LECCE - Duro attacco dell’assessore alle Politiche Ambientale, Andrea Guido, alla Regione Puglia e al Consorzio di bonifica per la mancanza di interventi al fine di rimuovere i detriti dai canali di bonifica
“Qualcuno dovrà rendere conto di questa perpetrata strafottenza!”. Sono durissime le parole dell’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido, per la paradossale situazione che si sta venendo a creare intorno alla vicenda dei canali di bonifica ricadenti nei centri abitati delle marine leccesi, in particolare quelli di Torre Chianca.
Sebbene sia stata espletata regolare gara d’appalto, con l’aggiudicazione a beneficio di una ditta specializzata salentina, gli interventi per la rimozione dei detriti accumulatisi in corrispondenza degli sbocchi al mare dei canali, ad oggi, non sono stati avviati e il rischio igienico-sanitario legato all’inefficienza idraulica degli stessi corsi d’acqua, ora, è realtà .
Tutti i canali di bonifica, in particolare quelli insistenti sulla marina di Torre Chianca e zone limitrofe, rischiano, com’è noto, il ristagnamento delle acque con probabili inconvenienti anche di carattere idrogeologico. Il Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggi, l’istituzione regionale di autogoverno preposta alla manutenzione delle opere di bonifica, avrebbe dovuto intervenire da tempo per la rimozione dei detriti, ma ciò, a quanto pare, nonostante le varie segnalazioni dell’Asl, i solleciti e gli appelli dell’Ufficio Ambiente e dell’assessore Guido, non è ancora avvenuto e la situazione non potrà che peggiorare.
Secondo i tecnici dell’Asl, infatti, l’attenzione deve essere rivolta soprattutto all’aspetto igienico sanitario. La vegetazione spontanea presente, in concomitanza con il ristagno delle acque, potrebbe causare fenomeni putrefattivi e innescare focolai di infestazione di insetti alati come mosche e zanzare, vettori di malattie infettive con riflesso sulla salute degli abitanti che, nel periodo estivo, risiedono numerosi nelle marine.
“Sono più di 2 mesi che cerco di richiamare ai propri doveri istituzionali e amministrativi Consorzio e Regione Puglia – tuona Guido - la disattenzione dimostrata da parte del Consorzio Ugento e Li Foggi, organo preposto ad effettuare questo tipo di interventi, orami è ingiustificabile. Se pensano di mandare all’aria il piano di interventi organizzato dal mio staff per il contenimento del fenomeno zanzare si sbagliano di grosso. Ho preso un impegno nei confronti dei leccesi che popolano la marina di Torre Chianca e non tollererò che gli effetti di questa negligenza si ripercuotano sulla gente”.
“La questione è semplice – continua l’assessore Guido – occorre rimuovere i sedimenti che ostruiscono le foci dei canali al fine di ripristinarne il buon funzionamento idraulico. Bisogna farlo subito! Le mie richieste, i miei solleciti e i miei appelli a intervenire, le pressioni dei tecnici dell’Ufficio Ambiente del Comune e del direttore del Servizio di Igiene Ambientale, dottor Fedele, sono caduti nel vuoto. Eppure la gara è stata espletata con successo: esiste un’aggiudicazione e la scorsa settimana era stato garantito l’avvio dei lavori nel giro di 24 ore. Che Vendola si metta una mano sulla coscienza! L’estate è iniziata, caro Presidente! Soprattutto qui nel Salento. Ma a quanto pare a Bari hanno altro a cui pensare, qualcosa di più importante, forse. E’ possibile una tale miopia per una terra che dovrebbe essere tra i fiori all’occhiello di tutta la Puglia? Mi sento come se avessi le mani legate – conclude Andrea Guido - e tutto ciò non fa che accrescere la mia ansia per le sorti delle marine leccesi e per un piano di intervento curato nei minimi dettagli che probabilmente, per colpa di taluni uffici regionali e dell’istituzione consortile, andrà a farsi benedire”.
“Qualcuno dovrà rendere conto di questa perpetrata strafottenza!”. Sono durissime le parole dell’assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido, per la paradossale situazione che si sta venendo a creare intorno alla vicenda dei canali di bonifica ricadenti nei centri abitati delle marine leccesi, in particolare quelli di Torre Chianca.
Sebbene sia stata espletata regolare gara d’appalto, con l’aggiudicazione a beneficio di una ditta specializzata salentina, gli interventi per la rimozione dei detriti accumulatisi in corrispondenza degli sbocchi al mare dei canali, ad oggi, non sono stati avviati e il rischio igienico-sanitario legato all’inefficienza idraulica degli stessi corsi d’acqua, ora, è realtà .
Tutti i canali di bonifica, in particolare quelli insistenti sulla marina di Torre Chianca e zone limitrofe, rischiano, com’è noto, il ristagnamento delle acque con probabili inconvenienti anche di carattere idrogeologico. Il Consorzio di Bonifica Ugento e Li Foggi, l’istituzione regionale di autogoverno preposta alla manutenzione delle opere di bonifica, avrebbe dovuto intervenire da tempo per la rimozione dei detriti, ma ciò, a quanto pare, nonostante le varie segnalazioni dell’Asl, i solleciti e gli appelli dell’Ufficio Ambiente e dell’assessore Guido, non è ancora avvenuto e la situazione non potrà che peggiorare.
Secondo i tecnici dell’Asl, infatti, l’attenzione deve essere rivolta soprattutto all’aspetto igienico sanitario. La vegetazione spontanea presente, in concomitanza con il ristagno delle acque, potrebbe causare fenomeni putrefattivi e innescare focolai di infestazione di insetti alati come mosche e zanzare, vettori di malattie infettive con riflesso sulla salute degli abitanti che, nel periodo estivo, risiedono numerosi nelle marine.
“Sono più di 2 mesi che cerco di richiamare ai propri doveri istituzionali e amministrativi Consorzio e Regione Puglia – tuona Guido - la disattenzione dimostrata da parte del Consorzio Ugento e Li Foggi, organo preposto ad effettuare questo tipo di interventi, orami è ingiustificabile. Se pensano di mandare all’aria il piano di interventi organizzato dal mio staff per il contenimento del fenomeno zanzare si sbagliano di grosso. Ho preso un impegno nei confronti dei leccesi che popolano la marina di Torre Chianca e non tollererò che gli effetti di questa negligenza si ripercuotano sulla gente”.
“La questione è semplice – continua l’assessore Guido – occorre rimuovere i sedimenti che ostruiscono le foci dei canali al fine di ripristinarne il buon funzionamento idraulico. Bisogna farlo subito! Le mie richieste, i miei solleciti e i miei appelli a intervenire, le pressioni dei tecnici dell’Ufficio Ambiente del Comune e del direttore del Servizio di Igiene Ambientale, dottor Fedele, sono caduti nel vuoto. Eppure la gara è stata espletata con successo: esiste un’aggiudicazione e la scorsa settimana era stato garantito l’avvio dei lavori nel giro di 24 ore. Che Vendola si metta una mano sulla coscienza! L’estate è iniziata, caro Presidente! Soprattutto qui nel Salento. Ma a quanto pare a Bari hanno altro a cui pensare, qualcosa di più importante, forse. E’ possibile una tale miopia per una terra che dovrebbe essere tra i fiori all’occhiello di tutta la Puglia? Mi sento come se avessi le mani legate – conclude Andrea Guido - e tutto ciò non fa che accrescere la mia ansia per le sorti delle marine leccesi e per un piano di intervento curato nei minimi dettagli che probabilmente, per colpa di taluni uffici regionali e dell’istituzione consortile, andrà a farsi benedire”.
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