La cessione dell'As Bari divide i baresi in due 'fazioni'
di Nicola Zuccaro - Martedì 4 Giugno 2013 potrebbe essere una giornata storica per il calcio barese. Dopo quasi 36 anni, la famiglia Matarrese sarebbe nelle possibilità di lasciare il pacchetto di maggioranza
azionario dell'As Bari nelle mani della cordata capeggiata da Paolo Montemurro della Meridionale Grigliati e completata dalla Sideralba dell'imprenditore campano Rapullino.
Il ricorso al "condizionale" è quanto mai obbligatorio alla luce dei precedenti tentativi non andati a buon fine nell'ultimo decennio per rilevare la proprietà del club biancorosso. E' proprio quest'ultimo aspetto ad introdurre la presenza in città del 'partito dei pessimisti' che, incalzati anche dal notes del Giornale di Puglia, non hanno nascosto il loro stato d'animo condito in parte dallo scetticismo per la presenza (non sarebbe la prima volta guardando al passato) di una cordata.
In contrapposizione, forse perchè speranzosi dell'uscita di scena dei Matarrese, c'è il 'partito degli ottimisti', fiducioso per la conclusione positiva della trattativa motivata dall'accelerazione che la stessa ha conosciuto nella scorsa settimana.
Infine, sia pure in minima parte, ci sono gli attendisti ai quali più dei due partiti precedentemente richiamati, viene attribuita quell'onta di scaramanzia e quella capacità di attendere gli sviluppi definitivi incrociando, nel contempo, le dita.
Il ricorso al "condizionale" è quanto mai obbligatorio alla luce dei precedenti tentativi non andati a buon fine nell'ultimo decennio per rilevare la proprietà del club biancorosso. E' proprio quest'ultimo aspetto ad introdurre la presenza in città del 'partito dei pessimisti' che, incalzati anche dal notes del Giornale di Puglia, non hanno nascosto il loro stato d'animo condito in parte dallo scetticismo per la presenza (non sarebbe la prima volta guardando al passato) di una cordata.
In contrapposizione, forse perchè speranzosi dell'uscita di scena dei Matarrese, c'è il 'partito degli ottimisti', fiducioso per la conclusione positiva della trattativa motivata dall'accelerazione che la stessa ha conosciuto nella scorsa settimana.
Infine, sia pure in minima parte, ci sono gli attendisti ai quali più dei due partiti precedentemente richiamati, viene attribuita quell'onta di scaramanzia e quella capacità di attendere gli sviluppi definitivi incrociando, nel contempo, le dita.
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