di Nicola Zuccaro - Sobrietà e spending review. Sono le due parole chiave nelle quali è racchiusa la replica di Vito Leccese. Il Direttore Generale del Comune di Bari ha immediatamente risposto alle critiche
e alle rilevazioni sollevate dal centro-destra comunale convocando urgentemente nel pomeriggio di Martedì 18 Giugno una conferenza stampa per illustrare alcuni chiarimenti.In particolare delle obbiezioni sollevate in mattinata dall'opposizione e relative ai compensi elargiti ai componenti dello staff del Sindaco, Vito Leccese ha evidenziato che le cifre menzionate dai consiglieri Cea e Finocchio non comprendono gli oneri riflessi, ossia quei contributi previdenziali che sono a carico del datore di lavoro.
Inoltre - ha sottolineato Leccese - il compenso a lui spettante è nettamente inferiore al suo predecessore che, durante le due sindacature con Di Cagno Abbrescia, percepiva circa 250 mila euro annui. Leccese nel chiudere il capitolo relativo ai compensi spettanti ai componenti dello staff del Sindaco ha informato che gli stessi hanno rilevato delle cifre inferiori rispetto a quelle indicate.
Ragion per cui - ha chiosato Leccese - i dati sollevati dalle opposizioni non sono veritieri perchè i contratti di collaborazione stipulati coi componenti dello staff del Sindaco hanno rispettato il principio della sobrietà e della necessità di dislocare i medesimi presso le Ripartizioni e presso gli Assessorati bisognosi di specifici profili professionali.
Nell'incontro con la stampa, l'altra parola richiamata è stata la spending review. Prima ancora del Governo Monti come amministrazione comunale - ha proseguito Leccese - abbiamo provveduto a dei tagli. In primis dell'autoparco e a seguire delle spese telefoniche intraprendendo delle azioni disciplinari nei confronti di coloro che hanno utilizzato i "telefoni comunali" per motivi privati: questa operazione ha consentito un risparmio alle casse comunali di 2mila euro. Elementi che nel loro insieme ribadiscono la virtuosità nella gestione delle spese al Comune di Bari.
