Ad Ostuni l'autore Alessandro Perissinotto presenta il libro “Le colpe dei padri” per “Un’emozione chiamata libro”

OSTUNI (BR) - Prosegue alla grande, nella Città Bianca, la kermesse letteraria de "Un'emozione chiamata libro": questa sera, infatti, a partire dalle ore 21 nella consueta cornice del Chiostro di Palazzo San Francesco, l'autore Alessandro Perissinotto presenterà il suo libro dal titolo “Le colpe dei padri”, edito dalla Piemme.

Perissinotto si confronterà con i lettori, con la giornalista Anna Maria Mori, curatrice della rassegna, e con il Sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella.

Per quel che riguarda il libro, racconta la storia di Guido Marchisio, torinese, 46 anni, il quale è un uomo arrivato. Dirigente di una multinazionale, appoggiato dai vertici, compagno di una donna molto più giovane e bellissima: la sua è una vita in continua ascesa. Fino al 26 ottobre 2011, una data che crea una frattura tra ciò che Guido è stato e quello che non potrà mai più essere. Quella mattina, infatti, un incontro non previsto insinua in lui il dubbio: possibile che esista da qualche parte un suo sosia, un gemello dimenticato, un suo doppio misterioso e sfuggente? Giorno dopo giorno, il dubbio diventa ossessione e l'esistenza dell'ingegner Marchisio inizia, prima piano poi sempre più velocemente, a percorrere la stessa rovinosa china della sua azienda e della sua città. Di tutte le sicurezze costruite col tempo, non rimane più nulla: il suo ruolo di freddo tagliatore di teste, di manager di successo, la sua figura di uomo affascinante, tutto, per colpa di quel sospetto sembra scivolare via da lui, come se accompagnasse l'emorragia che lentamente svuota l'industria italiana. Andare a fondo significherà per Guido affacciarsi all'orlo di un baratro e accettare l'inaccettabile. Nessuno come Alessandro Perissinotto sa fondere sentimenti personali e conflitti sociali in una storia grande che lascia il segno”.

Per quel che riguarda Alessandro Perissinotto, è nato a Torino nel 1964 e, dopo aver praticato vari mestieri, si laurea in Lettere nel 1992 con una  tesi in semiotica. Inizia quindi un’intensa attività di ricerca, occupandosi di semiologia della fiaba, di multimedialità e di didattica della letteratura. È docente nell'Università di Torino. Tra i suoi saggi ritroviamo Il testo multimediale (Utet-Libreria),  Gli attrezzi del narratore (Rizzoli), e, con G.P. Caprettini, il Dizionario della fiaba (Meltemi, Premio C. Nigra per il folclore). Alla narrativa approda nel 1997 con il romanzo poliziesco “L’anno che uccisero Rosetta” (Sellerio). I suoi romanzi sono stati tradotti in numerosi paesi europei e in Giappone. Collabora inoltre con il quotidiano La Stampa, per il quale scrive articoli e racconti che appaiono sul supplemento “TorinoSette”. Attualmente è docente universitario a Torino, mentre in precedenza aveva insegnato per alcuni anni a Bergamo. Gioca a calcio nella squadra dell'Osvaldo Soriano football club e nella "Nazionale Italiana Scrittori".



Daniele Martini

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