BARI - Il Partito democratico sta lavorando sulla strada che equipara gli Enti ecclesiastici agli enti no profit, al fine di permettere alle Regioni, in sede di budgettizzazione delle risorse sanitarie da assegnare, di poter usufruire di un tezo ambito su cui spalmare le risorse, oltre a quello del pubblico e delle strutture accreditate.
E' quanto emerge al termine dell'incontro a Roma tra il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Pino Romano, il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, la presidente della commissione Sanità alla Camera, Donata Lenzi, e i parlamentari pugliesi del Pd, Gero Grassi e Teresa Bellanova.
L'incontro è stato promosso da Romano in seguito alle recenti sentenze che hanno equiparato gli Enti ecclesiastici a strutture private, vietando di fatto alle Regioni di ripianare le loro situazioni debitorie e mettendo a rischio, come nel caso del Miulli in Puglia, posti di lavoro e prestazioni sanitarie di eccellenza. Un problema, questo, che riguarda però tutto il Paese e che richiede l'intervento del governo nazionale. Per questo Romano ha convocato nella capitale anche i capigruppo di altre Regioni dove c'e' grande presenza di Enti ecclesiastici: Lazio, Veneto e Lombardia.
''E' stata una riunione porficua e istruttoria dell'intera vicenda - sottolinea Romano - dalla quale è emerso il problema del profilo giuridico degli Enti ecclesiastici, e la necessità di modificarlo e riconsiderarlo, in seguito alla loro equiparazione a strutture private''.
"Si è convenuto - siega Romano - sull'opportunità di istruire ulteriormente la materia, cercando di valutare le compatibilità giuridiche che permettano di riconoscere agli Enti ecclesiastici il prfilo di società Onlus no profit: questo consentirebbe alle Regioni, in sede di budgettizzazione della risorsa sanitaria da assegnare, di usufruire di un terzo ambito sui cui spalmare le risorse. Per esempio, ammesso che alla Puglia sia assegnato 100 per la sanità , una parte di queste risorse andrebbero al pubblico, un'altra sarebbe budgettizzata all'accreditato, e la terza potrebbe essere oggetto di una contrattazione esclusiva con le Onlus".
"Su questa ipotesi di studio - aggiunge Romano - si è ritenuto opportuno un utleriore incontro tra le Regioni e la rappresentanza del Pd alla Camera che ci aiuterà a chiedere e ottenere un incontro formale col ministro della Sanità , al quale sottoporremo la questione. Si tratta di una strada - conclude il capogruppo Pd - che riteniamo opportuno e utile battere, per incardinare gli Enti ecclesiaatrici nel sistema sanitario, in modo organico e strutturale".
E' quanto emerge al termine dell'incontro a Roma tra il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, Pino Romano, il capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, la presidente della commissione Sanità alla Camera, Donata Lenzi, e i parlamentari pugliesi del Pd, Gero Grassi e Teresa Bellanova.
L'incontro è stato promosso da Romano in seguito alle recenti sentenze che hanno equiparato gli Enti ecclesiastici a strutture private, vietando di fatto alle Regioni di ripianare le loro situazioni debitorie e mettendo a rischio, come nel caso del Miulli in Puglia, posti di lavoro e prestazioni sanitarie di eccellenza. Un problema, questo, che riguarda però tutto il Paese e che richiede l'intervento del governo nazionale. Per questo Romano ha convocato nella capitale anche i capigruppo di altre Regioni dove c'e' grande presenza di Enti ecclesiastici: Lazio, Veneto e Lombardia.
''E' stata una riunione porficua e istruttoria dell'intera vicenda - sottolinea Romano - dalla quale è emerso il problema del profilo giuridico degli Enti ecclesiastici, e la necessità di modificarlo e riconsiderarlo, in seguito alla loro equiparazione a strutture private''.
"Si è convenuto - siega Romano - sull'opportunità di istruire ulteriormente la materia, cercando di valutare le compatibilità giuridiche che permettano di riconoscere agli Enti ecclesiastici il prfilo di società Onlus no profit: questo consentirebbe alle Regioni, in sede di budgettizzazione della risorsa sanitaria da assegnare, di usufruire di un terzo ambito sui cui spalmare le risorse. Per esempio, ammesso che alla Puglia sia assegnato 100 per la sanità , una parte di queste risorse andrebbero al pubblico, un'altra sarebbe budgettizzata all'accreditato, e la terza potrebbe essere oggetto di una contrattazione esclusiva con le Onlus".
"Su questa ipotesi di studio - aggiunge Romano - si è ritenuto opportuno un utleriore incontro tra le Regioni e la rappresentanza del Pd alla Camera che ci aiuterà a chiedere e ottenere un incontro formale col ministro della Sanità , al quale sottoporremo la questione. Si tratta di una strada - conclude il capogruppo Pd - che riteniamo opportuno e utile battere, per incardinare gli Enti ecclesiaatrici nel sistema sanitario, in modo organico e strutturale".
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