di Marco Masciopinto - Questo sarà decisamente l’anno migliore per questo giovane trio rock n’roll. Con il loro furgone hanno girato club e locali di mezza Europa, portando ovunque la loro musica fresca e coinvolgente: con grinta e convinzione sono arrivati al traguardo e adesso eccoli che si fanno spazio nel panorama rock italiano con il loro primo l’ep ‘’L’alba è l’ora migliore per tornare’’ pubblicato su etichetta Emi Music.
I The Panicles ( Michele Stefanuto - voce e chitarra; Mattia Sarcetta - basso; Carlo Badanai - batteria) sono tre ragazzi tra i 24 e i 27 anni con un grande animo rock che li unisce e un bagaglio ricco di esperienze e live. Nel 2010 realizzano il loro primo disco ‘’In Denmark’’ e nel 2011 partono per un mini tour in Inghilterra, un viaggio che li ha fatti incontrare ‘casualmente’ con il produttore Roberto Tini, che ha creduto in loro e che ha deciso di seguire in questo nuovo e intenso percorso, arrivando a registrare il loro primo disco nei famosissimi Abbey Road Studios.
Grazie al concorso Music & Live Contest tenutosi a maggio, si sono aggiudicati l’opportunità di aprire il concerto di una delle band più famose e apprezzate del rock mondiale, i Deep Purple: ‘’Sarà un’impresa, una cosa da batticuore’’ hanno dichiarato.
Il vostro produttore Roberto Tini ha creduto in voi ed eccovi qui…
‘’Già, eccoci qui! Siamo ancora agli inizi di questa avventura, è appena uscito il nostro disco e vogliamo tornare a saltare sui palchi per far star bene le persone, farle divertire, almeno quanto ci divertiamo noi nel farlo!
Roberto ha fatto sì che potessimo intraprendere questo nuovo percorso aumentando le possibilità, lavorando a stretto contatto con la nostra realtà, amando le nostre canzoni e spingendo altre persone a credere in noi e nella musica che facciamo’’.
E’ vero che vi siete incontrati in un negozio di chitarre a Londra?
‘’Verissimo, io (Michele) e Roberto stavamo osservando (e bramando) la stessa chitarra, solo poco dopo ci siamo resi conto del fatto che entrambi parlavamo italiano: "Musicista?" ed io: "Beh si, tu?" e lui: "Anche io, ma faccio anche il produttore". Finimmo subito in un pub a chiacchierare di musica e a bere qualche birra, gli lasciai una copia del nostro primo disco autoprodotto, "IN DENMARK", ci scambiammo i contatti. Un paio di mesi dopo stavamo già discutendo sul come e dove registrare un nuovo disco prodotto da lui. La cosa ironica è che in questo disco ho suonato in qualche pezzo la chitarra che quel giorno io e Roberto stavamo osservando, perchè in seguito al nostro incontro l'aveva acquistata’’.
Che sensazione avete provato nel registrare il vostro primo disco con una major nei prestigiosi Abbey Road Studios?
‘’Abbey Road è emozione pura: è il tempio di ogni musicista, anzi , meglio dire "casa", perchè laggiù ti trattano tutti come se fossi uno di loro, ti accolgono, ti aiutano, ti fanno rendere al meglio. Chi se lo sarebbe mai aspettato? Era oltre ogni nostra aspettativa! Abbiamo potuto visitare, e poi utilizzare a nostra volta gli Studi dove hanno registrato Beatles, Pink Floyd, Clapton, e decine, centinaia di grandissimi artisti. Lo Studio 2, dove abbiamo registrato in presa diretta i nostri brani, sembra ancora esattamente come quando lo usavano i Beatles, eccetto la sala regia, rimodernata a dovere con le migliori tecnologie’’.
Il vostro singolo di lancio ‘’Ave Maria’’, è un brano coinvolgente, condito di un rock puro e fresco. Che direzione avete dato a questo pezzo?
‘’Anche se tutte le idee originali (concepite con il solo utilizzo di chitarra e voce) sono state conservate, è il brano sul quale abbiamo lavorato di più in studio, rimescolando le parti registrate, rivedendo la struttura più volte, rimodellandolo finchè non eravamo tutti soddisfatti del risultato. E' un brano lineare, ma contiene molti dettagli, molti piccoli accorgimenti aggiunti poco alla volta. Volevamo che dentro questo brano risuonassero lontani certi nostri miti personali, volevamo dire molto con poche parole, con pochi accordi, e ci auguriamo di esserci riusciti: è tutt'ora il nostro brano preferito, all'interno dell'EP’’.
Quali sono le band che hanno influenzato il vostro percorso artistico?
‘’Molte, ci piacciono un sacco di gruppi, ma alle radici ci sono: Rolling Stones, Beatles, U2, Nirvana, Pearl Jam, Muse, Radiohead, Foo Fighters, The Doors, Red Hot Chili Peppers’’.
Secondo voi, c’è stato un salto di qualità nella scena rock italiana?
‘’Non ci sentiamo di esprimere un parere convinto a riguardo. Riteniamo che a livello indipendente ci siano molte band originali ed interessanti che si muovono nei club, nei locali underground e nei festival, ma che allo stesso tempo in molti, a volte addirittura troppi, oggi possano fare un disco, e che quindi non tutto quello che viene pubblicato sia eccezionale, benchè la scelta sia incrementata a livello esponenziale. Parlando di mainstream, invece, sembra proprio che manchi il rock nelle charts, e questa mancanza la avvertiamo: sappiamo per certo che il rock piace ancora ai "giovani", ma non ai "più giovani", forse, che con il loro potere d'acquisto fanno realmente le classifiche’’.
Adesso avrete anche l’opportunità di aprire il concerto dei Deep Purple quest’estate…
‘’Già, è un’onore. Una cosa impressionante quanto magnifica. Già oggi a pensarci tremano un pò le gambe: li ascoltavamo da ragazzini, abbiamo i loro dischi, e anche qualche autografo. Sarà un'impresa, una cosa da batticuore, e abbiamo promesso a noi stessi che faremo del nostro meglio, daremo il massimo. Quella dei Deep Purple, signori, è autentica Storia della Musica... Abbiamo vinto il nostro primo concorso dopo molti tentativi (Music & Live 2013, indetto da Friuli Venezia Giulia con Virgin Radio), ed era il migliore che potessimo vincere: che opportunità grandiosa’’.
THE PANICLES - PROMOZIONE EP ‘’L’ALBA E’ L’ORA MIGLIORE PER TORNARE’’ :
IL TRIO VI ASPETTA IL:
14 GIUGNO: RE DI DENARI PORTOGRUARO / SHOWCASE H. 21.00
15 GIUGNO: GAIA NEGOZIO BIO PORDENONE / OSPITATA H. 11.30
15 GIUGNO: MUSICAL BOX PORTOGRUARO / SHOWCASE H. 18.00
I The Panicles ( Michele Stefanuto - voce e chitarra; Mattia Sarcetta - basso; Carlo Badanai - batteria) sono tre ragazzi tra i 24 e i 27 anni con un grande animo rock che li unisce e un bagaglio ricco di esperienze e live. Nel 2010 realizzano il loro primo disco ‘’In Denmark’’ e nel 2011 partono per un mini tour in Inghilterra, un viaggio che li ha fatti incontrare ‘casualmente’ con il produttore Roberto Tini, che ha creduto in loro e che ha deciso di seguire in questo nuovo e intenso percorso, arrivando a registrare il loro primo disco nei famosissimi Abbey Road Studios.
Grazie al concorso Music & Live Contest tenutosi a maggio, si sono aggiudicati l’opportunità di aprire il concerto di una delle band più famose e apprezzate del rock mondiale, i Deep Purple: ‘’Sarà un’impresa, una cosa da batticuore’’ hanno dichiarato.
Il vostro produttore Roberto Tini ha creduto in voi ed eccovi qui…
‘’Già, eccoci qui! Siamo ancora agli inizi di questa avventura, è appena uscito il nostro disco e vogliamo tornare a saltare sui palchi per far star bene le persone, farle divertire, almeno quanto ci divertiamo noi nel farlo!
Roberto ha fatto sì che potessimo intraprendere questo nuovo percorso aumentando le possibilità, lavorando a stretto contatto con la nostra realtà, amando le nostre canzoni e spingendo altre persone a credere in noi e nella musica che facciamo’’.
E’ vero che vi siete incontrati in un negozio di chitarre a Londra?
‘’Verissimo, io (Michele) e Roberto stavamo osservando (e bramando) la stessa chitarra, solo poco dopo ci siamo resi conto del fatto che entrambi parlavamo italiano: "Musicista?" ed io: "Beh si, tu?" e lui: "Anche io, ma faccio anche il produttore". Finimmo subito in un pub a chiacchierare di musica e a bere qualche birra, gli lasciai una copia del nostro primo disco autoprodotto, "IN DENMARK", ci scambiammo i contatti. Un paio di mesi dopo stavamo già discutendo sul come e dove registrare un nuovo disco prodotto da lui. La cosa ironica è che in questo disco ho suonato in qualche pezzo la chitarra che quel giorno io e Roberto stavamo osservando, perchè in seguito al nostro incontro l'aveva acquistata’’.
Il primo ep dei Panicles: "L'alba è l'ora migliore per tornare" |
‘’Abbey Road è emozione pura: è il tempio di ogni musicista, anzi , meglio dire "casa", perchè laggiù ti trattano tutti come se fossi uno di loro, ti accolgono, ti aiutano, ti fanno rendere al meglio. Chi se lo sarebbe mai aspettato? Era oltre ogni nostra aspettativa! Abbiamo potuto visitare, e poi utilizzare a nostra volta gli Studi dove hanno registrato Beatles, Pink Floyd, Clapton, e decine, centinaia di grandissimi artisti. Lo Studio 2, dove abbiamo registrato in presa diretta i nostri brani, sembra ancora esattamente come quando lo usavano i Beatles, eccetto la sala regia, rimodernata a dovere con le migliori tecnologie’’.
Il vostro singolo di lancio ‘’Ave Maria’’, è un brano coinvolgente, condito di un rock puro e fresco. Che direzione avete dato a questo pezzo?
‘’Anche se tutte le idee originali (concepite con il solo utilizzo di chitarra e voce) sono state conservate, è il brano sul quale abbiamo lavorato di più in studio, rimescolando le parti registrate, rivedendo la struttura più volte, rimodellandolo finchè non eravamo tutti soddisfatti del risultato. E' un brano lineare, ma contiene molti dettagli, molti piccoli accorgimenti aggiunti poco alla volta. Volevamo che dentro questo brano risuonassero lontani certi nostri miti personali, volevamo dire molto con poche parole, con pochi accordi, e ci auguriamo di esserci riusciti: è tutt'ora il nostro brano preferito, all'interno dell'EP’’.
Quali sono le band che hanno influenzato il vostro percorso artistico?
‘’Molte, ci piacciono un sacco di gruppi, ma alle radici ci sono: Rolling Stones, Beatles, U2, Nirvana, Pearl Jam, Muse, Radiohead, Foo Fighters, The Doors, Red Hot Chili Peppers’’.
Secondo voi, c’è stato un salto di qualità nella scena rock italiana?
‘’Non ci sentiamo di esprimere un parere convinto a riguardo. Riteniamo che a livello indipendente ci siano molte band originali ed interessanti che si muovono nei club, nei locali underground e nei festival, ma che allo stesso tempo in molti, a volte addirittura troppi, oggi possano fare un disco, e che quindi non tutto quello che viene pubblicato sia eccezionale, benchè la scelta sia incrementata a livello esponenziale. Parlando di mainstream, invece, sembra proprio che manchi il rock nelle charts, e questa mancanza la avvertiamo: sappiamo per certo che il rock piace ancora ai "giovani", ma non ai "più giovani", forse, che con il loro potere d'acquisto fanno realmente le classifiche’’.
Adesso avrete anche l’opportunità di aprire il concerto dei Deep Purple quest’estate…
‘’Già, è un’onore. Una cosa impressionante quanto magnifica. Già oggi a pensarci tremano un pò le gambe: li ascoltavamo da ragazzini, abbiamo i loro dischi, e anche qualche autografo. Sarà un'impresa, una cosa da batticuore, e abbiamo promesso a noi stessi che faremo del nostro meglio, daremo il massimo. Quella dei Deep Purple, signori, è autentica Storia della Musica... Abbiamo vinto il nostro primo concorso dopo molti tentativi (Music & Live 2013, indetto da Friuli Venezia Giulia con Virgin Radio), ed era il migliore che potessimo vincere: che opportunità grandiosa’’.
THE PANICLES - PROMOZIONE EP ‘’L’ALBA E’ L’ORA MIGLIORE PER TORNARE’’ :
IL TRIO VI ASPETTA IL:
14 GIUGNO: RE DI DENARI PORTOGRUARO / SHOWCASE H. 21.00
15 GIUGNO: GAIA NEGOZIO BIO PORDENONE / OSPITATA H. 11.30
15 GIUGNO: MUSICAL BOX PORTOGRUARO / SHOWCASE H. 18.00