BARI - Il sindaco di Bari Michele Emiliano, vicepresidente vicario dell’ANCI nazionale, a margine delle violenze esercitate dalle Forze dell’Ordine sui manifestanti operai della Tk - Ast affiancati dal Sindaco di Terni, interviene sulla vicenda.
“Per la seconda volta mi trovo a chiedere fondatamente le dimissioni del Ministro dell’Interno Alfano. La prima volta avvenne in occasione della partecipazione dello stesso a una manifestazione politica contro la legalità e la Magistratura. La seconda oggi, per ragioni ancor più gravi.
L’episodio di Terni che ha coinvolto anche il sindaco di quella città non ha precedenti recenti. Non accadeva da anni che alla Polizia si desse l’ordine di manganellare lavoratori e sindacalisti inermi che a mani alzate, affiancati dal loro sindaco, stavano protestando per la chiusura del loro stabilimento. Scrivo questo comunicato dal tavolo ministeriale di un’analoga vertenza, quella della OM Carrelli di Bari che tanto dolore sta provocando tra gli operai pugliesi, e dunque in una condizione non dissimile da quella che il sindaco Di Girolamo stava cercando di gestire e di risolvere.
Le dimissioni di Alfano si impongono in ogni caso, sia nell’ipotesi in cui sia stato lo stesso Ministro a dare simili indirizzi, sia nel caso in cui egli non sia stato in grado di ottenere dai suoi sottoposti il rispetto di diversi indirizzi che escludessero il ricorso alla violenza contro inermi operai e rappresentanti politici delle città .
Il sindaco di Terni ha ricevuto manganellate riportando ferite che ne hanno imposto il ricovero ospedaliero.
L’incompatibilità tra diverse civiltà politiche messe insieme contro natura nella medesima compagine governativa, dimostra anche in questo caso la sua perniciosità per i valori di cui è portatore il Partito Democratico, le cui reazioni ufficiali all’evento giudico insoddisfacenti.
La mia affettuosa vicinanza va al collega sindaco e a tutti gli operai e sindacalisti picchiati, nonché a tutti i cittadini di Terni umiliati dall’ingiusta violenza subita dal loro sindaco, dai loro operai e sindacalisti”.
Tags
Politica locale