Ilva: Bondi, fatti parleranno. "Bondi risponda su prescrizioni Aia"

TARANTO - ''I fatti parleranno''. Sono le uniche parole del commissario dell'Ilva, Enrico Bondi, al termine dell'audizione alle commissioni riunite Ambiente e Attivita' produttive alla Camera. Per il subcommissario Edo Ronchi, che si e' già recato a Taranto, ''il clima è collaborativo, anche perché probabilmente l'azienda si rende conto che questa per loro è l'ultima possibilità". Per Ronchi, tra le criticita' sull'applicazione dell'Aia ci sono "i tre mesi di tempo per coprire i nastri trasportatori".

ILVA: DECARO, BONDI RISPONDA SU RITARDI PRESCRIZIONI AIA - "Bondi ha forse dimenticato che, fino a qualche giorno prima di essere nominato commissario, è stato amministratore dell'Ilva. Motivo per cui non può non conoscere bene i vincoli ambientali cui l’azienda deve adeguarsi. Eppure, per rispondere ad alcune mie domande sui ritardi dell'Ilva nell'adempiere alle prescrizioni Aia, si è riservato di prendere tempo prima di rispondere". Lo sottolinea il deputato pugliese del Partito democratico, Antonio Decaro, in riferimento alle domande rivolte al commissario Bondi durante la riunione delle Commissioni congiunte, Ambiente e Attività economiche della Camera, sui provvedimenti da adottare per rendere meno inquinanti gli impianti e per risanare il territorio.

"La sola rassicurazione del commissario - precisa Decaro - ha riguardato l'assenza di emissioni non convogliate, rispondendo a una mia domanda sui fenomeni di 'slopping' con fuoriuscita di nubi rossastre da parti basse dello stabilimento, senza che queste fossero convogliate attraverso i camini e quindi altamente nocive per la salute e l'ambiente. Le rassicurazioni sono arrivate anche davanti all’evidenza di video che dimostrano il ripetersi del fenomeno anche nei giorni scorsi".

A Bondi, ricorda infine Decaro, "ho chiesto come intendono recuperare i ritardi sull’attuazione dell’Aia riscontrati dall'Ispra e dal Garante, e quando si intende ottemperare alla prescrizione n. 94 della stessa Aia, che prevede la pulizia del quartiere Tamburi a carico dell'Ilva. Un quartiere in cui un' ordinanza sindacale vieta ai bambini di giocare nelle aree verdi e dichiara inagibile il cimitero a causa della contaminazione del terreno da berillio".