Renzi, dopo crisi Italia più forte Francia
ROMA - Una volta superata la crisi, l'Italia giochera' in Europa un ruolo piu' grande della Francia, andando a braccetto con la Germania. E' il pensiero di Matteo Renzi espresso in un'intervista oggi in edicola sulla 'Frankfurter Allgemeine Zeitung' (Faz), spiegando che "quando i problemi saranno superati, l'Italia avra' un ruolo maggiore della Francia, dove la crisi diventera' ancora piu' acuta.
Attualmente la Germania e' per noi un modello, presto andremo avanti mano nella mano". Su Letta afferma che si tratta di "un amico, solido, competente e grande ammiratore dell'Europa, ma poiche' sta in una Grosse Koalition, tutto quello che fa e' pragmatico, non rivoluzionario. Nella nostra situazione i piccoli passi non servono. In fatto di burocrazia e' tutto il sistema che va cambiato". In tema di giustizia il sindaco di Firenze spiega che "parliamo solo dei processi di Berlusconi, mentre abbiamo bisogno di un'efficiente e rapida conduzione dei processi civili". Sulla possibilita' di assumere la guida del Pd, Renzi sottolinea che "chi vince nelle primarie condotte in modo aperto e democratico e' candidato alla guida del governo.
Non vorrei diventare presidente del Pd per cambiare il partito, ma per cambiare l'Italia".
POI AFFONDO A LETTA, "PICCOLI PASSI NON BASTANO" - 'La sfida più grande sarebbe certamente la posizione di premier e per questo diventa importante il partito. Chi vince le primarie aperte dovrebbe essere il candidato a guidare il Governo. Certo, non vorrei diventare capo del Pd per cambiare il partito, ma per cambiare l'Italia'. Lo ha detto Matteo Renzi in un'intervista a Faz. "Enrico Letta è un amico, solido, abile, competente ed è un grande europeista"- ha aggiunto dicendosi però convinto che per la grande coalizione con cui governa, "tutto quello che fa è pragmatico e non rivoluzionario. E nella nostra situazione piccoli passi non bastano". Quando il problema del deficit sarà superato, l'Italia avrà in Europa "un ruolo più forte della Francia, dove la crisi ancora peggiorerà", ha detto spiegato Matteo Renzi. "Finora la Germania per noi è ancora un modello, ma presto si andrà avanti insieme" continua Renzi convinto che l'Italia debba sistemare il debito "non perché lo chiede la Signora Merkel" ma "perché obbligati a farlo di fronte agli italiani del futuro".
Attualmente la Germania e' per noi un modello, presto andremo avanti mano nella mano". Su Letta afferma che si tratta di "un amico, solido, competente e grande ammiratore dell'Europa, ma poiche' sta in una Grosse Koalition, tutto quello che fa e' pragmatico, non rivoluzionario. Nella nostra situazione i piccoli passi non servono. In fatto di burocrazia e' tutto il sistema che va cambiato". In tema di giustizia il sindaco di Firenze spiega che "parliamo solo dei processi di Berlusconi, mentre abbiamo bisogno di un'efficiente e rapida conduzione dei processi civili". Sulla possibilita' di assumere la guida del Pd, Renzi sottolinea che "chi vince nelle primarie condotte in modo aperto e democratico e' candidato alla guida del governo.
Non vorrei diventare presidente del Pd per cambiare il partito, ma per cambiare l'Italia".
POI AFFONDO A LETTA, "PICCOLI PASSI NON BASTANO" - 'La sfida più grande sarebbe certamente la posizione di premier e per questo diventa importante il partito. Chi vince le primarie aperte dovrebbe essere il candidato a guidare il Governo. Certo, non vorrei diventare capo del Pd per cambiare il partito, ma per cambiare l'Italia'. Lo ha detto Matteo Renzi in un'intervista a Faz. "Enrico Letta è un amico, solido, abile, competente ed è un grande europeista"- ha aggiunto dicendosi però convinto che per la grande coalizione con cui governa, "tutto quello che fa è pragmatico e non rivoluzionario. E nella nostra situazione piccoli passi non bastano". Quando il problema del deficit sarà superato, l'Italia avrà in Europa "un ruolo più forte della Francia, dove la crisi ancora peggiorerà", ha detto spiegato Matteo Renzi. "Finora la Germania per noi è ancora un modello, ma presto si andrà avanti insieme" continua Renzi convinto che l'Italia debba sistemare il debito "non perché lo chiede la Signora Merkel" ma "perché obbligati a farlo di fronte agli italiani del futuro".