LECCE - Le foto parlano chiaro: ecco la situazione che si è trovata di fronte una delegazione dell’Udc Lecce, alla cui testa c’era il segretario cittadino Carmelo Isola, recatasi a Frigole ieri mattina.
Tutti, nessuno escluso, i canali di smaltimento delle acque piovane e reflue sono ostruiti da vegetazione, rifiuti e sabbia che viene rimandata indietro dal mare.
Una situazione insostenibile per gli abitanti della marina, che fronteggiano ogni giorno invasioni selvagge di zanzare, topi, serpenti e insetti di vario genere.
Ad aver segnalato all’Udc Lecce il problema pluridecennale, l’ex vicepresidente della V Circoscrizione Salvatore Palano, che si chiede anche dove siano andati a finire tutti i fondi stanziati per la manutenzione dei canali di scolo e dove sia il consorzio di bonifica Ugento Li Foggi, deputato alla pulizia e alla cura dei canali. La struttura sede del consorzio risulta infatti deserta e ormai soggetta al degrado più totale.
“Come se non bastasse, i proprietari dei terreni su cui insistono i canali sono costretti addirittura a pagare una quota molto alta di Tares, che comprende lo smaltimento dei reflui – continua Palano – nonostante la pulizia non venga effettuata”.
“Anche le strutture di proprietà dell’Università del Salento, in corrispondenza del canale del lago di Frigole, – racconta Palano – sono nel più totale stato di abbandono: arrugginite, non funzionanti e quindi inutili”.
Per non parlare del porto di Frigole, in cui da tempi immemorabili campeggia una barca abbandonata in cui vengono smaltiti rifiuti di vario tipo, compresi copertoni di auto.
“Chiediamo che Frigole non anneghi nel degrado e che si faccia luce su servizi che sono fondamentali per la convivenza civile e per la salubrità dei luoghi. Siamo a metà giugno, tra poco inizierà la stagione estiva e siamo anche in ritardo rispetto agli anni scorsi. Frigole merita rispetto e cura da parte delle istituzioni”.
L’Udc Lecce, dal canto suo, si impegna affinché le istanze degli abitanti di Frigole siano affrontate in sede di Consiglio comunale da parte del capogruppo Luigi Melica.
Tutti, nessuno escluso, i canali di smaltimento delle acque piovane e reflue sono ostruiti da vegetazione, rifiuti e sabbia che viene rimandata indietro dal mare.
Una situazione insostenibile per gli abitanti della marina, che fronteggiano ogni giorno invasioni selvagge di zanzare, topi, serpenti e insetti di vario genere.
Ad aver segnalato all’Udc Lecce il problema pluridecennale, l’ex vicepresidente della V Circoscrizione Salvatore Palano, che si chiede anche dove siano andati a finire tutti i fondi stanziati per la manutenzione dei canali di scolo e dove sia il consorzio di bonifica Ugento Li Foggi, deputato alla pulizia e alla cura dei canali. La struttura sede del consorzio risulta infatti deserta e ormai soggetta al degrado più totale.
“Come se non bastasse, i proprietari dei terreni su cui insistono i canali sono costretti addirittura a pagare una quota molto alta di Tares, che comprende lo smaltimento dei reflui – continua Palano – nonostante la pulizia non venga effettuata”.
“Anche le strutture di proprietà dell’Università del Salento, in corrispondenza del canale del lago di Frigole, – racconta Palano – sono nel più totale stato di abbandono: arrugginite, non funzionanti e quindi inutili”.
Per non parlare del porto di Frigole, in cui da tempi immemorabili campeggia una barca abbandonata in cui vengono smaltiti rifiuti di vario tipo, compresi copertoni di auto.
“Chiediamo che Frigole non anneghi nel degrado e che si faccia luce su servizi che sono fondamentali per la convivenza civile e per la salubrità dei luoghi. Siamo a metà giugno, tra poco inizierà la stagione estiva e siamo anche in ritardo rispetto agli anni scorsi. Frigole merita rispetto e cura da parte delle istituzioni”.
L’Udc Lecce, dal canto suo, si impegna affinché le istanze degli abitanti di Frigole siano affrontate in sede di Consiglio comunale da parte del capogruppo Luigi Melica.
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