BARI - “Finalmente sono ripristinate le condizioni di un pieno ritorno alla normalità funzionale di una importante istituzione musicale della città di Bari, in tutte le sue molteplici articolazioni didattiche e gestionali”.
Domenico Raimondo, Segretario Regionale della UIL Ricerca, Università, Afam pugliese, esprime soddisfazione per la sottoscrizione, tra la Delegazione di parte Pubblica, Organizzazioni sindacali e RSU, del Contratto Integrativo 2011-2012 dei lavoratori del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari.
“L’obiettivo immediato – prosegue Raimondo - è quello di avviare da subito il confronto sul successivo contratto 2012-2013, che consentirebbe un aggiornamento retributivo di alcuni importanti istituti economici del trattamento accessorio per i suoi dipendenti, dopo anni di confusa ed incerta gestione della stessa istituzione, caratterizzata anche da una mancanza di corrette e proficue relazioni sindacali”.
“Una città come Bari – chiosa Raimondo – che ambisce a proporsi come polo culturale di riferimento a livello sia regionale che nazionale, non può non valorizzare una risorsa fondamentale come il conservatorio, da sempre fucina di talenti riconosciuta oltre i confini pugliesi. La sottoscrizione del contratto integrativo rappresenta un primo, importantissimo, passo in avanti in tal senso, giacché da migliori e stabili condizioni lavorative scaturiscono risultati d’eccellenza”.
Domenico Raimondo, Segretario Regionale della UIL Ricerca, Università, Afam pugliese, esprime soddisfazione per la sottoscrizione, tra la Delegazione di parte Pubblica, Organizzazioni sindacali e RSU, del Contratto Integrativo 2011-2012 dei lavoratori del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari.
“L’obiettivo immediato – prosegue Raimondo - è quello di avviare da subito il confronto sul successivo contratto 2012-2013, che consentirebbe un aggiornamento retributivo di alcuni importanti istituti economici del trattamento accessorio per i suoi dipendenti, dopo anni di confusa ed incerta gestione della stessa istituzione, caratterizzata anche da una mancanza di corrette e proficue relazioni sindacali”.
“Una città come Bari – chiosa Raimondo – che ambisce a proporsi come polo culturale di riferimento a livello sia regionale che nazionale, non può non valorizzare una risorsa fondamentale come il conservatorio, da sempre fucina di talenti riconosciuta oltre i confini pugliesi. La sottoscrizione del contratto integrativo rappresenta un primo, importantissimo, passo in avanti in tal senso, giacché da migliori e stabili condizioni lavorative scaturiscono risultati d’eccellenza”.
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