Pdl su Gioco d'azzardo patologico al centro lavori Consiglio regionale

BARI - Un contrasto efficace e incisivo al Gioco d’azzardo patologico (GAP), una patologia insidiosa e invasiva che dal alcuni anni a questa parte sta facendo registrare un incremento molto preoccupante. E’ questo l’obiettivo della proposta di legge presentata dai consiglieri di Sel e La Puglia per Vendola (primo firmatario Angelo Disabato) che è stata esaminata nel corso della riunione odierna dalla III commissione consiliare.
In precedenza erano state già presentate due interrogazioni in materia, una prima nel dicembre 2011 ad iniziativa di Aurelio Gianfreda (Democratici autonomi) che abbracciava anche altre forme di dipendenza (da sex addition, abuso da Internet e shopping compulsivo) e di Filippo Caracciolo (PD) nell’aprile 2012.

La pdl odierna – ha specificato Disabato - è stata presentata ancora prima che il decreto Balduzzi inserisse le ludopatie nell’ambito dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) e punta a informare adeguatamente i cittadini circa i rischi connessi al gioco d’azzardo compulsivo che ha trovato terreno fertile nella legalizzazione, da parte dello Stato, dei giochi con vincite in danaro.

“Si tratta di una vera e propria piaga sociale – ha sottolineato il capogruppo de La Puglia per Vendola Disabato  - . In tempi di crisi, nell’illusione di un facile guadagno, tantissimi giovani, donne, disoccupati ed anziani ricorrono alle macchinette mangiasoldi per tentare di risolvere i loro problemi". La pdl prevede il potenziamento delle Dipartimenti per le dipendenze patologiche della ASL, la istituzione di un osservatorio regionale, campagne informative di prevenzione non solo all’interno della case di gioco ma anche a livello scolastico, con  il coinvolgimento delle associazioni del privato sociale no profit.

Il provvedimento ha visto l’apprezzamento di maggioranza e opposizione con alcune proposte migliorative finalizzate a rendere la normativa più incisiva, con particolare riferimento alla necessità di fornire ai sindaci indicazioni urbanistiche tese a regolamentare l’insediarsi di questo tipo di strutture.

L’assessore alle politiche della salute Elena Gentile ha condiviso lo spirito della iniziativa legislativa e ha precisato che già alcuni passaggi della stessa sono stati inseriti nel Piano operativo che si sta definendo con il Ministero della salute, con particolare riferimento agli aspetti connessi  alla “doppia diagnosi” (in cui alla dipendenza patologica va ad affiancarsi la patologia mentale) e all’inserimento di questa tipologia di dipendenza nei LEA). “Ma la legge regionale su cui stiamo lavorando – ha aggiunto l’assessore – deve puntare a promuovere una cultura specifica. Per questo occorre costruire sulla pdl percorsi che non siano soltanto legislativi, ma espressione di un  coinvolgimento corale frutto appunto di una nuova cultura, in un’ottica di allargamento degli orizzonti”.
La commissione, quindi, ha deciso di procedere alle audizioni includendo anche le fondazioni anti usura  e a una sensibilizzazione dei parlamentari pugliesi in ordine alla necessità di rivedere la legislazione nazionale in materia, atteso peraltro che gli introiti per lo Stato per il gioco d’azzardo non arrivano oltre il 12, 15 % del fatturato globale, laddove si pongono serie perplessità circa la direzione che prende la restante parte del business. Previsto anche un ordine del giorno da far approvare all’intera assemblea legislativa.

Il presidente della III commissione Dino Marino ha preannunciato la costituzione di una sottocommissione allargata anche a tecnici regionali che raccorderà i vari contributi che emergeranno ai fini della stesura finale della pdl.
L’altro provvedimento all’ordine del giorno, il ddl di modifica della L.R. n. 3/2012 in ordine alle modalità di nomina dei direttori generali delle aziende sanitarie è stato rinviato al fine di consentire l’audizione del rettori delle università.

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