Epifani: tranne il Pd in Italia partiti antidemocratici


ROMA - "In Italia, tranne il Pd, abbiamo una somma di partiti personali, che sono per definizione i piu' antidemocratici che esistono perche' rispondono a un capo, vivono del leader e sono legati al suo destino". E' il pensiero di Guglielmo Epifani che ha esposto presentando a Roma il nuovo libro di Walter Veltroni. "Un sistema non si regge solo con un pilastro. Quando penso che dobbiamo fare una scelta di responsabilita' mi domando perche' solo noi dobbiamo fare scelte responsabili.
  
Fino a quando reggera' un sistema basato su questa asimmetria?", si e' chiesto il segretario del Pd. "Uno spazio pubblico e' un luogo politica in cui tutti stanno con la propria opinione, ma uno spazio pubblico diventa partito quando quelle identita' e sensibilita' soggiacciono ad alcune regole che devono valere per tutti", ha chiarito Epifani. "C'e' il principio di maggioranza, negli organismi si puo' decidere a maggioranza", ha insistito. "Secondo punto, serve un leader forte si', ma anche organismi collegiali in cui si discutere e quando si prende una decisione si fa avendo ascoltato tutti i punti di vista negli organismi e non nei giornali", ha sottolineato ancora Epifani. Infine, nei partiti serve "uno spirito di servizio dove la passione o l'interesse del leader sono messi al servizio di un destino comune. Cosi' si passa dall'io al noi", ha assicurato.

Il Pd puo' anche essere "leggero" ma avere una sua identita', mentre oggi e' schiacciato dalle sue "fragilita'", ha chiarito Epifani presentando. "Tutto si gioca sul tempo presente, l'iniziativa, il giudizio dell'iniziativa, ma in questo eterno presente si smarrisce l'idea e il bisogno di una visione, quello che in altri tempi si chiamava il progetto di un destino condiviso", ha spiegato il leader del Pd. "Siamo - ha detto Epifani - tutti immersi in questo tempo presente e abbiamo smarrito quella fatica di riflettere e costruire che sola puo' costruire una visione comune. C'e' una generazione che e' vissuta in questa crisi e ha del futuro una visione negativa, abbiamo bisgono di riportare il dibattito politico sulla visione del futuro. Un Paese che non ha fiducia del futuro decade nelle fondamenta, nella moralita'", ha sottolineato. "Se pero' c'e' bisogno di una visione, chi deve contribuire a costruirla? Una visione comunemente non nasce da un principe, ma dai movimenti profondi, dalle sollecitazioni, le sensibilita', ma non c'e' dubbio che spetta anche a un partito definire questa visione", ha insistito Epifani. Dunque, "caro Walter, va bene un partito leggero, inclusivo, non burocratico, ma ci vuole un partito che abbia un'identita' forte che sia figlia di valori forti, cosa che spesso manca al Pd e ne determina una straordinaria fragilita' identitaria. I tanti fiumi invece di determinare un fiume piu' grande, determinano un fiume piu' piccolo che vive nei suoi affluenti", ha sottolineato. Per questo serve "un partito leggero, ma da valori forti", ha ribadito.