jazzistico nel mondo più avanzato della ricerca sonora. Rob Mazurek (Chicago, classe 1965) è, in questo momento, a capo di molte formazioni raccolte attorno al nome/etimo di Chicago Underground per la fertile etichetta Thrill Jockey, il suo nome e le sue produzioni sono divenute in poco tempo materiale seminale per la musica afro-americana di oggi. Sul palco, al suo fianco, alcuni tra i migliori talenti del new jazz italiano, tra i quali diversi pugliesi D.O.C. Gaetano Partipilo (sax alto), Beppe Scardino (sax baritono), Gabrio Baldacci (chitarra), Mirko Signorile (pianoforte), Luca Alemanno (contrabbasso), Dario Congedo (batteria) e Cinzia Eramo (voce).
Giovedì 27 giugno (ore 21.30 – ingresso gratuito) la serata si aprirà con il concerto del Marco Benevento trio. Il tastierista statunitense sarà affiancato sul palco da Dave Dreiwitz (basso), Andy Borger (batteria e percussioni). Marco Benevento, pianista di Brooklyn classe 1977, è da oltre un decennio uno dei musicisti più attivi della scena jazzistica newyorkese, sia come compositore che in qualità di side man di eccezione. I suoi album sono permeati da una visione che collega i Tortoise e Medeski Martin & Wood da un lato, Brian Eno e Brad Mehldau dall'altro. Le sue performance – apprezzate in contesti di alto livello come il palcoscenico della Carnegie Hall e il Montreal Jazz Festival - sono un riverbero di energie rock e audaci improvvisazioni jazz.
A seguire (ore 22.30 – ingresso gratuito) Bari in jazz ospita Dinamitri Jazz Folklore, una delle realtà più originali del jazz italiano. Attivo da più di dieci anni con live e progetti dall’alto profilo artistico e culturale, ha prodotto una musica in cui lo stile jazzistico di matrice marcatamente africana ha dialogato in maniera sublime con forme e linguaggi innovativi. Sul palco Dimitri Grechi Espinoza (alto sax), Emanuele Parrini (violino), Beppe Scardino (sax baritono), Paolo “Pee Wee” Durante (hammond, tastiere, live electron ics), Gabrio Baldacci (chitarra elettrica), Andrea Melani (batteria), Simone Padovani (percussioni), Piero Gesuè (voce in “Blues Africaine” e “Bashir”).
Venerdì 28 giugno (ore 21.30 – ingresso gratuito) il Festival si chiude con il concerto del trio composto da John Medeski (pianoforte), Billy Martin (percussioni) e Chris Wood (basso). Un connubio straordinario di jazz, funk, "avant-noise" e un milione di altre correnti e impulsi musicali, dentro al quale i tre musicisti si muovono con grazia, libertà espressiva e massima creatività , fino a creare un singolo organismo. Formatosi a Brooklyn nel 1991, nel quartiere chiamato D.U.M.B.O. (Down Under the Manhattan Bridge Overpass), con venticinque album incisi fino ad ora, Medeski, Martin & Wood è considerato il gruppo simbolo del nuovo jazz elettrico, una delle più imprevedibili e anarchiche band dell’era post-fusion. Vederli suonare dal vivo è davvero un'esperienza indimenticabile.
Mercoledì 3 e giovedì 4 luglio (ore 21.00 – info 0809752840) prestigioso fuori programma di Bari In Jazz. Nell’ambito della stagione Lirico Sinfonica della Fondazione, sul palco del Teatro Petruzzelli di Bari, il maestro Jonathan Webb dirigerà l’Orchestra del Teatro Petruzzelli su musiche di Leonard Bernstein Candide (ouverture), George Gershwin (Rhapsody in Blue), Charles Ives (Three places in New England) e Aaron Copland (Rodeo Suite). Ospite il pianista e compositore Stefano Bollani.
"Bari in jazz rappresenta un ritorno all’origine, fisico, artistico e progettuale", sottolinea il direttore artistico Gianluca Petrella. "Per me: un modo per riallacciare un profondo rapporto con la terra delle radici. Per il pubblico: la via privilegiata per lasciarsi sedurre dalla bellezza dei suoni. Una rassegna che incuriosirà certamente un pubblico eterogeneo, non solo cittadino, e che offrirà una visione globale/locale di questo panorama musicale, mescolando in maniera omogenea la preziosità dei talenti locali al più importante jazz internazionale contemporaneo".
Il festival, organizzato dall’Associazione Interculturale Abusuan, con Regione Puglia, Provincia e Comune di Bari, in collaborazione con Puglia Sounds, Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli, Iamb Istituto Agronomico Mediterraneo Bari, Suona Francese e Alliance Française, Murattiano, MSC crociere, Autoclub ed il supporto di Birra Peroni, main sponsor, rientra nella rete di festival Apulia Jazz Network sostenuta da Puglia Sounds - Unione Europea - Teatro Pubblico Pugliese “Po -Fesr Puglia 2007/2013 Asse IV - Investiamo nel vostro futuro”.
Il programma prenderà il via mercoledì 26 giugno con la stravagante marching band di Bobo Rondelli e dei musicisti dell’Orchestrino. La street band attraverserà col jazz luoghi simbolici, evocativi ma anche luoghi curiosamente fuori dall’ordinario per le strade del centro, nei mercati ed all’interno della Casa Circondariale di Bari, con un concerto riservato ai detenuti. L’istrionico cantautore toscano Bobo Rondelli è affiancato in questo progetto da Filippo Ceccarini (tromba e flicorno), Tony Cattano (trombone), Dimitri Grechi Espinoza (sax alto e sopranino), Beppe Scardino (sax baritono), Daniele Paoletti (rullante e percussioni) e Simone Padovani (grancassa e percussioni).
Dalle 20.30 si aprirà la programmazione all’interno del Summer Music Village presso Parco Perotti. Il musicologo Stefano Zenni e il sassofonista Roberto Ottaviano proporranno “Lo swing delle correnti marine. Perché il jazz è nato a New Orleans invece che a New York”.
Dalle ore 21.30 (ingresso gratuito) appuntamento con Rob Mazurek e la produzione speciale del festival, in prima nazionale. Figura chiave e musicista tra i più apprezzati e stimati nell’ambito del jazz moderno, il trombettista e cornettista americano riesce oggi, più di chiunque altro, a impersonare una sorta di totale interdisciplinarietà ; in altre parole, una specie di mentore e traghettatore del verbo jazzistico nel mondo più avanzato della ricerca sonora. Rob Mazurek (Chicago, classe 1965) è, in questo momento, a capo di molte formazioni raccolte attorno al nome/etimo di Chicago Underground per la fertile etichetta Thrill Jockey, il suo nome e le sue produzioni sono divenute in poco tempo materiale seminale per la musica afro-americana di oggi. Sul palco, al suo fianco, alcuni tra i migliori talenti del new jazz italiano, tra i quali diversi pugliesi D.O.C. Gaetano Partipilo (sax alto), Beppe Scardino (sax baritono), Gabrio Baldacci (chitarra), Mirko Signorile (pianoforte), Luca Alemanno (contrabbasso), Dario Congedo (batteria) e Cinzia Eramo (voce).
Giovedì 27 giugno (ore 21.30 – ingresso gratuito) la serata si aprirà con il concerto del Marco Benevento trio. Il tastierista statunitense sarà affiancato sul palco da Dave Dreiwitz (basso), Andy Borger (batteria e percussioni). Marco Benevento, pianista di Brooklyn classe 1977, è da oltre un decennio uno dei musicisti più attivi della scena jazzistica newyorkese, sia come compositore che in qualità di side man di eccezione. I suoi album sono permeati da una visione che collega i Tortoise e Medeski Martin & Wood da un lato, Brian Eno e Brad Mehldau dall'altro. Le sue performance – apprezzate in contesti di alto livello come il palcoscenico della Carnegie Hall e il Montreal Jazz Festival - sono un riverbero di energie rock e audaci improvvisazioni jazz.
A seguire (ore 22.30 – ingresso gratuito) Bari in jazz ospita Dinamitri Jazz Folklore, una delle realtà più originali del jazz italiano. Attivo da più di dieci anni con live e progetti dall’alto profilo artistico e culturale, ha prodotto una musica in cui lo stile jazzistico di matrice marcatamente africana ha dialogato in maniera sublime con forme e linguaggi innovativi. Sul palco Dimitri Grechi Espinoza (alto sax), Emanuele Parrini (violino), Beppe Scardino (sax baritono), Paolo “Pee Wee” Durante (hammond, tastiere, live electron ics), Gabrio Baldacci (chitarra elettrica), Andrea Melani (batteria), Simone Padovani (percussioni), Piero Gesuè (voce in “Blues Africaine” e “Bashir”).
Venerdì 28 giugno (ore 21.30 – ingresso gratuito) il Festival si chiude con il concerto del trio composto da John Medeski (pianoforte), Billy Martin (percussioni) e Chris Wood (basso). Un connubio straordinario di jazz, funk, "avant-noise" e un milione di altre correnti e impulsi musicali, dentro al quale i tre musicisti si muovono con grazia, libertà espressiva e massima creatività , fino a creare un singolo organismo. Formatosi a Brooklyn nel 1991, nel quartiere chiamato D.U.M.B.O. (Down Under the Manhattan Bridge Overpass), con venticinque album incisi fino ad ora, Medeski, Martin & Wood è considerato il gruppo simbolo del nuovo jazz elettrico, una delle più imprevedibili e anarchiche band dell’era post-fusion. Vederli suonare dal vivo è davvero un'esperienza indimenticabile.
Mercoledì 3 e giovedì 4 luglio (ore 21.00 – info 0809752840) prestigioso fuori programma di Bari In Jazz. Nell’ambito della stagione Lirico Sinfonica della Fondazione, sul palco del Teatro Petruzzelli di Bari, il maestro Jonathan Webb dirigerà l’Orchestra del Teatro Petruzzelli su musiche di Leonard Bernstein Candide (ouverture), George Gershwin (Rhapsody in Blue), Charles Ives (Three places in New England) e Aaron Copland (Rodeo Suite). Ospite il pianista e compositore Stefano Bollani.
"Bari in jazz rappresenta un ritorno all’origine, fisico, artistico e progettuale", sottolinea il direttore artistico Gianluca Petrella. "Per me: un modo per riallacciare un profondo rapporto con la terra delle radici. Per il pubblico: la via privilegiata per lasciarsi sedurre dalla bellezza dei suoni. Una rassegna che incuriosirà certamente un pubblico eterogeneo, non solo cittadino, e che offrirà una visione globale/locale di questo panorama musicale, mescolando in maniera omogenea la preziosità dei talenti locali al più importante jazz internazionale contemporaneo".
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Cultura e Spettacoli