ROMA - E' bufera per la decisione del neo sindaco di Roma, Ignazio Marino, di non partecipare al Gay Pride, in programma domani nella Capitale, "per stare qualche giorno in famiglia".
Il Sindaco di Roma ha ufficialmente delegato Luigi Nieri, consigliere capitolino di Sinistra Ecologia Liberta', a rappresentare Roma Capitale alla manifestazione per i diritti di Gay, lesbiche, bisessuali e trans. Nell'occasione Luigi Nieri consegnera' agli organizzatori del Roma Pride un messaggio del Sindaco di Roma. Una assenza, quella di Marino, che ha scatenato gli organizzatori del manifestazione: "E' una risposta irrispettosa e offensiva - attacca il Comitato Roma Pride - nei confronti di una comunita' che si batte da anni e domani scendera' in piazza proprio per vedere riconosciuti i diritti, la visibilita' e la dignita' delle proprie famiglie. Il Sindaco di Roma ha il dovere di offrire alla Citta' una disponibilita' diversa rispetto al passato e di dimostrare piu' attenzione alle richieste di una grande manifestazione per i diritti civili, la democrazia e la liberta'".
Gli organizzatori si dicono "molto delusi da questa scelta che denuncia una grave sottovalutazione di cosa sia il Pride per Roma e siamo fiduciosi che il Sindaco sappia comprendere l'importanza che avrebbe la sua presenza per una comunita' che troppo spesso non riceve risposte credibili dalle Istituzioni e dai suoi piu' importanti rappresentanti".
Il Sindaco di Roma ha ufficialmente delegato Luigi Nieri, consigliere capitolino di Sinistra Ecologia Liberta', a rappresentare Roma Capitale alla manifestazione per i diritti di Gay, lesbiche, bisessuali e trans. Nell'occasione Luigi Nieri consegnera' agli organizzatori del Roma Pride un messaggio del Sindaco di Roma. Una assenza, quella di Marino, che ha scatenato gli organizzatori del manifestazione: "E' una risposta irrispettosa e offensiva - attacca il Comitato Roma Pride - nei confronti di una comunita' che si batte da anni e domani scendera' in piazza proprio per vedere riconosciuti i diritti, la visibilita' e la dignita' delle proprie famiglie. Il Sindaco di Roma ha il dovere di offrire alla Citta' una disponibilita' diversa rispetto al passato e di dimostrare piu' attenzione alle richieste di una grande manifestazione per i diritti civili, la democrazia e la liberta'".
Gli organizzatori si dicono "molto delusi da questa scelta che denuncia una grave sottovalutazione di cosa sia il Pride per Roma e siamo fiduciosi che il Sindaco sappia comprendere l'importanza che avrebbe la sua presenza per una comunita' che troppo spesso non riceve risposte credibili dalle Istituzioni e dai suoi piu' importanti rappresentanti".