FOGGIA.
Il Pd scende in campo con una petizione popolare per bloccare la costruzione della piscina in via Martiri di Cefalonia. Per i dirigenti del Partito Democratico la realizzazione della terza piscina cittadina con un onere per le casse comunali di 50mila euro l’anno per 20 anni non sarebbe compatibile con la situazione di crisi delle casse comunali. “La petizione – spiegano dal Pd -, che sarà sottoposta all’attenzione della cittadinanza, chiede che venga revocata la delibera del consiglio comunale che approva la costruzione dell’impianto e la stipula di una convenzione con la ditta privata che propone di realizzare l’impianto. Con la stipula di quell’accordo infatti, il Comune si impegna a versare 50 mila euro all’anno, per 20 anni per un totale di 1 milione di euro”. Secondo i promotori dell’iniziativa diverse sarebbero le motivazioni per cui la costruzione dell’impianto andrebbe revocata. “Innanzitutto – continuano dal partito di opposizione – l’area prescelta non è idonea, in quanto è prevista, e già parzialmente finanziata, la realizzazione di un parco pubblico a verde attrezzato,incompatibile con la presenza di tali strutture. Infatti a giorni dovrebbero iniziare i lavori di realizzazione del parco che dovrebbe essere consegnato alla città tra circa un anno”. Dal Pd ricordano inoltre che il Piano Regolatore vigente destina l’area nei pressi del Palasport come sede di strutture sportive. “Con l’eventuale costruzione dell’impianto – aggiungono dal Pd – tutti i cittadini si accollerebbero un ulteriore debito ventennale di 50 mila euro all’anno anno, per finanziare un’opera privata che verrà data al Comune solo dopo una gestione di 30 anni, e chissà in quali condizioni strutturali. In più gli stessi servizi a famiglie meno abbienti possono essere decise dal Comune a costi decisamente contenuti presso gli impianti già esistenti”.
FOGGIA.
Il Pd scende in campo con una petizione popolare per bloccare la costruzione della piscina in via Martiri di Cefalonia. Per i dirigenti del Partito Democratico la realizzazione della terza piscina cittadina con un onere per le casse comunali di 50mila euro l’anno per 20 anni non sarebbe compatibile con la situazione di crisi delle casse comunali. “La petizione – spiegano dal Pd -, che sarà sottoposta all’attenzione della cittadinanza, chiede che venga revocata la delibera del consiglio comunale che approva la costruzione dell’impianto e la stipula di una convenzione con la ditta privata che propone di realizzare l’impianto. Con la stipula di quell’accordo infatti, il Comune si impegna a versare 50 mila euro all’anno, per 20 anni per un totale di 1 milione di euro”. Secondo i promotori dell’iniziativa diverse sarebbero le motivazioni per cui la costruzione dell’impianto andrebbe revocata. “Innanzitutto – continuano dal partito di opposizione – l’area prescelta non è idonea, in quanto è prevista, e già parzialmente finanziata, la realizzazione di un parco pubblico a verde attrezzato,incompatibile con la presenza di tali strutture. Infatti a giorni dovrebbero iniziare i lavori di realizzazione del parco che dovrebbe essere consegnato alla città tra circa un anno”. Dal Pd ricordano inoltre che il Piano Regolatore vigente destina l’area nei pressi del Palasport come sede di strutture sportive. “Con l’eventuale costruzione dell’impianto – aggiungono dal Pd – tutti i cittadini si accollerebbero un ulteriore debito ventennale di 50 mila euro all’anno anno, per finanziare un’opera privata che verrà data al Comune solo dopo una gestione di 30 anni, e chissà in quali condizioni strutturali. In più gli stessi servizi a famiglie meno abbienti possono essere decise dal Comune a costi decisamente contenuti presso gli impianti già esistenti”.
