di Alessio Amato - Dopo le Bandiere Blu assegnate dalla FEE, ora anche le “Vele” di Legambiente: il mare del Salento si conferma al vertice delle valutazioni degli esperti del settore ambientale e paesaggistico.
Come ogni anno, ad inizio giugno Legambiente stila una classifica delle località balneari italiane, seguendo criteri precisi di pulizia dell'acqua e del fondo marino, rispetto delle norme ambientali, turistiche e del paesaggio, assegnando le “vele” a quelle località che si sono contraddistinte nel rispetto dei parametri che fanno parte del cosiddetto “ecoturismo”.
Tra le quindici località che si sono viste assegnare il massimo degli onori, ossia le cinque vele, vi si trovano ben tre località della provincia di Lecce, ossia Otranto, Gallipoli e Nardò, record nazionale degli ultimi anni. Dato che si avvalora considerando anche le località che si trovano al gradino immediatamente più basso e che sono state onorate dalle quattro vele: Diso e Castro vanno a fare compagnia alle sopracitate località turistiche salentine.
Un ennesimo riconoscimento alla bellezza naturale della provincia di Lecce, che va a dimostrare che i cittadini, i gruppi naturalisti ed il territorio stesso si sappiano ancora difendere bene da i tanti tentativi di abusi infrastrutturali che si vedono continuamente tanto sulla costa ionica quanto su quella adriatica. Eppure, vista la qualità universalmente conosciuta di questa terra, chi è nelle posizioni decisionali dovrebbe desistere dall'approvare in bianco un certo tipo di progetto. Il Salento, come vedete, dimostra di sapersela cavare benissimo da solo.
Come ogni anno, ad inizio giugno Legambiente stila una classifica delle località balneari italiane, seguendo criteri precisi di pulizia dell'acqua e del fondo marino, rispetto delle norme ambientali, turistiche e del paesaggio, assegnando le “vele” a quelle località che si sono contraddistinte nel rispetto dei parametri che fanno parte del cosiddetto “ecoturismo”.
Tra le quindici località che si sono viste assegnare il massimo degli onori, ossia le cinque vele, vi si trovano ben tre località della provincia di Lecce, ossia Otranto, Gallipoli e Nardò, record nazionale degli ultimi anni. Dato che si avvalora considerando anche le località che si trovano al gradino immediatamente più basso e che sono state onorate dalle quattro vele: Diso e Castro vanno a fare compagnia alle sopracitate località turistiche salentine.
Un ennesimo riconoscimento alla bellezza naturale della provincia di Lecce, che va a dimostrare che i cittadini, i gruppi naturalisti ed il territorio stesso si sappiano ancora difendere bene da i tanti tentativi di abusi infrastrutturali che si vedono continuamente tanto sulla costa ionica quanto su quella adriatica. Eppure, vista la qualità universalmente conosciuta di questa terra, chi è nelle posizioni decisionali dovrebbe desistere dall'approvare in bianco un certo tipo di progetto. Il Salento, come vedete, dimostra di sapersela cavare benissimo da solo.