di Luigi Laguaragnella - Sta suscitando polemiche in città la realizzazione del murales sul palazzo dell’economia in corso Vittorio Emmanuele, murales concesso dal comune di Bari nell’ambito di un’iniziativa che da qualche giorno vede impegnati a Bari street artist italiani e internazionali scelti dalla galleria d’arte contemporanea Doppelgaenger nel progetto di riqualificare con l’”arte di strada” spazi di città degradati. Da qualche giorno passeggiando per le strade sono ben visibili dei colorati murales: un trittico che ricorda San Nicola su un muro del sottovia Quintino Sella realizzato da Ozmo, spesso fermato dalla polizia che non sapeva del permesso di cui era in possesso l’artista; altri murales sono stati realizzati nei giorni precedenti sulla facciata della ex caserma Rossani, in piazza Diaz sul palazzo dell’Acquedotto e appunto è in corso quello “zebrato” sul palazzo dell’economia in corso Vittorio Emmanuele.
Una commissione consiliare, però si è lanciata contro quest’ultima opera di cui si chiede il parere della Sovrintendenza dei beni culturali. Alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, infatti sono dubbiosi sul valore dell’autorizzazione a procedere con il murales, soprattutto perché l’iniziativa di creare le opere è mirata alla rivalutazione di siti cittadini in degrado e il palazzo sul corso, non rientrerebbe tra questi. Il murales è ad opera dei strett artist Sten&Lex.
L’idea di creare arte a cielo aperto continuerà a Bari fino al 25 giugno data in cui è prevista un’esposizione organizzata da Doppelgaenger. Sono stati scelti sei street artist di livello internazionale. Inoltre ha il supporto dell’Amiu.
Dovrebbero essere sei gli spazi pubblici di Bari che animeranno i palazzi e le strade. I prossimi muri che nei prossimi giorni verranno colorati con quest’arte si strada, che piace a molti, ma non da tutti è compresa saranno la facciata dell’ex Fibronit e un muro nei pressi della ferrovia di Parco Perotti.
Una commissione consiliare, però si è lanciata contro quest’ultima opera di cui si chiede il parere della Sovrintendenza dei beni culturali. Alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, infatti sono dubbiosi sul valore dell’autorizzazione a procedere con il murales, soprattutto perché l’iniziativa di creare le opere è mirata alla rivalutazione di siti cittadini in degrado e il palazzo sul corso, non rientrerebbe tra questi. Il murales è ad opera dei strett artist Sten&Lex.
L’idea di creare arte a cielo aperto continuerà a Bari fino al 25 giugno data in cui è prevista un’esposizione organizzata da Doppelgaenger. Sono stati scelti sei street artist di livello internazionale. Inoltre ha il supporto dell’Amiu.
Dovrebbero essere sei gli spazi pubblici di Bari che animeranno i palazzi e le strade. I prossimi muri che nei prossimi giorni verranno colorati con quest’arte si strada, che piace a molti, ma non da tutti è compresa saranno la facciata dell’ex Fibronit e un muro nei pressi della ferrovia di Parco Perotti.
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