LECCE - Il Consigliere regionale PdL, Erio Congedo ha rivolto un’interrogazione a risposta scritta al Presidente della Regione ed all’Assessore allo Sviluppo Economico per conoscere “quali iniziative intendano attuare per evitare che le misure adottate a sostegno del sistema d’imprese pugliese, con particolare riferimento alle piccole e medie, non si limitino alla fase degli annunci ma producano concretamente ed in tempi accettabili le erogazioni ed i sostegni promessi”.
“A mero titolo di esempio - rileva Congedo - risulterebbe che centinaia di pratiche conseguenti ad un bando dell’aprile 2009 per ‘Aiuti ai programmi d'investimento promossi da Micro e Piccole Imprese’ (P.O. FESR Asse 6. 1. 4 - Programma Operativo Fondo Europeo di Sviluppo regionale Asse VI, Linea di Intervento 6. 1 Azione 6. 1. 4), pur dopo aver superato tutte le forche caudine disseminate da normative quasi vessatorie e da cavilli non meno ostativi, continuino a giacere all’infinito negli uffici regionali nonostante i relativi contributi siano stati già anche liquidati dal competente ufficio delle attività produttive. Questo, nonostante la drammaticità di una crisi che sta falcidiando quotidianamente imprese e posti di lavoro e che potrebbe essere quantomeno attenuata da provvedimenti più tempestivi di attuazione di misure vigenti”.
Congedo chiede, infine, di conoscere “il numero e l’entità delle pratiche per sostegni alle imprese ancora pendenti presso gli uffici regionali nonostante la conclusione delle relative procedure e se l’accumularsi di ritardi, con effetti spesso devastanti per gli aventi diritto, sia compatibile con il principio di buon andamento della pubblica amministrazione, cui ovviamente deve conformarsi anche la Regione Puglia.
“A mero titolo di esempio - rileva Congedo - risulterebbe che centinaia di pratiche conseguenti ad un bando dell’aprile 2009 per ‘Aiuti ai programmi d'investimento promossi da Micro e Piccole Imprese’ (P.O. FESR Asse 6. 1. 4 - Programma Operativo Fondo Europeo di Sviluppo regionale Asse VI, Linea di Intervento 6. 1 Azione 6. 1. 4), pur dopo aver superato tutte le forche caudine disseminate da normative quasi vessatorie e da cavilli non meno ostativi, continuino a giacere all’infinito negli uffici regionali nonostante i relativi contributi siano stati già anche liquidati dal competente ufficio delle attività produttive. Questo, nonostante la drammaticità di una crisi che sta falcidiando quotidianamente imprese e posti di lavoro e che potrebbe essere quantomeno attenuata da provvedimenti più tempestivi di attuazione di misure vigenti”.
Congedo chiede, infine, di conoscere “il numero e l’entità delle pratiche per sostegni alle imprese ancora pendenti presso gli uffici regionali nonostante la conclusione delle relative procedure e se l’accumularsi di ritardi, con effetti spesso devastanti per gli aventi diritto, sia compatibile con il principio di buon andamento della pubblica amministrazione, cui ovviamente deve conformarsi anche la Regione Puglia.
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