BARI - “A volte si fa fatica per davvero a comprendere come possa avvenire ciò che non può accadere nella nostra amata Puglia e la fatica diventa sconcerto misto a meraviglia quando alcuni atti vengono adottati da chi ha avuto anche esperienza professionale sul campo.
Mi riferisco al declassamento del Distretto Socio-Sanitario di Ginosa da Struttura complessa a Struttura semplice avvenuto per mano del direttore Generale dell'ASL di Taranto: una negazione dei compiti e delle funzioni affidate ai Distretti con la loro complessità organizzativa e funzionale e la loro autonomia gestionale e contabile che contrasta con tutte le norme di legge e di regolamento vigenti tanto a livello nazionale che a livello regionale.
Ma, non è solo questione di norme che vanno rispettate; è un segnale molto negativo sull'idea che il Direttore generale ha dell'assistenza distrettuale che per consenso unanime ad ogni livello deve essere potenziata per rispondere in modo più adeguato a reali bisogni di salute della popolazione legati all'invecchiamento, alla cronicità e alla disabilita fisica, psichica e neurosensoriale e alle politiche di integrazione-socio-sanitarie.
Mi auguro si tratti di una svista e che si ponga immediatamente rimedio. L'errore ci può stare ma la perseveranza no! Aspetteremo qualche giorno, ci confronteremo con Vendola, l'Assessore Gentile e il Direttore dott. Scattaglia ma, non potremo in alcun modo permettere che si continui a penalizzare il territorio e l'assistenza territoriale attraverso provvedimenti che non solo sono contro ogni buon senso e contro ogni tecnica di organizzazione sanitaria ma addirittura contro le leggi alle quali i Direttori generali devono attenersi nell'esercizio della propria autonomia gestionale ed organizzativa”.
A riferirlo il Gruppo consiliare del PdL, Ignazio Zullo, in una nota.
Mi riferisco al declassamento del Distretto Socio-Sanitario di Ginosa da Struttura complessa a Struttura semplice avvenuto per mano del direttore Generale dell'ASL di Taranto: una negazione dei compiti e delle funzioni affidate ai Distretti con la loro complessità organizzativa e funzionale e la loro autonomia gestionale e contabile che contrasta con tutte le norme di legge e di regolamento vigenti tanto a livello nazionale che a livello regionale.
Ma, non è solo questione di norme che vanno rispettate; è un segnale molto negativo sull'idea che il Direttore generale ha dell'assistenza distrettuale che per consenso unanime ad ogni livello deve essere potenziata per rispondere in modo più adeguato a reali bisogni di salute della popolazione legati all'invecchiamento, alla cronicità e alla disabilita fisica, psichica e neurosensoriale e alle politiche di integrazione-socio-sanitarie.
Mi auguro si tratti di una svista e che si ponga immediatamente rimedio. L'errore ci può stare ma la perseveranza no! Aspetteremo qualche giorno, ci confronteremo con Vendola, l'Assessore Gentile e il Direttore dott. Scattaglia ma, non potremo in alcun modo permettere che si continui a penalizzare il territorio e l'assistenza territoriale attraverso provvedimenti che non solo sono contro ogni buon senso e contro ogni tecnica di organizzazione sanitaria ma addirittura contro le leggi alle quali i Direttori generali devono attenersi nell'esercizio della propria autonomia gestionale ed organizzativa”.
A riferirlo il Gruppo consiliare del PdL, Ignazio Zullo, in una nota.
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