ROMA - Il Senato boccia la mozione di sfiducia al ministro Alfano con 226 voti, 55 sì a mozione sfiducia, 13 gli astenuti. I voti contrari alla mozione sono stati 226; i favorevoli 55, 13 gli astenuti. I senatori presenti alla votazione sono stati 295, i votanti 294. La maggioranza richiesta era di 148 voti. Contro la mozione hanno votato tutti i gruppi della maggioranza (Pd, Pdl, Scelta Civica, Gal, autonomie); a favore Sel e M5S. Ad astenersi sono stati i senatori della Lega Nord. Alcuni senatori pd in dissenso dal loro gruppo, come Laura Puppato, non hanno partecipato al voto
+ Epifani, ok Letta. Ora avanti
+ Vendola, al Senato di scena copione ipocrisia
"C'era una mozione di sfiducia, è stata respinta, sono soddisfatto". Risponde così il ministro, lasciando il Senato al termine delle votazioni
Napolitano definisce inaudito il caso Ablyazov ma blinda il governo Letta. Il Pd non voterà contro Alfano, ma resta il malumore tra i renziani. Mi candiderò a segretario del partito solo se ci saranno primarie aperte, dice intanto Renzi.
LETTA, CHIARA ESTRANEITA' ALFANO - ''Chiara l'estraneita' del ministro Alfano, nessuna responsabilita' oggettiva'', lo ha detto, nel suo intervento al Senato, il premier, Enrico, che ha chiesto una nuova fiducia al Governo: "Vogliamo continuare e a costruire risposte per questo Paese. Questo 'no' consentirà al Governo di lavorare nelle prossime settimane" a provvedimenti sull'Imu e l'Iva, di "risolvere il problema degli esodati" e di "accelerare sul pagamento dei debiti della PA alle imprese".
"L'espulsione della moglie di Ablyazov e della sua figlioletta è per noi motivo di imbarazzo e discredito", ha aggiunto Letta, confermando che i vertici del governo, e quindi anche Angelino Alfano, non sapevano e non sono stati coinvolti nella vicenda Ablyazov; la linea è quella della "totale trasparenza". Il presidente del Consiglio ha definito, quindi, inaudito, il comportamento ambasciatore Kazakistan.
IERI IL MONITO DI NAPOLITANO - Se viene messa "a repentaglio la continuità di questo governo", "i contraccolpi a nostro danno, nelle relazioni internazionali e nei mercati finanziari, si vedrebbero subito e potrebbero risultare irrecuperabili". Lo ha detto il presidente Napolitano parlando oggi alla stampa parlamentare.
Quello che "deve anche oggi avere il primo posto nella nostra attenzione collettiva", per le istituzioni e per i partiti, "è la criticità delle condizioni economiche e sociali del nostro Paese". Lo ha detto il Presidente Napolitano oggi al Quirinale. "Il clima di fiducia verso l'Italia può variare positivamente in presenza di una valida azione di governo e di un concreto processo di riforme" ma "potrebbe peggiorare anche bruscamente dinanzi a una nuova destabilizzazione del quadro politico italiano". Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale. Le parole del Capo dello Stato rimbalzano subito nei palazzi della politica e in particolare al Senato, dove poco dopo si riunisce il gruppo del Pd che, dopo un duro confronto, decide ad ampia maggioranza (si astengono, tra gli altri, 3 renziani, Laura Puppato e Felice Casson) che domani respingera' le mozioni di sfiducia di M5S e Sel contro il ministro Alfano, confermando cosi' la fiducia al governo.
PD, NO A MOZIONE SFIDUCIA ALFANO - Il gruppo del Pd del Senato ha approvato la proposta di votare 'no' domani in Aula al Senato alle mozioni di sfiducia al ministro Alfano. I voti a favore sono stati 80, sette gli astenuti e nessun contrario. Secondo quanto si apprende tra gli astenuti ci sarebbero, tra gli altri, Felice Casson e il renziano Andrea Marcucci. I renziani, nella riunione al gruppo in Senato con il segretario Guglielmo Epifani, hanno chiesto che il Pd presenti una propria mozione di sfiducia nei confronti del ministro Alfano. In subordine, secondo le indiscrezioni, un atto di censura nei confronti del ministro. Renzi in un'intervista a Famiglia cristiana afferma: 'Mai pensato a lasciare il Pd anche se sarebbe comodo andare via e fare un partito personale'. Il Pdl è compatto nel sostegno ad Alfano e tutto il resto sono solo "resoconti e titoli inventati di sana pianta" per spargere veleno sul Pdl. "Stamani - afferma una nota di Palazzo Grazioli - il cosiddetto partito de 'La Repubblica' supera ogni limite nella smania di attaccare il Presidente Berlusconi". "Non solo - prosegue la nota - gli vengono attribuiti, addirittura tra virgolette, giudizi e commenti che non sono stati mai pensati né pronunciati, ma si insinua perfino il dubbio che il Presidente Berlusconi e il Popolo della Libertà non siano compatti nel sostegno al Ministro Alfano. Ancora una volta ci troviamo di fronte a resoconti e titoli inventati di sana pianta per spargere veleno sul Popolo della Libertà e sul dibattito politico".
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"C'era una mozione di sfiducia, è stata respinta, sono soddisfatto". Risponde così il ministro, lasciando il Senato al termine delle votazioni
Napolitano definisce inaudito il caso Ablyazov ma blinda il governo Letta. Il Pd non voterà contro Alfano, ma resta il malumore tra i renziani. Mi candiderò a segretario del partito solo se ci saranno primarie aperte, dice intanto Renzi.
LETTA, CHIARA ESTRANEITA' ALFANO - ''Chiara l'estraneita' del ministro Alfano, nessuna responsabilita' oggettiva'', lo ha detto, nel suo intervento al Senato, il premier, Enrico, che ha chiesto una nuova fiducia al Governo: "Vogliamo continuare e a costruire risposte per questo Paese. Questo 'no' consentirà al Governo di lavorare nelle prossime settimane" a provvedimenti sull'Imu e l'Iva, di "risolvere il problema degli esodati" e di "accelerare sul pagamento dei debiti della PA alle imprese".
Il premier Letta sottolinea l''estraneità' del min. Alfano alla vicenda |
IERI IL MONITO DI NAPOLITANO - Se viene messa "a repentaglio la continuità di questo governo", "i contraccolpi a nostro danno, nelle relazioni internazionali e nei mercati finanziari, si vedrebbero subito e potrebbero risultare irrecuperabili". Lo ha detto il presidente Napolitano parlando oggi alla stampa parlamentare.
Quello che "deve anche oggi avere il primo posto nella nostra attenzione collettiva", per le istituzioni e per i partiti, "è la criticità delle condizioni economiche e sociali del nostro Paese". Lo ha detto il Presidente Napolitano oggi al Quirinale. "Il clima di fiducia verso l'Italia può variare positivamente in presenza di una valida azione di governo e di un concreto processo di riforme" ma "potrebbe peggiorare anche bruscamente dinanzi a una nuova destabilizzazione del quadro politico italiano". Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alla cerimonia del Ventaglio al Quirinale. Le parole del Capo dello Stato rimbalzano subito nei palazzi della politica e in particolare al Senato, dove poco dopo si riunisce il gruppo del Pd che, dopo un duro confronto, decide ad ampia maggioranza (si astengono, tra gli altri, 3 renziani, Laura Puppato e Felice Casson) che domani respingera' le mozioni di sfiducia di M5S e Sel contro il ministro Alfano, confermando cosi' la fiducia al governo.
PD, NO A MOZIONE SFIDUCIA ALFANO - Il gruppo del Pd del Senato ha approvato la proposta di votare 'no' domani in Aula al Senato alle mozioni di sfiducia al ministro Alfano. I voti a favore sono stati 80, sette gli astenuti e nessun contrario. Secondo quanto si apprende tra gli astenuti ci sarebbero, tra gli altri, Felice Casson e il renziano Andrea Marcucci. I renziani, nella riunione al gruppo in Senato con il segretario Guglielmo Epifani, hanno chiesto che il Pd presenti una propria mozione di sfiducia nei confronti del ministro Alfano. In subordine, secondo le indiscrezioni, un atto di censura nei confronti del ministro. Renzi in un'intervista a Famiglia cristiana afferma: 'Mai pensato a lasciare il Pd anche se sarebbe comodo andare via e fare un partito personale'. Il Pdl è compatto nel sostegno ad Alfano e tutto il resto sono solo "resoconti e titoli inventati di sana pianta" per spargere veleno sul Pdl. "Stamani - afferma una nota di Palazzo Grazioli - il cosiddetto partito de 'La Repubblica' supera ogni limite nella smania di attaccare il Presidente Berlusconi". "Non solo - prosegue la nota - gli vengono attribuiti, addirittura tra virgolette, giudizi e commenti che non sono stati mai pensati né pronunciati, ma si insinua perfino il dubbio che il Presidente Berlusconi e il Popolo della Libertà non siano compatti nel sostegno al Ministro Alfano. Ancora una volta ci troviamo di fronte a resoconti e titoli inventati di sana pianta per spargere veleno sul Popolo della Libertà e sul dibattito politico".
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