BARI - Otto in tutto in Italia, uno solo in Puglia, nella fattispecie a Foggia. Dove il Centro Antiveleni dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria degli Ospedali Riuniti è operativo da ormai cinque anni. Quello dauno, diretto dalla dottoressa Anna Lepore, è l’unico centro di riferimento regionale. Struttura che è diventata indispensabile, anche alla luce dell’aumento vertiginoso di intossicazioni di vario genere e che spesso rischiano di essere letali. La particolarità degli interventi richiede la disponibilità di personale sanitario specializzato e di servizi preposti allo studio delle varie cause e relative manifestazioni delle intossicazioni. “I Centri Antiveleni sono sorti proprio in risposta all’esigenza di poter disporre di uno strumento dedicato e specializzato al trattamento delle intossicazioni e le statistiche emerse negli ultimi anni testimoniano la loro fondamentale importanza: riceviamo richieste di aiuto di tutti i tipi, dall’anziano che assume farmaci in maniera inopportuna al bambino che ingerisce sostanze pericolose”, spiega Anna Lepore, responsabile della struttura.
ATTIVITA’ – Ma di cosa si occupa, nello specifico, il centro foggiano? Innanzitutto il compito principale è quello di fornire risposte in urgenza alle richieste di consulenza per la diagnosi, la prognosi e il trattamento delle intossicazioni accidentarie o volontarie, riconducibili ad esposizioni a prodotti o sostanze di origine naturale o di sintesi, immessi in commercio o presenti nell’ambiente. Le consulenze sono rivolte a strutture ospedaliere pubbliche e private, operatori sanitari attivi sul territorio, farmacisti, veterinari, cittadini e istituzioni. “Un servizio ad ampio raggio che col passare del tempo è diventato davvero indispensabile: Foggia in questo senso è all’avanguardia e ci piacerebbe che un po’ tutti fossero a conoscenza dell’esistenza di questa struttura che si presuppone di servire l’intera regione”, continua Lepore.
Altro aspetto importante è quello del monitoraggio epidemiologico regionale delle intossicazioni da fitofarmaci, cosa che viene fatta in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, così come la schedatura dei prodotti chimici e le attività di consulenza e intervento terapeutico diretto per i pazienti intossicati. Il Centro Antiveleni di Foggia è stato inoltre individuato centro collaborativo di riferimento per la Puglia per il sistema nazionale di “Allerta precoce” e risposta rapida per le droghe. Il N.E.W.S. (National Early Warning Sistem), ha sede presso il Dipartimento Politiche Antidroga e si interfaccia con le Istituzioni Europee e Internazionali. Di recente ha inoltre aderito al progetto “FarviCav”, piano di lavoro sposato da Puglia, Campania e Toscana.
ATTIVITA’ – Ma di cosa si occupa, nello specifico, il centro foggiano? Innanzitutto il compito principale è quello di fornire risposte in urgenza alle richieste di consulenza per la diagnosi, la prognosi e il trattamento delle intossicazioni accidentarie o volontarie, riconducibili ad esposizioni a prodotti o sostanze di origine naturale o di sintesi, immessi in commercio o presenti nell’ambiente. Le consulenze sono rivolte a strutture ospedaliere pubbliche e private, operatori sanitari attivi sul territorio, farmacisti, veterinari, cittadini e istituzioni. “Un servizio ad ampio raggio che col passare del tempo è diventato davvero indispensabile: Foggia in questo senso è all’avanguardia e ci piacerebbe che un po’ tutti fossero a conoscenza dell’esistenza di questa struttura che si presuppone di servire l’intera regione”, continua Lepore.
Altro aspetto importante è quello del monitoraggio epidemiologico regionale delle intossicazioni da fitofarmaci, cosa che viene fatta in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, così come la schedatura dei prodotti chimici e le attività di consulenza e intervento terapeutico diretto per i pazienti intossicati. Il Centro Antiveleni di Foggia è stato inoltre individuato centro collaborativo di riferimento per la Puglia per il sistema nazionale di “Allerta precoce” e risposta rapida per le droghe. Il N.E.W.S. (National Early Warning Sistem), ha sede presso il Dipartimento Politiche Antidroga e si interfaccia con le Istituzioni Europee e Internazionali. Di recente ha inoltre aderito al progetto “FarviCav”, piano di lavoro sposato da Puglia, Campania e Toscana.