LECCE - Materiali naturali e forme ispirate al paesaggio, legno, cartone e juta per un villaggio turistico davvero originale. I due prototipi di rifugio temporaneo biodegradabile,"Lovo" e "Nido dei Paduli", sorgeranno all'interno del Parco dei Paduli, in provincia di Lecce, realizzati nelle prossime settimane in un workshop di auto costruzione, aperto a tutti ma coadiuvato da esperti e diretto dagli autori.
Sono i due progetti vincitori (rispettivamente primo e secondo classificato) del concorso internazionale di idee "Nidificare i Paduli", progetto pilota del piano paesaggistico regionale della Regione Puglia. Al concorso hanno partecipato di 38 progetti arrivati dall'Italia e dall'estero. La giuria ha selezionato i progetti "Lovo" e "Nido dei Paduli", caratterizzati da criteri di integrazione ed empatia con il paesaggio, semplicita' e chiarezza costruttiva.
Il primo classificato, "Lovo", presentato da Antonio Sportillo, Simona Bartoletti, Filippo Cavalli e Giulio Vignoli, un raggruppamento di architetti under 29 operanti tra Parma e Brindisi, propone uno spazio accogliente e circolare, etereo e luminoso, ottenuto attraverso materiali impiegati nell'olivicoltura. "Lovo" prevede stanze composte da sacchi di juta riempiti di paglia a formare una grande superficie morbida, costruite con sassi e pietre recuperate sul posto, illuminate da lampade alimentate ad olio lampante ottenuto dalla molitura delle olive dei Paduli per un piccolo villaggio davvero 'eco'.
Sono i due progetti vincitori (rispettivamente primo e secondo classificato) del concorso internazionale di idee "Nidificare i Paduli", progetto pilota del piano paesaggistico regionale della Regione Puglia. Al concorso hanno partecipato di 38 progetti arrivati dall'Italia e dall'estero. La giuria ha selezionato i progetti "Lovo" e "Nido dei Paduli", caratterizzati da criteri di integrazione ed empatia con il paesaggio, semplicita' e chiarezza costruttiva.
Il primo classificato, "Lovo", presentato da Antonio Sportillo, Simona Bartoletti, Filippo Cavalli e Giulio Vignoli, un raggruppamento di architetti under 29 operanti tra Parma e Brindisi, propone uno spazio accogliente e circolare, etereo e luminoso, ottenuto attraverso materiali impiegati nell'olivicoltura. "Lovo" prevede stanze composte da sacchi di juta riempiti di paglia a formare una grande superficie morbida, costruite con sassi e pietre recuperate sul posto, illuminate da lampade alimentate ad olio lampante ottenuto dalla molitura delle olive dei Paduli per un piccolo villaggio davvero 'eco'.