Sanità Puglia: "Oltre al danno anche la beffa"

BARI - “In una precedente nota lamentavo della situazione di disagio al quale erano e sono sottoposti i laboratori d'analisi accreditati con la Regione Puglia. La ragione risiede, nella rimodulazione delle tariffe per esami diagnostici effettuati da questi ultimi. Naturalmente ne condivido la giusta protesta sottolineando che gli utenti sono costretti a rivolgersi alle strutture della vicina Matera, sopportando costi maggiori per ottenere tali servizi.
Naturalmente  ha il sapore di vera e propria dichiarazione di circostanza, dai contenuti favolistici , la posizione dell'Assessore alla Sanità Gentile ovvero che“I Direttori generali delle Asl dovranno quindi, da subito, attrezzare le strutture pubbliche dei laboratori dei presidi territoriali ed ospedalieri per evitare possibili disservizi ed impedire che le aspettative del sistema di impresa possano ledere l'altrettanto legittimo diritto dei pazienti ad usufruire della intera rete dei servizi”.
Naturalmente  ci sarà il caos nelle strutture pubbliche già oberate da chilometriche liste d'attesa. Per non parlare dei posti letto all'UTIC dell'Ospedale di Altamura. Prima concessi e poi subito assegnati al Di Venere. Anche l'attuale mantenimento del pronto soccorso della città di Gravina  sembra essere una gentile cortesia istituzionale al primo cittadino. Senza fornire minime garanzie di efficienza del servizio. La mia non deve essere letta come una polemica campanilistica. Non è questo che occorre al nostro territorio. Ma uno stimolo alla riflessione sulla necessità dell'apertura dell'Ospedale dell'Alta Murgia, come Polo ospedaliero ad altissima specializzazione con competenze e tecniche diagnostiche all'avanguardia. E con una pianta organica degna di tale nome. Tagliare un semplice nastro per ragioni politiche ed elettorali, consegnando tardivamente e con grande vergogna, una "cattedrale" senza alcun contenuto , non servirà ad alleviare i disagi della comunità murgiana,  che da sempre vive una "sindrome d'abbandono" da parte della politica e della Burocrazia barese”. A riferirlo in una nota il consigliere regionale Giacinto Forte (Mep).