TARANTO - I militari della Gdf, su delega dei magistrati che si occupano dell'inchiesta per disastro ambientale a carico dell'Ilva, stanno procedendo ad interrogare, in qualita' di persone informate sui fatti, i capi area e capi reparto che si sono dimessi dagli incarichi. Una ventina di funzionari e tecnici hanno ritirato le dimissioni.
L'Usb ha presentato un esposto per verificare il ruolo dei fiduciari dell'azienda che avrebbero impartito ordini agli operai pur non avendone titolo.
LEMMA A PD NAZIONALE, VENGANO QUI A SPIEGARE SCELTA - Lettera aperta del consigliere regionale Pd, Anna Rita Lemma al segretario regionale Pd, Sergio Blasi, e al capogruppo Pd, Pino Romano. "Riparto dalla dichiarazione di Michele Emiliano, rilasciata lunedì mattina al Cineporto della Fiera del Levante: “Non si può immaginare che a soccorrere il ferito sia chi ha premuto il grilletto della pistola per colpirlo”. Rivolgo adesso una domanda ai nostri parlamentari, peraltro convocati dai nostri ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico tanto urgentemente, lunedì mattina: è pensabile che Bondi, scelto da Riva in qualità di amministratore delegato, inoltre dimissionario, possa essere garante della volontà dichiarata di separare le sorti dell’azienda da quelle della famiglia Riva, così come necessario nel rispetto degli adempimenti previsti? Il commissariamento avrebbe dovuto garantire un ruolo di terzietà . Inoltre, le parole del ministro Orlando avevano fatto ben sperare: sembrava avviata la fase di riconciliazione tra Governo e Magistratura, fase bruscamente interrotta dal ministro Clini. La scelta del Consiglio dei Ministri rende incerto questo percorso. Credo che Pd nazionale e regionale abbiano il chiaro obbligo di venire a spiegare alla città di Taranto il senso di queste scelte, considerato che i ministri coinvolti sono espressione del partito. Chiedo al segretario regionale, Sergio Blasi, di farsi promotore di questa iniziativa. E stessa richiesta rivolgo al presidente del gruppo Pd in Consiglio regionale, Pino Romano. Ho appreso, infatti, che per il 22 giugno è stato organizzato un incontro pubblico alla presenza di autorevoli rappresentanti istituzionali del Pd. La specificità del tema Taranto, più volte rappresentata come strategica, richiede con forza la necessità di misurarsi con il tratto della coerenza: dal dire al fare. Chiedo, dunque, al presidente Romano di trasferire questa iniziativa a Taranto. Sarebbe un’occasione utile per riaccreditarsi di fronte ad una comunità disincantata, se è vero che il desiderio prevalente è quello di riaprire un confronto limpido con i cittadini".
LA REPLICA DI BLASI E ROMANO: ''TUA LETTERA SBAGLIA DESTINATARI. A TARANTO VENGA SEGRETARIO NAZIONALE PD'' - "Cara Annarita, siamo sorpresi più di te nel leggere che apprendi solo oggi dell'iniziativa del 22 giugno, nonostante tu abbia partecipato, insieme a tutti gli altri consiglieri del Pd, alla riunione nella quale il Gruppo ha deciso data, luogo e budget dell'evento 'Ci stiamo applicando-Amministratori locali in azione'. E' successo circa un mese fa (ci sono i verbali a confermarlo) ma forse, in quella che era la tua prima riunione dopo la proclamazione a consigliere, eri ancora un po' distratta".
Lo sottolineano il segretario e il capogruppo in Consiglio regionale del Pd pugliese, Sergio Blasi e Pino Romano.
"La lettera che oggi ci scrivi - precisano - è stata comunque inviata ai destinatarri sbagliati. Non è nei nostri confronti che devi sollevare le preplessità sulla nomina di Bondi quale commissario dell'Ilva, anche se su questo tema specifico c'è chi ritiene si tratti di un esproprio proletario, e chi ritiene sia stato nominato un servo dei Riva: come sempre, però, in medio stat virtus''.
''Tuttavia - aggiungono - non è la polemica che dobbiamo portare avanti, poiché non è di questo che ora hanno bisogno Taranto, i suoi cittadini e i lavoratori dell'Ilva. Piuttosto bisogna sperare che il decreto del governo, che comunque rimane ardito e coraggioso, tenga dal punto di vista giuridico, poiché pone il problema della compatibiltà con la proprietà privata, sia in Italia sia in Europa''.
''Siamo comunque d'accordo - concludono i consiglieri - sul fatto che il Partito democratico abbia il dovere di tenere una iniziativa pubblica a Taranto, con la partecipazione del segretario nazionale del partito, affinchè spieghi apertamente il senso della sua azione politica. E siamo certi che, insieme, potremo presto organizzare questo incontro del nostro partito con la città di Taranto''.
L'Usb ha presentato un esposto per verificare il ruolo dei fiduciari dell'azienda che avrebbero impartito ordini agli operai pur non avendone titolo.
LEMMA A PD NAZIONALE, VENGANO QUI A SPIEGARE SCELTA - Lettera aperta del consigliere regionale Pd, Anna Rita Lemma al segretario regionale Pd, Sergio Blasi, e al capogruppo Pd, Pino Romano. "Riparto dalla dichiarazione di Michele Emiliano, rilasciata lunedì mattina al Cineporto della Fiera del Levante: “Non si può immaginare che a soccorrere il ferito sia chi ha premuto il grilletto della pistola per colpirlo”. Rivolgo adesso una domanda ai nostri parlamentari, peraltro convocati dai nostri ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico tanto urgentemente, lunedì mattina: è pensabile che Bondi, scelto da Riva in qualità di amministratore delegato, inoltre dimissionario, possa essere garante della volontà dichiarata di separare le sorti dell’azienda da quelle della famiglia Riva, così come necessario nel rispetto degli adempimenti previsti? Il commissariamento avrebbe dovuto garantire un ruolo di terzietà . Inoltre, le parole del ministro Orlando avevano fatto ben sperare: sembrava avviata la fase di riconciliazione tra Governo e Magistratura, fase bruscamente interrotta dal ministro Clini. La scelta del Consiglio dei Ministri rende incerto questo percorso. Credo che Pd nazionale e regionale abbiano il chiaro obbligo di venire a spiegare alla città di Taranto il senso di queste scelte, considerato che i ministri coinvolti sono espressione del partito. Chiedo al segretario regionale, Sergio Blasi, di farsi promotore di questa iniziativa. E stessa richiesta rivolgo al presidente del gruppo Pd in Consiglio regionale, Pino Romano. Ho appreso, infatti, che per il 22 giugno è stato organizzato un incontro pubblico alla presenza di autorevoli rappresentanti istituzionali del Pd. La specificità del tema Taranto, più volte rappresentata come strategica, richiede con forza la necessità di misurarsi con il tratto della coerenza: dal dire al fare. Chiedo, dunque, al presidente Romano di trasferire questa iniziativa a Taranto. Sarebbe un’occasione utile per riaccreditarsi di fronte ad una comunità disincantata, se è vero che il desiderio prevalente è quello di riaprire un confronto limpido con i cittadini".
LA REPLICA DI BLASI E ROMANO: ''TUA LETTERA SBAGLIA DESTINATARI. A TARANTO VENGA SEGRETARIO NAZIONALE PD'' - "Cara Annarita, siamo sorpresi più di te nel leggere che apprendi solo oggi dell'iniziativa del 22 giugno, nonostante tu abbia partecipato, insieme a tutti gli altri consiglieri del Pd, alla riunione nella quale il Gruppo ha deciso data, luogo e budget dell'evento 'Ci stiamo applicando-Amministratori locali in azione'. E' successo circa un mese fa (ci sono i verbali a confermarlo) ma forse, in quella che era la tua prima riunione dopo la proclamazione a consigliere, eri ancora un po' distratta".
Lo sottolineano il segretario e il capogruppo in Consiglio regionale del Pd pugliese, Sergio Blasi e Pino Romano.
"La lettera che oggi ci scrivi - precisano - è stata comunque inviata ai destinatarri sbagliati. Non è nei nostri confronti che devi sollevare le preplessità sulla nomina di Bondi quale commissario dell'Ilva, anche se su questo tema specifico c'è chi ritiene si tratti di un esproprio proletario, e chi ritiene sia stato nominato un servo dei Riva: come sempre, però, in medio stat virtus''.
''Tuttavia - aggiungono - non è la polemica che dobbiamo portare avanti, poiché non è di questo che ora hanno bisogno Taranto, i suoi cittadini e i lavoratori dell'Ilva. Piuttosto bisogna sperare che il decreto del governo, che comunque rimane ardito e coraggioso, tenga dal punto di vista giuridico, poiché pone il problema della compatibiltà con la proprietà privata, sia in Italia sia in Europa''.
''Siamo comunque d'accordo - concludono i consiglieri - sul fatto che il Partito democratico abbia il dovere di tenere una iniziativa pubblica a Taranto, con la partecipazione del segretario nazionale del partito, affinchè spieghi apertamente il senso della sua azione politica. E siamo certi che, insieme, potremo presto organizzare questo incontro del nostro partito con la città di Taranto''.