LECCE - Brutta avventura, fortunatamente con un lieto fine oggi per un cavallo. Erano appena le 11 quando l’animale e il suo proprietario, noto imprenditore leccese, stavano facendo una delle solite escursioni nell’area di Torre Veneri, direzione Frigole, quando, ad un tratto, forse a causa del rombo di una grossa moto che sfrecciava ad alta velocità sulla litoranea, si sono ritrovati in fondo ad uno dei canali di bonifica del Consorzio Ugento e Li Foggi. Il canale era completamente nascosto dalla vegetazione infestante, a causa dei sedimenti depositati e mai rimossi da parte dell’organo preposto alla manutenzione. Gli arti del cavallo erano praticamente immobilizzati tra il fango e i detriti di uno degli argini, mentre il fantino, a causa della caduta dell’animale, si è ritrovato catapultato a qualche metro di distanza, per fortuna, senza riportare alcuna ferita. (Foto: A.Stella)
A far scattare l’allarme è stato lo stesso proprietario del cavallo. Sul posto è intervenuto immediatamente l’assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido, allertato da alcuni residenti della zona. L’assessore ha seguito passo dopo passo e ha collaborato alle operazioni di salvataggio dell’animale alle quali hanno preso parte la Polizia Municipale, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, alcuni operatori militari della Scuola di Cavalleria, il medico veterinario Vergara e i tecnici e gli operai della Lupiae Servizi.
Fondamentale si è rivelato l’intervento dei mezzi della ditta Cardone di Frigole grazie ai quali, dopo 6 ore di estenuanti e disperati tentativi falliti, è stato possibile aprire un varco nell’argine del canale consentendo al cavallo di liberarsi dalla trappola mortale.
“Ora basta, la situazione è diventata insostenibile, la Regione non può sfuggire alle sue responsabilità, per quanto ancora a Bari hanno intenzione di far finta di nulla?”. Sono durissime le parole dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido, nei confronti della paradossale situazione che si è venuta a creare intorno alla questione canali di bonifica ricadenti nelle marine leccesi. “Oggi ci è andata bene, l’animale è stato tratto in salvo, ma la prossima volta? Dobbiamo attendere che si verifichi una vera e propria tragedia prima che gli organi regionali competenti per la manutenzione dei canali decidano di intervenire?”.
Da diverso tempo l’Assessore Guido denuncia lo stato di abbandono e di incuria in cui versano tutti i canali di bonifica del Consorzio Ugento e Li Foggi, l’istituzione regionale di autogoverno preposta alla manutenzione delle opere di bonifica. Tutti i canali, rischiano, com’è noto, il ristagnamento delle acque con probabili inconvenienti anche di carattere idrogeologico.
Il Consorzio, in effetti, sarebbe dovuto intervenire da tempo per la rimozione dei detriti accumulatisi in corrispondenza degli sbocchi al mare dei canali, ma i lavori, ad oggi, non sono stati avviati e al rischio igienico-sanitario legato all’inefficienza idraulica degli stessi corsi d’acqua, ora, è da aggiungere anche la pericolosità data dalla vegetazione infestante lungo gli argini che impedisce la visuale degli stessi canali.
“La questione è semplice – conclude l’Assessore leccese – occorre rimuovere i sedimenti che ostruiscono le foci dei canali al fine di ripristinarne il buon funzionamento idraulico e bisogna effettuare tutte le opere di manutenzione lungo gli argini. Bisogna farlo subito! Le mie richieste, i miei solleciti e i miei appelli ad intervenire, le pressioni dei tecnici dell’Ufficio Ambiente del Comune e del Direttore del Servizio di Igiene Ambientale, dottor Fedele, sono caduti nel vuoto. Eppure la gara è stata espletata con successo, esiste un’aggiudicazione e la scorsa settimana era stato garantito l’avvio dei lavori nel giro di 24 ore. Che Vendola si metta una mano sulla coscienza! L’estate è iniziata caro Presidente! Soprattutto qui nel Salento. Ma a quanto pare a Bari hanno altro a cui pensare, qualcosa di più importante, forse. E’ possibile una tale miopia per una terra che dovrebbe essere tra i fiori all’occhiello di tutta la Puglia?”.
A far scattare l’allarme è stato lo stesso proprietario del cavallo. Sul posto è intervenuto immediatamente l’assessore alle Politiche Ambientali, Andrea Guido, allertato da alcuni residenti della zona. L’assessore ha seguito passo dopo passo e ha collaborato alle operazioni di salvataggio dell’animale alle quali hanno preso parte la Polizia Municipale, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, alcuni operatori militari della Scuola di Cavalleria, il medico veterinario Vergara e i tecnici e gli operai della Lupiae Servizi.
Fondamentale si è rivelato l’intervento dei mezzi della ditta Cardone di Frigole grazie ai quali, dopo 6 ore di estenuanti e disperati tentativi falliti, è stato possibile aprire un varco nell’argine del canale consentendo al cavallo di liberarsi dalla trappola mortale.
“Ora basta, la situazione è diventata insostenibile, la Regione non può sfuggire alle sue responsabilità, per quanto ancora a Bari hanno intenzione di far finta di nulla?”. Sono durissime le parole dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido, nei confronti della paradossale situazione che si è venuta a creare intorno alla questione canali di bonifica ricadenti nelle marine leccesi. “Oggi ci è andata bene, l’animale è stato tratto in salvo, ma la prossima volta? Dobbiamo attendere che si verifichi una vera e propria tragedia prima che gli organi regionali competenti per la manutenzione dei canali decidano di intervenire?”.
Da diverso tempo l’Assessore Guido denuncia lo stato di abbandono e di incuria in cui versano tutti i canali di bonifica del Consorzio Ugento e Li Foggi, l’istituzione regionale di autogoverno preposta alla manutenzione delle opere di bonifica. Tutti i canali, rischiano, com’è noto, il ristagnamento delle acque con probabili inconvenienti anche di carattere idrogeologico.
Il Consorzio, in effetti, sarebbe dovuto intervenire da tempo per la rimozione dei detriti accumulatisi in corrispondenza degli sbocchi al mare dei canali, ma i lavori, ad oggi, non sono stati avviati e al rischio igienico-sanitario legato all’inefficienza idraulica degli stessi corsi d’acqua, ora, è da aggiungere anche la pericolosità data dalla vegetazione infestante lungo gli argini che impedisce la visuale degli stessi canali.
“La questione è semplice – conclude l’Assessore leccese – occorre rimuovere i sedimenti che ostruiscono le foci dei canali al fine di ripristinarne il buon funzionamento idraulico e bisogna effettuare tutte le opere di manutenzione lungo gli argini. Bisogna farlo subito! Le mie richieste, i miei solleciti e i miei appelli ad intervenire, le pressioni dei tecnici dell’Ufficio Ambiente del Comune e del Direttore del Servizio di Igiene Ambientale, dottor Fedele, sono caduti nel vuoto. Eppure la gara è stata espletata con successo, esiste un’aggiudicazione e la scorsa settimana era stato garantito l’avvio dei lavori nel giro di 24 ore. Che Vendola si metta una mano sulla coscienza! L’estate è iniziata caro Presidente! Soprattutto qui nel Salento. Ma a quanto pare a Bari hanno altro a cui pensare, qualcosa di più importante, forse. E’ possibile una tale miopia per una terra che dovrebbe essere tra i fiori all’occhiello di tutta la Puglia?”.
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