“La sede del dibattito sull'Ilva è l'Aula”

BARI - “Avevo auspicato che la gravità della situazione dell’Ilva e le difficili condizioni di vita dei lavoratori e dei cittadini di Taranto fossero assunte ad impegno unitario delle Istituzioni con la delegazione dei Parlamentari pugliesi, proponendo un dibattito nell’Aula del Consiglio regionale con i nostri deputati e senatori. Il Collega Zullo, come ben ricorderà, bocciò tale mia proposta, volendo evitare di “offrire al presidente Vendola un’ennesima passerella”. Il confronto, tuttavia, fu attivato presso il Cineporto di Bari dallo stesso presidente Vendola, come nelle sue prerogative, e quello fu sicuramente un autogol per il Consiglio regionale, perché abbiamo di fatto impedito in quell’occasione a tutti i consiglieri di esercitare il loro diritto di intervenire, di dialogare, di approfondire una materia così sentita.
L’idea di tenere nell’Aula consiliare un confronto sull’Ilva è stata comunque realizzata e, nel complesso, al di là delle incomprensioni e delle ‘punzecchiature’, inevitabili quando si tratta di argomenti tanto vicini ai problemi reali, quella di ieri in Consiglio è stata una bella giornata e si è sviluppato un buon dibattito, ricco di intelligenti e interessanti proposte, avanzate da numerosi validi interventi dei colleghi consiglieri.
Pertanto, ritengo inopportuno, quanto inutilmente dannoso, il rituale dei comunicati del giorno dopo, perché non aggiungono niente a quanto è stato detto o andava detto in Aula. Anzi, ne annullano l’efficacia.
Di fatto, così, si finisce per tradire la fiducia e soprattutto l’attesa dei cittadini pugliesi e dei tarantini, in particolare, sulle questioni dell’Ilva, offrendo un’immagine alquanto deludente e scioccamente rissosa della classe dirigente regionale.
Il presidente Vendola ha reso in Aula le sue affermazioni. Il dibattito si è sviluppato ampiamente, molti colleghi hanno avuto modo di illustrare i propri argomenti e, sempre in Aula, il collega Zullo ha avuto l’opportunità di intervenire e poi replicare. Tutto il resto è vuoto pneumatico.
Resto dell’avviso che la straordinarietà della vicenda tarantina, con il suo carico di preoccupazioni per i lavoratori e per la salute dei cittadini, continua a richiedere equilibrio, sobrietà e soprattutto una granitica unità istituzionale”.

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