ROMA - Tra il 2012 e il 2021 la riforma Fornero darà 80 miliardi di risparmi rispetto alle normative precedenti tenendo conto dei costi delle salvaguardie. Lo si legge in un Rapporto dell'area attuariale dell'Inps secondo il quale "la spesa subisce una notevole contrazione che nel 2019 é di oltre un punto di Pil". I risparmi si azzerano nel 2045.
Nel grafico contenuto nel Rapporto con proiezioni fino al 2050 sulla spesa pensionistica si evidenzia come la riforma Fornero sia quella che da maggiori risparmi a breve con il picco negativo per la spesa nel 2019 (poco sopra l'8,6% del pil). Poi la spesa risale restando al di sotto di quella prevista con le riforme precedenti (e quindi ulteriori risparmi oltre gli 80 miliardi stimati nel decennio 2012-2021) fino al 2045 quando incrocia e supera le curve delle altre riforme per spesa in termini di percentuale sul Pil (poco sotto il 10,5%).
Nel grafico contenuto nel Rapporto con proiezioni fino al 2050 sulla spesa pensionistica si evidenzia come la riforma Fornero sia quella che da maggiori risparmi a breve con il picco negativo per la spesa nel 2019 (poco sopra l'8,6% del pil). Poi la spesa risale restando al di sotto di quella prevista con le riforme precedenti (e quindi ulteriori risparmi oltre gli 80 miliardi stimati nel decennio 2012-2021) fino al 2045 quando incrocia e supera le curve delle altre riforme per spesa in termini di percentuale sul Pil (poco sotto il 10,5%).