di Nicola Zuccaro - "In questo momento non c'è ancora un Presidente. E' un grave ritardo in vista di settembre". Durante la seduta del consiglio comunale del 13 giugno, Stefano Miniello lancia l'allarme sullo situazione
di stallo nella quale versa l'ente fieristico alla luce delle non più recenti dimissioni di Gianfranco Viesti.
Una rilevazione nata casualmente poichè fra gli argomenti iscritti all'odg non compariva il futuro della fiera nella sua complessità ma un aspetto concernente la variante alle norme tecniche di attuazione del piano regolatore per la trasformazione dell'indice di fabbricabilità territoriale del quartiere fieristico. Quest'ultimo aspetto non ha rappresentato che l'occasione sia per l'opposizione di centro-destra che per una parte della maggioranza di centro-sinistra per "rimettere in discussione" il ruolo della fiera alla luce dei mutamenti imposti dalla globalizzazione e dall'attuale fase recessiva.
Settembre, con la sua campionaria, è alle porte e sinora come hanno rilevato nei precedenti interventi i consiglieri Cea e Gemmato non si è intervenuti su questo aspetto di fondamentale importanza ma su questioni di ordinaria amministrazione che non rientrano nel nuovo piano industriale di un ente che, come ha evidenziato il dibattito in aula, è divenuto un problema anzichè una risorsa per Bari.
Una rilevazione nata casualmente poichè fra gli argomenti iscritti all'odg non compariva il futuro della fiera nella sua complessità ma un aspetto concernente la variante alle norme tecniche di attuazione del piano regolatore per la trasformazione dell'indice di fabbricabilità territoriale del quartiere fieristico. Quest'ultimo aspetto non ha rappresentato che l'occasione sia per l'opposizione di centro-destra che per una parte della maggioranza di centro-sinistra per "rimettere in discussione" il ruolo della fiera alla luce dei mutamenti imposti dalla globalizzazione e dall'attuale fase recessiva.
Settembre, con la sua campionaria, è alle porte e sinora come hanno rilevato nei precedenti interventi i consiglieri Cea e Gemmato non si è intervenuti su questo aspetto di fondamentale importanza ma su questioni di ordinaria amministrazione che non rientrano nel nuovo piano industriale di un ente che, come ha evidenziato il dibattito in aula, è divenuto un problema anzichè una risorsa per Bari.