Aeronautica: esercitazione 'recupero naufrago 2013'

BARI - Giovedì 4 luglio 2013 presso il Centro di Sopravvivenza di Torre a Mare, l’Aeronautica Militare italiana darà il via ad una esercitazione per il recupero di piloti / equipaggi in mare aperto. (Foto d'archivio)

L’esercitazione, organizzata dal Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea, avrà inizio alle ore 08.30 in località Torre a Mare, a sud di Bari, con un briefing effettuato da un istruttore qualificato “sopravvivenza in mare” rivolto a tutte le componenti militari per l’esposizione di dettaglio delle procedure relative all’esercitazione. L’attività, a partire dalle ore 10.30, sarà svolta con la partecipazione di un elicottero HH 139A dell’84° S.A.R. (Search and Rescue) di Gioia del Colle.

L’esercitazione di recupero è finalizzata a porre in salvo gli equipaggi di volo eiettati in specchi d’acqua a seguito di abbandono in emergenza del velivolo e consolidare le conoscenze tecniche e procedurali di sopravvivenza da seguire per superare i pericoli derivanti dall’ambiente acquatico. Vengono, altresì, approfondite le tematiche relative all’impiego degli equipaggiamenti con prove di acquaticità.

Oltre al personale del Comando Scuole dell’Aeronautica Militare/3ª Regione Aerea, parteciperà personale del 36° Stormo e dell’84° S.A.R. di Gioia del Colle, del 61° Stormo di Lecce ed equipaggi dei nuclei elicotteri dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco di Bari.

L’esercitazione di recupero naufraghi, come ogni anno, fornirà i risultati dell’impegno che le forze militari esprimono giorno per giorno nella loro attività di addestramento, teso ad ottenere la migliore preparazione per fronteggiare gli eventi per i quali vengono chiamati ad operare gli uomini del soccorso aereo.

L’uso di mezzi aerei, navali e terrestri, consente, altresì, di addestrare gli operatori anche per le attività di pubblica utilità quali la ricerca di dipersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita e il soccorso di traumatizzati gravi per i quali la tempestività è fondamentale per la salvezza di vite umane.

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