ROMA - Ancora brutte notizie per il Governo Letta dai sondaggi. Il giudizio sul governo Letta divide infatti gli elettori dei due principali partiti che lo sostengono. Secondo un sondaggio Swg per Agorà (Rai Tre), infatti, il 60 percento degli elettori Pd è convinto che la convivenza col Pdl dovrebbe chiudersi subito. Opposto il parere degli elettori del Pdl, che apprezzano in massa (76%) il governo di larghe intese.
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GIUSTIZIA - In particolare i cittadini appaiono ancora prudenti nella valutazione sul Governo Letta, sembrano voler sospendere il giudizio in attesa di vedere l’Esecutivo all’opera nelle prossime settimane. È una scommessa non facile quella del Premier, che gode tuttavia di un consenso personale politicamente trasversale. Dopo la recente sentenza di primo grado del Tribunale di Milano, il 43% degli italiani appare convinto che i riflessi delle vicende giudiziarie di Berlusconi possano pesare sulla futura stabilità del Governo; il 42% pensa invece di no: il dato emerge da un sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo (LA7).
MEGLIO TAGLI A TASSE CHE POSTI DI LAVORO - Alleggerire la pressione fiscale o attuare politiche che servano a creare posti di lavoro? Dovendo scegliere, la maggioranza degli italiani (52%) preferirebbe diminuire le tasse. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. Nel dettaglio, opterebbero per la diminuzione delle tasse due elettori su tre di centrodestra e il 58 percento del Movimento 5 Stelle. A pensarla diversamente è oltre la metà dell’elettorato del centrosinistra (61%), secondo cui è invece prioritaria la creazione di nuovi posti di lavoro. “Il centrodestra – ha osservato Roberto Weber, presidente Swg – è un po’ più in sintonia con il suo elettorato rispetto al centrosinistra”.
INTENZIONI VOTO: PD STABILE AL 27,6%, SALGONO PDL (26,8%) E M5S (18,1%) – Resta stabile il Pd, che con il 27,6 percento dei consensi si conferma primo partito nelle intenzioni di voto. Quasi un punto in più per il Pdl (+0,9%), che accorcia le distanze attestandosi al 26,8 percento. Cresce anche il Movimento 5 Stelle (+1,2%), al 18,1%. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. Resta pressoché stabile Scelta civica (+0,1%), che si attesta al 5,3 percento. Sale di mezzo punto la Lega Nord, che supera la soglia del 5 percento (5,2%). Cala invece di oltre mezzo punto Sel (-0,7%), che scivola al 4,6 percento. Pressoché invariato il risultato di Fratelli d’Italia (-0,1%), al 2,2 percento. Perde leggermente Azione civile di Antonio Ingroia (-0,2%), all’(1,9%), mentre cala di quasi mezzo punto l’Udc (-0,4%), che chiude all’1,3 percento. “In seguito alle vicende giudiziarie di Berlusconi, il Pdl si stringe intorno al proprio leader. – ha osservato Roberto Weber, presidente Swg – Il M5S ha ripreso freschezza, anche perché i problemi che hanno portato il voto a Grillo non sono stati risolti”.
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GIUSTIZIA - In particolare i cittadini appaiono ancora prudenti nella valutazione sul Governo Letta, sembrano voler sospendere il giudizio in attesa di vedere l’Esecutivo all’opera nelle prossime settimane. È una scommessa non facile quella del Premier, che gode tuttavia di un consenso personale politicamente trasversale. Dopo la recente sentenza di primo grado del Tribunale di Milano, il 43% degli italiani appare convinto che i riflessi delle vicende giudiziarie di Berlusconi possano pesare sulla futura stabilità del Governo; il 42% pensa invece di no: il dato emerge da un sondaggio condotto dall’Istituto Demopolis per il programma Otto e Mezzo (LA7).
MEGLIO TAGLI A TASSE CHE POSTI DI LAVORO - Alleggerire la pressione fiscale o attuare politiche che servano a creare posti di lavoro? Dovendo scegliere, la maggioranza degli italiani (52%) preferirebbe diminuire le tasse. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. Nel dettaglio, opterebbero per la diminuzione delle tasse due elettori su tre di centrodestra e il 58 percento del Movimento 5 Stelle. A pensarla diversamente è oltre la metà dell’elettorato del centrosinistra (61%), secondo cui è invece prioritaria la creazione di nuovi posti di lavoro. “Il centrodestra – ha osservato Roberto Weber, presidente Swg – è un po’ più in sintonia con il suo elettorato rispetto al centrosinistra”.
INTENZIONI VOTO: PD STABILE AL 27,6%, SALGONO PDL (26,8%) E M5S (18,1%) – Resta stabile il Pd, che con il 27,6 percento dei consensi si conferma primo partito nelle intenzioni di voto. Quasi un punto in più per il Pdl (+0,9%), che accorcia le distanze attestandosi al 26,8 percento. Cresce anche il Movimento 5 Stelle (+1,2%), al 18,1%. È quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’Istituto Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre. Resta pressoché stabile Scelta civica (+0,1%), che si attesta al 5,3 percento. Sale di mezzo punto la Lega Nord, che supera la soglia del 5 percento (5,2%). Cala invece di oltre mezzo punto Sel (-0,7%), che scivola al 4,6 percento. Pressoché invariato il risultato di Fratelli d’Italia (-0,1%), al 2,2 percento. Perde leggermente Azione civile di Antonio Ingroia (-0,2%), all’(1,9%), mentre cala di quasi mezzo punto l’Udc (-0,4%), che chiude all’1,3 percento. “In seguito alle vicende giudiziarie di Berlusconi, il Pdl si stringe intorno al proprio leader. – ha osservato Roberto Weber, presidente Swg – Il M5S ha ripreso freschezza, anche perché i problemi che hanno portato il voto a Grillo non sono stati risolti”.