di Vittorio Polito – Prestigioso riconoscimento del Presidente della Repubblica al professor Giorgio Otranto, storico del cristianesimo antico dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e Presidente dell’Associazione Internazionale per le Ricerche sui Santuari (AIRS). Il premio, è stato assegnato dall’Accademia dei Lincei, per la Classe di Scienze Morali, Storiche e Filologiche per la sua vasta produzione scientifica, i suoi studi sulla diffusione del cristianesimo in Italia e sulla storia e lo sviluppo dei culti, che hanno aperto nuove prospettive di ricerca per una configurazione della agiografia culturale italiana e europea. Il premio verrà consegnato al prof. Giorgio Otranto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante una cerimonia solenne che avrà luogo a Roma, nei saloni del Quirinale, il prossimo 18 giugno.
Giorgio Otranto, nato a Corigliano Calabro (Cosenza), barese di adozione, è stato professore ordinario di Storia del cristianesimo e delle chiese presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Bari. Dal 1979 al 1993 Direttore dell’Istituto di studi classici e cristiani (già di Letteratura cristiana antica). Dal 1983 al 1989 Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Pedagogia – Facoltà di Magistero – Università di Bari. Dal 1986 è Direttore della rivista “Vetera Christianorum”, organo scientifico del Dipartimento di Studi classici e cristiani, dirige collane editoriali di storia e archeologia (Scavi e ricerche, Prometeo, Bibliotheca Michaelica). Dal 1990 al 1997 Presidente dell’IRRSAE Puglia (Istituto Regionale di Ricerca, Sperimentazione e Aggiornamento Educativi). Dal 1991 al 1997 Coordinatore nazionale dei Presidenti di IRRSAE, CEDE (Centro Europeo dell’Educazione) e BDP (Biblioteca di Documentazione Pedagogica). Dal 1995 al 2002 Direttore del “Centro di studi micaelici e garganici”, da lui fondato, istituito dall’Università di Bari e dal Comune di Monte Sant’Angelo come sede staccata del Dipartimento di studi classici e cristiani. Dal novembre 1995 al 1998 è stato Componente del Consiglio di Amministrazione di “Tecnopolis Csata Novus Ortis”. Dal dicembre 1995 al 2002 Coordinatore del Comitato per la Formazione di eccellenza del CIRP (Consorzio Interuniversitario Ricerca Puglia). Nel triennio 1997-2000 Pro-Rettore dell’Università degli Studi di Bari. Dal 1° novembre 2000 è stato nominato dal Rettore Delegato alla comunicazione; alla verifica degli Atti amministrativi e contabili; ai rapporti con l'Argentina. Per il triennio 2001-2003 Rappresentante del Ministero dell’Università nel Consiglio di amministrazione della Libera Università Mediterranea "J. Monnet" di Casamassima (Bari), confermato per il triennio 2004-2006. Dal Gennaio 2002 nominato dal Senato Accademico Ha diretto il Dipartimento di studi classici e cristiani dell'Università degli Studi di Bari. Dal settembre 2006 è Direttore del C.U.I.A. (Consorzio Universitario Italiano per l’Argentina). Parallelamente al lavoro di ricerca ha svolto un’intensa opera di divulgazione scientifica e di promozione culturale della realtà pugliese. In tale direzione ha coordinato e condotto a termine, per conto dell’Assessorato alla Cultura della Regione, un progetto di ricerca pluriennale sulla Puglia tra tarda antichità e alto medioevo.
Come studioso dell’esegesi biblica dei Padri, Otranto è stato Coordinatore centrale di un progetto di collaborazione scientifica tra numerose Università italiane sul tema: «Storia dell’esegesi giudaica e cristiana antica» e coordinatore del Gruppo barese. Nell’ambito di tale progetto, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, ha contribuito a fondare nel 1983 gli «Annali di Storia dell’esegesi». Ha partecipato come relatore a numerosissimi convegni e seminari nazionali e internazionali.
Nell’ottobre del 1991, in qualità di Visiting Professor, ha tenuto un ciclo di conferenze negli USA sull’interpretazione dell’arte cristiana antica e sul sacerdozio femminile dell’antichità nelle Università di Madison, Minneapolis, Chicago, Washington, Boston.
Dal 1997 tiene annualmente seminari in Argentina, nelle Università statali di Buenos Aires, Mar del Plata, Rosario, Concepciòn del Uruguay e Comodoro Rivadavia.
Dal 1999 ha svolto un’intensa attività per promuovere i rapporti tra l’Ateneo di Bari e diverse Università della Repubblica argentina, organizzando Corsi di Perfezionamento e Stage formativi al termine dei quali le Università partner hanno rilasciato titoli congiunti. Tale attività di formazione è stata indirizzata anche ad alcuni settori del mondo economico e produttivo argentino. Tra le altre iniziative dedicate all’Argentina vanno segnalati anche il gemellaggio tra il Comune di Bari e la Municipalidad di Mar del Plata e la curatela di un volume sulla cooperazione universitaria italo-argentina.
Con D.P.R. del 6 giugno 2001 gli sono stati conferiti il Diploma di prima classe e la Medaglia d'oro riservato ai Benemeriti della Scienza e della Cultura, consegnati dal Presidente della Repubblica il 3 aprile 2002.
Il 20 maggio 2004 il Consejo Superior de la Universidad Nacional de Marina Mercante (Buenos Aires) gli ha conferito la «laurea honoris causa in Humanidades». Il 25 novembre 2006 gli è stato assegnato il Premio “Umanesimo della Pietra” per la Storia.
Gli studi di Giorgio Otranto mirano soprattutto a definire il modo di sentire e l’atteggiamento dei cristiani dei primi secoli riguardo ad alcune categorie (falsi profeti, predicatori, eretici), a dogmi (quello della resurrezione), a principi, come quello del sacerdozio comune, del sacerdozio ministeriale e del sacerdozio femminile. In relazione al sacerdozio femminile, grazie ad una rilettura critica delle fonti esistenti e all’apporto di discipline tradizionalmente trascurate dagli studiosi di cristianistica antica, egli ha conseguito risultati che aprono nuove e diverse prospettive su questioni ritenute in passato ormai definitivamente risolte.
In ambito storico-agiografico ha curato approfondite indagini sulle origini del culto di S. Michele sul Gargano e sulla sua diffusione in Occidente. L’analisi di testi agiografici, epigrafici, liturgici, documentari e letterari di età altomedievali gli ha consentito di ricostruire il passaggio dai culti pagani (Calcante e Podalirio) al cristianesimo, la storia dei rapporti intercorsi tra i Longobardi di Benevento e il santuario garganico tra VII e XI secolo, il formarsi di una tipologia di santuario micaelico, l’esportazione di tale modello nell’Italia e nell’Europa medievali.
Con una metodologia interdisciplinare ha anche indagato alcuni aspetti della religiosità popolare nell’Alto Medioevo e in epoca moderna, con particolare riferimento alle edicole religiose del Centro storico di Bari e di altri Centri pugliesi. Ha approfondito i rapporti tra il culto di San Nicola, patrono di Bari, e la sua Città , contribuendo alla ricostruzione di un capitolo fondamentale dell’identità storico-religiosa di Bari.
In questi ultimi anni Otranto ha sviluppato ricerche sulle origini del cristianesimo nell’Italia meridionale, tema sul quale ha aggregato un folto gruppo di giovani studiosi attualmente impegnati in un’opera di revisione e aggiornamento del noto volume di Francesco Lanzoni, «Le diocesi d’Italia dalle origini al principio del secolo VII». In tale settore, la sua linea di ricerca privilegia la storia delle comunità e delle istituzioni cristiane in aree periferiche, con particolare attenzione al vissuto religioso e ai modelli di aggregazione delle comunità antiche.
Sulla base di fonti letterarie, quasi sistematicamente ignorate, come atti conciliari, epistole pontificie, martirologi, ha ricostruito la nascita e lo sviluppo di antiche diocesi e le origini delle comunità cristiane del Sud d’Italia, contribuendo a ridisegnare su basi scientificamente più sicure la storia del cristianesimo nell’Italia meridionale, approfondita anche in rapporto al mondo nord-africano e all’Oriente bizantino. Accanto alla produzione scientifica, va registrato un suo costante impegno nel settore della formazione e della valorizzazione del territorio.
Non si può che rallegrarsi con il prof. Giorgio Otranto per la prestigiosa e invidiabile carriera di docente universitario e di studioso, uno dei fiori all’occhiello dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, al quale vanno i complimenti del “Giornale di Puglia” e miei personali per l’autorevole riconoscimento.
Giorgio Otranto, nato a Corigliano Calabro (Cosenza), barese di adozione, è stato professore ordinario di Storia del cristianesimo e delle chiese presso la Facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Bari. Dal 1979 al 1993 Direttore dell’Istituto di studi classici e cristiani (già di Letteratura cristiana antica). Dal 1983 al 1989 Presidente del Consiglio di Corso di Laurea in Pedagogia – Facoltà di Magistero – Università di Bari. Dal 1986 è Direttore della rivista “Vetera Christianorum”, organo scientifico del Dipartimento di Studi classici e cristiani, dirige collane editoriali di storia e archeologia (Scavi e ricerche, Prometeo, Bibliotheca Michaelica). Dal 1990 al 1997 Presidente dell’IRRSAE Puglia (Istituto Regionale di Ricerca, Sperimentazione e Aggiornamento Educativi). Dal 1991 al 1997 Coordinatore nazionale dei Presidenti di IRRSAE, CEDE (Centro Europeo dell’Educazione) e BDP (Biblioteca di Documentazione Pedagogica). Dal 1995 al 2002 Direttore del “Centro di studi micaelici e garganici”, da lui fondato, istituito dall’Università di Bari e dal Comune di Monte Sant’Angelo come sede staccata del Dipartimento di studi classici e cristiani. Dal novembre 1995 al 1998 è stato Componente del Consiglio di Amministrazione di “Tecnopolis Csata Novus Ortis”. Dal dicembre 1995 al 2002 Coordinatore del Comitato per la Formazione di eccellenza del CIRP (Consorzio Interuniversitario Ricerca Puglia). Nel triennio 1997-2000 Pro-Rettore dell’Università degli Studi di Bari. Dal 1° novembre 2000 è stato nominato dal Rettore Delegato alla comunicazione; alla verifica degli Atti amministrativi e contabili; ai rapporti con l'Argentina. Per il triennio 2001-2003 Rappresentante del Ministero dell’Università nel Consiglio di amministrazione della Libera Università Mediterranea "J. Monnet" di Casamassima (Bari), confermato per il triennio 2004-2006. Dal Gennaio 2002 nominato dal Senato Accademico Ha diretto il Dipartimento di studi classici e cristiani dell'Università degli Studi di Bari. Dal settembre 2006 è Direttore del C.U.I.A. (Consorzio Universitario Italiano per l’Argentina). Parallelamente al lavoro di ricerca ha svolto un’intensa opera di divulgazione scientifica e di promozione culturale della realtà pugliese. In tale direzione ha coordinato e condotto a termine, per conto dell’Assessorato alla Cultura della Regione, un progetto di ricerca pluriennale sulla Puglia tra tarda antichità e alto medioevo.
Come studioso dell’esegesi biblica dei Padri, Otranto è stato Coordinatore centrale di un progetto di collaborazione scientifica tra numerose Università italiane sul tema: «Storia dell’esegesi giudaica e cristiana antica» e coordinatore del Gruppo barese. Nell’ambito di tale progetto, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica e tecnologica, ha contribuito a fondare nel 1983 gli «Annali di Storia dell’esegesi». Ha partecipato come relatore a numerosissimi convegni e seminari nazionali e internazionali.
Nell’ottobre del 1991, in qualità di Visiting Professor, ha tenuto un ciclo di conferenze negli USA sull’interpretazione dell’arte cristiana antica e sul sacerdozio femminile dell’antichità nelle Università di Madison, Minneapolis, Chicago, Washington, Boston.
Dal 1997 tiene annualmente seminari in Argentina, nelle Università statali di Buenos Aires, Mar del Plata, Rosario, Concepciòn del Uruguay e Comodoro Rivadavia.
Dal 1999 ha svolto un’intensa attività per promuovere i rapporti tra l’Ateneo di Bari e diverse Università della Repubblica argentina, organizzando Corsi di Perfezionamento e Stage formativi al termine dei quali le Università partner hanno rilasciato titoli congiunti. Tale attività di formazione è stata indirizzata anche ad alcuni settori del mondo economico e produttivo argentino. Tra le altre iniziative dedicate all’Argentina vanno segnalati anche il gemellaggio tra il Comune di Bari e la Municipalidad di Mar del Plata e la curatela di un volume sulla cooperazione universitaria italo-argentina.
Con D.P.R. del 6 giugno 2001 gli sono stati conferiti il Diploma di prima classe e la Medaglia d'oro riservato ai Benemeriti della Scienza e della Cultura, consegnati dal Presidente della Repubblica il 3 aprile 2002.
Il 20 maggio 2004 il Consejo Superior de la Universidad Nacional de Marina Mercante (Buenos Aires) gli ha conferito la «laurea honoris causa in Humanidades». Il 25 novembre 2006 gli è stato assegnato il Premio “Umanesimo della Pietra” per la Storia.
Gli studi di Giorgio Otranto mirano soprattutto a definire il modo di sentire e l’atteggiamento dei cristiani dei primi secoli riguardo ad alcune categorie (falsi profeti, predicatori, eretici), a dogmi (quello della resurrezione), a principi, come quello del sacerdozio comune, del sacerdozio ministeriale e del sacerdozio femminile. In relazione al sacerdozio femminile, grazie ad una rilettura critica delle fonti esistenti e all’apporto di discipline tradizionalmente trascurate dagli studiosi di cristianistica antica, egli ha conseguito risultati che aprono nuove e diverse prospettive su questioni ritenute in passato ormai definitivamente risolte.
In ambito storico-agiografico ha curato approfondite indagini sulle origini del culto di S. Michele sul Gargano e sulla sua diffusione in Occidente. L’analisi di testi agiografici, epigrafici, liturgici, documentari e letterari di età altomedievali gli ha consentito di ricostruire il passaggio dai culti pagani (Calcante e Podalirio) al cristianesimo, la storia dei rapporti intercorsi tra i Longobardi di Benevento e il santuario garganico tra VII e XI secolo, il formarsi di una tipologia di santuario micaelico, l’esportazione di tale modello nell’Italia e nell’Europa medievali.
Con una metodologia interdisciplinare ha anche indagato alcuni aspetti della religiosità popolare nell’Alto Medioevo e in epoca moderna, con particolare riferimento alle edicole religiose del Centro storico di Bari e di altri Centri pugliesi. Ha approfondito i rapporti tra il culto di San Nicola, patrono di Bari, e la sua Città , contribuendo alla ricostruzione di un capitolo fondamentale dell’identità storico-religiosa di Bari.
In questi ultimi anni Otranto ha sviluppato ricerche sulle origini del cristianesimo nell’Italia meridionale, tema sul quale ha aggregato un folto gruppo di giovani studiosi attualmente impegnati in un’opera di revisione e aggiornamento del noto volume di Francesco Lanzoni, «Le diocesi d’Italia dalle origini al principio del secolo VII». In tale settore, la sua linea di ricerca privilegia la storia delle comunità e delle istituzioni cristiane in aree periferiche, con particolare attenzione al vissuto religioso e ai modelli di aggregazione delle comunità antiche.
Sulla base di fonti letterarie, quasi sistematicamente ignorate, come atti conciliari, epistole pontificie, martirologi, ha ricostruito la nascita e lo sviluppo di antiche diocesi e le origini delle comunità cristiane del Sud d’Italia, contribuendo a ridisegnare su basi scientificamente più sicure la storia del cristianesimo nell’Italia meridionale, approfondita anche in rapporto al mondo nord-africano e all’Oriente bizantino. Accanto alla produzione scientifica, va registrato un suo costante impegno nel settore della formazione e della valorizzazione del territorio.
Non si può che rallegrarsi con il prof. Giorgio Otranto per la prestigiosa e invidiabile carriera di docente universitario e di studioso, uno dei fiori all’occhiello dell’Università degli Studi “Aldo Moro” di Bari, al quale vanno i complimenti del “Giornale di Puglia” e miei personali per l’autorevole riconoscimento.