Vendola: “Abbiamo bisogno di accendere i riflettori, c’è una omertà nuova che va combattuta”

BARI - “Le mafie si stanno insinuando con straordinaria capacità di penetrazione dentro gli interstizi della crisi. E’ difficile combattere contro l’illegalità e la criminalità in un quadro in cui il disagio sociale lievita tutti i giorni, è difficile immaginare che in una società senza lavoro per i giovani si possa essere efficaci nel contrasto antimafioso, è difficile se continua il silenzio della politica”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina al Forum organizzato dalla Gazzetta del Mezzogiorno in collaborazione con l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) Bari e Bat sul tema “Bari reagisce – istituzioni, imprese e lavoratori insieme contro la criminalità organizzata”.

“La mafia non è un problema di bande criminali – ha aggiunto Vendola - la mafia è il problema del controllo della burocrazia, della politica, dell’economia nei circuiti degli appalti. Noi abbiamo bisogno di accendere i riflettori, c’è una omertà nuova che va combattuta”.

Per Vendola, occorre stare attenti perché “la mafia non approfitta solo della povertà per reclutare i propri eserciti. La mafia approfitta anche del modo di riproduzione della ricchezza perchè nell’epoca della finanziarizzazione, per la mafia è molto facile trasferire capitali ingenti in tempi reali senza che nessuno se ne accorga. Ecco perché alzare una voce è oggi fondamentale”.

“Bisogna avere il coraggio di denunciare non soltanto per convinzione ma per convenienza – ha continuato Vendola – perché accettare il ricatto di un mafioso, di un bandito, di un delinquente significa imprigionarsi con le proprie stesse mani. Noi però, pubbliche istituzioni, dobbiamo lavorare per rendere conveniente la denuncia e la ribellione ad ogni episodio di violenza e di intimidazione mafiosa”.

Nel corso del Forum, il Presidente Vendola ha parlato anche dei progetti Aurora e Gnosis, finanziati dalla Regione Puglia, considerati progetti pilota e purtroppo oggi “ricchezza abbandonata, nonostante il Ministero della Giustizia abbia valorizzato il nostro lavoro proprio nel corso di un convegno, ormai svolto anni fa”.

“Questi progetti sono strumenti a disposizione dell’autorità giudiziaria e della polizia giudiziaria – ha spiegato Vendola - sono strumenti ultra raffinati che consentono la dematerializzazione, e cioè il trasferimento online di tutte le informazioni, consentendo un abbattimento incredibile dei tempi delle indagini e dei tempi del processo”.

“Un lavoro – ha continuato Vendola – finanziato, con i soldi della comunità europea dalla Regione Puglia, con meno di 4 milioni di euro mentre il Ministero della Giustizia ha speso più di un miliardo di euro senza ottenere alcun risultato”.

“In un’epoca di spending review – ha concluso Vendola - possiamo accettare che questo piccolo gioiello pugliese non venga tenuto in considerazione perchè qualcuno, evidentemente, ha convenienza a continuare a sperperare denaro in un’agenda digitale che non ha mai portato a nulla?”.

Al Forum, moderato dal Capo redattore Cronaca della Gazzetta del Mezzogiorno Carmela Formicola, hanno partecipato anche il Sindaco di Bari Michele Emiliano, il Presidente della Provincia di Bari Francesco Schittulli, il Capo della Procura della Repubblica del Tribunale di Bari Antonio Laudati, il segretario Feneal/Uil Puglia Stefano Bevilacqua, il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno Giuseppe De Tomaso, il Presidente di Ance Bari e Bat Domenico De Bartolomeo, oltre ad una folta rappresentanza di imprenditori che hanno raccontato le loro storie e testimoniato la loro volontà di reagire ai tentativi di penetrazione della criminalità organizzata nei cantieri edili.

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