TRINITAPOLI (BT) - Il capogruppo PD, Piccinino, affronta la questione della gestione dei rifiuti a Trinitapoli.
“Lo abbiamo detto in tutte le lingue del mondo, ora vediamo quale altra scusa troverà l’Amministrazione di Feo. Intanto i treni passano“. E’ sferzante il commento del capogruppo del Partito Democratico di Trinitapoli, Donato Piccinino. Oggetto della nota è la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale pugliese, relativa alla premialità per un totale di 2 milioni d euro, in favore di 21 comuni la cui percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto valori compresi tra il 36 e il 67%. Lo strumento delle premialità erogate ai comuni che mostrano concreti passi avanti sulla via della differenziata e della corretta gestione dei servizi in tema di rifiuti è uno dei modi di riconoscere a chi raggiunge i risultati la bontà del lavoro e di incentivare ulteriori passi avanti.
“Non è il nostro caso - – afferma Donato Piccinino. In due anni la percentuale è scesa a meno del 10% con un aumento, invece, della tassa a più del 50%. Senza considerare che, prendendo in considerazione i primi dati del 2013, c’è un ulteriore calo fino al 7-8%, cifre molto lontane da traguardi minimi per ricevere risorse economiche messe a disposizione per ulteriore supporto ai servizi di raccolta. Se sei un Ente virtuoso, quindi, i soldi ci sono e i risultati si possono raggiungere come, ad esempio, è successo per il comune di Cellammare che, in questi anni, ha meritato il giusto riconoscimento per l’azione sostenibile messa in campo”. “Siamo fuori da qualsiasi parametro di virtuosità e, fra sei mesi, entrerà in vigore la nuova ecotassa che, se da un lato premierà i Comuni ricicloni, dall’altro penalizzerà chi non raggiungerà almeno il tetto minimo di raccolta differenziata previsto, ovvero il 40%. Il rincaro è di circa 28 euro per ogni tonnellata di rifiuti conferita in discarica. Una mazzata per il Comune che ricadrà interamente sulle spalle dei cittadini. Il percorso sperimentale tracciato negli anni scorsi andava implementato, estendendo il porta a porta a tutta la città, intensificando i controlli e promuovendo una forte campagna di informazione e sensibilizzazione. Riducendo così la quantità di rifiuti conferiti in discarica avremmo evitato l’aumento della Tarsu (che quest’anno continuerà a crescere e lo verificheremo con il conguaglio a novembre), tagliando i costi attraverso la revisione degli orari di raccolta e la riduzione della frequenza secondo un piano consono al fabbisogno del nostro comune.”.
Il consigliere comunale Piccinino non tralascia un accenno alle prospettive: “Dobbiamo evitare a tutti i costi un’emergenza rifiuti; in due anni, in molte occasioni, ci siamo andati vicino considerando la situazione finanziaria molto critica con la SIA, società che gestisce il servizio di raccolta che ha indotto, pochi mesi fa, il comune di Trinitapoli ad un piano di rientro concordato. Come è stato programmato e organizzato questo settore se quasi la metà del prestito ricevuto dal nostro Comune per il pagamento dei debiti con le imprese riguarda proprio il costo del servizio rifiuti? Con la costituzione del nuovo ambito di raccolta ottimale (ARO), all’interno dell’ATO Bat, tra i tre comuni ofantini, è forse il caso di apportare le dovute correzioni per evitare di continuare a perdere occasioni per ottenere risorse a fondo perduto, impegnandosi ad attuare, invece, una efficace politica ambientale e sostenibile.
“Lo abbiamo detto in tutte le lingue del mondo, ora vediamo quale altra scusa troverà l’Amministrazione di Feo. Intanto i treni passano“. E’ sferzante il commento del capogruppo del Partito Democratico di Trinitapoli, Donato Piccinino. Oggetto della nota è la delibera approvata ieri dalla Giunta regionale pugliese, relativa alla premialità per un totale di 2 milioni d euro, in favore di 21 comuni la cui percentuale di raccolta differenziata ha raggiunto valori compresi tra il 36 e il 67%. Lo strumento delle premialità erogate ai comuni che mostrano concreti passi avanti sulla via della differenziata e della corretta gestione dei servizi in tema di rifiuti è uno dei modi di riconoscere a chi raggiunge i risultati la bontà del lavoro e di incentivare ulteriori passi avanti.
“Non è il nostro caso - – afferma Donato Piccinino. In due anni la percentuale è scesa a meno del 10% con un aumento, invece, della tassa a più del 50%. Senza considerare che, prendendo in considerazione i primi dati del 2013, c’è un ulteriore calo fino al 7-8%, cifre molto lontane da traguardi minimi per ricevere risorse economiche messe a disposizione per ulteriore supporto ai servizi di raccolta. Se sei un Ente virtuoso, quindi, i soldi ci sono e i risultati si possono raggiungere come, ad esempio, è successo per il comune di Cellammare che, in questi anni, ha meritato il giusto riconoscimento per l’azione sostenibile messa in campo”. “Siamo fuori da qualsiasi parametro di virtuosità e, fra sei mesi, entrerà in vigore la nuova ecotassa che, se da un lato premierà i Comuni ricicloni, dall’altro penalizzerà chi non raggiungerà almeno il tetto minimo di raccolta differenziata previsto, ovvero il 40%. Il rincaro è di circa 28 euro per ogni tonnellata di rifiuti conferita in discarica. Una mazzata per il Comune che ricadrà interamente sulle spalle dei cittadini. Il percorso sperimentale tracciato negli anni scorsi andava implementato, estendendo il porta a porta a tutta la città, intensificando i controlli e promuovendo una forte campagna di informazione e sensibilizzazione. Riducendo così la quantità di rifiuti conferiti in discarica avremmo evitato l’aumento della Tarsu (che quest’anno continuerà a crescere e lo verificheremo con il conguaglio a novembre), tagliando i costi attraverso la revisione degli orari di raccolta e la riduzione della frequenza secondo un piano consono al fabbisogno del nostro comune.”.
Il consigliere comunale Piccinino non tralascia un accenno alle prospettive: “Dobbiamo evitare a tutti i costi un’emergenza rifiuti; in due anni, in molte occasioni, ci siamo andati vicino considerando la situazione finanziaria molto critica con la SIA, società che gestisce il servizio di raccolta che ha indotto, pochi mesi fa, il comune di Trinitapoli ad un piano di rientro concordato. Come è stato programmato e organizzato questo settore se quasi la metà del prestito ricevuto dal nostro Comune per il pagamento dei debiti con le imprese riguarda proprio il costo del servizio rifiuti? Con la costituzione del nuovo ambito di raccolta ottimale (ARO), all’interno dell’ATO Bat, tra i tre comuni ofantini, è forse il caso di apportare le dovute correzioni per evitare di continuare a perdere occasioni per ottenere risorse a fondo perduto, impegnandosi ad attuare, invece, una efficace politica ambientale e sostenibile.