di Nicola Zuccaro - Sinergia e orgoglio. Sono due degli elementi emersi maggiormente durante la cerimonia di inaugurazione del metrò che dal 20 luglio collegherà Bari Centrale al Karol Wojtyla.Il primo caratterizzato dalla stretta interazione fra Rete Ferroviaria Italiana e la Ferrotramviaria del Nord Barese trova - come segnalato dal Direttore della seconda - Ing. Massimo Nitti nella concessione da parte della prima del Binario 5 Ovest della stazione centrale e completato dalla quotidiana relazione con Aeroporti di Puglia, è la testimonianza della voglia di cooperare per la realizzazione di un'opera a favore della comunità barese prima e pugliese poi.
Già, baresità e pugliesità. Due componenti raccolte nell'orgoglio di appartenenza a una terra che nella realizzazione di questa infrastruttura ha voluto indicare all'Italia intera e al mondo che c'è una Puglia ambiziosa e non lamentosa per Vendola e che non esiste una visione Baricentrica come dichiarato dal Sindaco di Bari Michele Emiliano ma quella di una città al servizio dell'intera Regione.
Se a queste posizioni, si aggiunge il senso di appartenenza alla comunità di quella che un tempo era la Terra di Bari come rimarcato dal Presidente della medesima Provincia, Francesco Schittulli, si giunge alla deduzione che un passante ferroviario rappresenta molto di più che una semplice infrastruttura per la mobilità.
