L'appello del centrodestra pugliese: “Revocare la delibera contro i laboratori analisi privati”

BARI - I consiglieri regionali di centrodestra Ignazio Zullo, Nino Marmo, Erio Congedo,Giovanni Alfarano, Pietro Lospinuso, Maurizio Friolo, Domi Lanzilotta, Antonio Camporeale, Michele Boccardi, Roberto Ruocco, Giandiego Gatta, Mario Vadrucci, Giuseppe Pica, Giuseppe Cristella, Vito Aloisi,  Antonio Barba, Giammarco Surico, Francesco De Biasi, Tato Greco, Andrea Caroppo (PPDT), Davide Bellomo (I Pugliesi) hanno diffuso la seguente nota:
“Acclarate le ragioni delle associazioni di categoria che rappresentano i laboratori accreditati del comparto sanitario, chiediamo con forza che la delibera di Giunta Regionale n.951 del 13 maggio u.s., con la quale si recepisce il decreto Balduzzi in materia di tariffe delle prestazioni interessate, applicando altresì un ulteriore taglio del 20% delle stesse sia immediatamente revocata o quantomeno sospesa. Essa infatti, dando seguito ad una disposizione nazionale già per sé pesantemente lesiva delle condizioni stesse di sopravvivenza dei laboratori in questione, su cui pende il giudizio del Tar del Lazio, ha inteso infliggere a tali soggetti un’ulteriore, ancor più insostenibile, penalizzazione del 20% del tariffario già scontato.

Così di fatto si concretizza una vera e propria strategia di annientamento della presenza privata nel settore, che sottrarrebbe, per di più con un incremento di costi per il sistema sanitario regionale, al diritto costituzionale alla Salute dei cittadini, un fondamentale supporto ad integrazione ed in alternativa di strutture pubbliche sempre più desertificate, inadeguate ed inefficienti, come dimostra anche l’infinita e crescente lunghezza delle liste d’attesa. Una autentica, ulteriore mattanza di servizi necessari ed insostituibili e di posti di lavoro che non possiamo assolutamente condividere.

Chiediamo altresì una modifica del tariffario vigente, che consenta ai laboratori in questione sia di sopravvivere, sia di migliorare le proprie prestazioni nell’interesse superiore dei pugliesi”.

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