Intervista a Tata Adriana: "La famiglia ideale è solo un'utopia"

di Marco Masciopinto - Dietro ai fornelli ci si diverte molto e, se ve lo dice lei, state certi che è così. Tata Adriana, la simpaticissima educatrice di S.O.S Tata, ha pubblicato da poco ‘’Se mi vuoi aiutare lasciami fare’’, un ricettario educativo dove spiega tutti i suoi segreti e le curiosità del mondo della cucina, un modo divertente e sereno ideato per le mamme e i loro piccoli.

Un ricettario speciale e dal sapore dolce, che aiuta nella crescita e nello sviluppo dei nostri figli, con gioia, pazienza e un pizzico di ironia.

L’ingrediente principale qual è? Sicuramente tanto amore condito da molta allegria. Noi l’abbiamo incontrata e con lei abbiamo parlato non solo di ricette, ma anche di un tema importante come quello dell’adozione da parte delle coppie omosessuali.




Cucinare assieme ai più piccoli non è solo un divertimento ma anche un gioco educativo. Con il suo nuovo libro qual è il messaggio che vuole far arrivare ai  genitori? 

‘’Spesso i genitori mi scrivono lamentandosi dei figli alle prese con i compiti scolastici: non si impegnano, i quaderni sono un disordine, non sta seduto dritto, ecc. Si lanciano in quello che chiamo la “missione maestra” e (purtroppo spesso arrabbiati o esasperati) fanno fare tanti esercizi di scrittura sul quaderno. Non sanno per esempio che ritagliare delle striscioline di carta con le forbici può essere un esercizio molto più benefico per la sua scrittura, in quanto sviluppa la motricità. Il mio libro propone degli esercizi simili ma trasferendoci in cucina. Ad esempio, invece di ritagliare la carta possiamo ritagliare delle “Scaglie di pelle” (ovvero della sfoglia all’uovo per preparare i classici maltagliati in brodo.) In questo modo il bambino si sente partecipe all’attività della famiglia (cucinare la cena) e competente delle sue capacità. I nomi assurdi, a volte anche un po’ disgustosi, dei piatti non vogliono essere una mancanza di rispetto a quello che è la cultura culinaria o al cibo in sé. Vogliono far ridere i bambini –perché chiunque lavora con i bambini sa quanto amano le parole “proibite”- e vogliono ricordare al genitore che stiamo comunque giocando: dobbiamo quindi ridere e non succede niente se troviamo un po’ di farina per terra’’.

Il nuovo libro di Adriana
In cucina cosa non deve mai mancare?

‘’Amore. Credo che la cucina sia veramente il cuore della casa e che cuore sarebbe senza amore?’’

Ci racconta com’è nata la passione per il mondo dei bimbi?

‘’Non è nata in un modo particolare.  Come tutte le passioni l’ho semplicemente avuta dentro.  Già nella quarta elementare aiutavo in una classe per bambini disabili.  Mi piaceva stare con loro e mi piaceva sapere che il mio lavoro in quella classe era importante.  Tutto lì’’.

Che mamma è tata Adriana?

‘’Una mamma normalissima che prova a fare del suo meglio’’.

Un’educatrice con molta esperienza come lei è favorevole alle adozioni da parte di coppie omosessuali?

‘’Si.  Penso che ogni bambino meriti una famiglia che lo ami.  Penso anche che ogni bambino dovrebbe avere sia una figura maschile sia una figura femminile con cui identificarsi. Non necessariamente devono essere i genitori, ovviamente, ma qualcuno vicino al bambino. Certo che se c’è mamma e papà siamo tutti contenti (a patto che mamma e papà si amino e si rispettino) ma a volte uno dei due manca.  La famiglia “ideale” quindi è un’utopia.  Ci sono genitori single, divorziati, separati, vedovi.  Ci sono tante coppie sposate che sono lontanissimi da essere la famiglia “ideale” e spesso quelli che pagano sono i figli.  Non sono le nostre preferenze sessuali a renderci buoni genitori ma le nostre capacità di amare incondizionatamente’’.

La vedremo nelle prossime puntate di S.O.S Tata? 

‘’Penso che l’ottava stagione sia giunta al termine su La7 quindi finché non gireremo delle nuove puntate per il pubblico saranno solo repliche’’.




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