Conclusi i lavori del Comitato di sorveglianza Fesr, Vendola: risultati dimostrano che Sud non è destinato a deriva inarrestabile

BARI - “È con particolare soddisfazione che oggi rivendico, per la Puglia e per tutto il Sud, i risultati del P.O. FESR Puglia che dimostrano che il Sud non è destinato ad un’inarrestabile deriva. Un Sud incapace, un Sud costretto a giustificarsi per le proprie inadempienze e sciatterie: questo lo stereotipo di Sud che ho cercato di demolire dall’inizio del mio mandato, quando la Puglia si trovava in una posizione stigmatizzata come negativa. La Puglia oggi si attesta invece al 46% della spesa dell’attuale ciclo di programmazione; ha chiuso le verifiche della programmazione 2000/2006 senza pagar dazio; ha l’unica Autorità di Audit la cui terzietà è garantita dalla certificazione di qualità (Iso 9001). Sono questi i risultati di tutto il sistema fatto di strutture regionali che lavorano in modo concertato (reale e non solo in termini retorici) con il partenariato e con gli altri soggetti beneficiari del territorio”.
Così il Presidente della Giunta regionale Nichi Vendola, che ha seguito oggi, insieme alla Vice Presidente e Assessore alla Qualità del Territorio, Angela Barbanente e all’Assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone, i lavori del Comitato di Sorveglianza del P.O. FESR Puglia 2007-2013 che si è riunito presso l’Hotel Villa Romanazzi Carducci di Bari.
Alla seduta, moderata dall’Autorità di Gestione del P.O. FESR Puglia 2007-2013, Pasquale Orlando, hanno partecipato rappresentanti della Commissione Europea, del MISE, del MEF e di altre Amministrazioni centrali oltre che delle strutture regionali, nonché le rappresentanze di ANCI, UPI e del partenariato economico e sociale.
I lavori del Comitato sono stati incentrati sulla disamina dello stato di avanzamento del Programma Operativo a dicembre 2012 (come risultante dal relativo Rapporto Annuale di Esecuzione 2012 approvato nella medesima sede), con ulteriori aggiornamenti al 30 aprile 2013, e sulle prospettive di attuazione a fine anno.
Nel corso dei lavori sono state inoltre presentate diverse informative tra le quali quelle sull’attuazione del Piano di Azione Coesione, sul rispetto del principio di pari opportunità e del principio di sviluppo sostenibile e quella sull’attuazione del piano di informazione, comunicazione e pubblicità.
Il Comitato è stato poi informato, come da normativa comunitaria, in merito al Rapporto Annuale di Controllo. Apposito approfondimento, infine, è stato riservato alla preparazione della programmazione 2014-2020.

Ampio l’apprezzamento dei rappresentanti delle istituzioni comunitarie e nazionali per il lavoro svolto dalla Regione, i cui risultati sono stati considerati particolarmente positivi.
Per il rappresentante della Commissione Europea, Luca Mattiotti “esiste un Sud che può fare programmazione e può farla bene, attraverso la capacità di dialogo e di coinvolgimento di tutti gli stakeholders, come dimostra l’esempio della Regione Puglia. Bisogna avere l’orgoglio di dare evidenza e comunicare questi risultati in Europa perché vi sono dei punti che rappresentano un’eccellenza non soltanto nel contesto italiano, ma anche in quello europeo (si pensi agli strumenti di aiuto alle imprese in termini di innovazione e competitività). Mi auspico che questo cammino di qualità e di capacità di spesa prosegua in modo da concludere in termini positivi l’attuale ciclo di programmazione e garantire un buon avvio del  prossimo ciclo 2014-2020”.
“Tutti gli sforzi ed i risultati raggiunti dalla Regione rischiano, però, di essere vanificati - ha sottolineato il Presidente Vendola - da impedimenti illogici, diseconomici e irrazionali al cammino delle politiche di coesione derivanti dalle politiche di austerity. È per evitare questi ostacoli che l’anno scorso la Regione Puglia è intervenuta con lo sforamento controllato del Patto di Stabilità (possibilità offerta da un articolo di legge) che ha consentito, nell’ultimo trimestre del 2012, una spesa supplementare di 650 milioni di euro”.
“Nell’anno 2013, purtroppo – ha concluso Vendola - lo sforamento controllato non è tuttavia possibile dal momento che la legge di stabilità è stata modificata radicalmente in alcune norme che non consentono alla Regione Puglia di poterlo realizzare. Questi vincoli stringenti sono acuiti, per il nostro territorio, dal fatto che la Regione Puglia ha una quota di riparto assolutamente sottodimensionata, rispetto a qualsiasi criterio si voglia utilizzare (sia per la popolazione che per il Pil, che per l’occupazione), per la determinazione della quota stessa di spesa massima da raggiungere per il rispetto del Patto. Diventa sempre più urgente ovviare, quindi, alle contraddizioni attraverso un rapido intervento da parte del Consiglio dell’Unione Europea per la completa nettizzazione dei progetti che rientrano nei programmi comunitari, nonché attraverso urgenti modifiche dei parametri nazionali che possano consentire alla Puglia di accrescere i livelli della spesa comunitaria coerentemente con gli obiettivi del 2013 e degli anni successivi”.

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