TARANTO - Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, sara' oggi pomeriggio a Taranto per l'assemblea annuale dell'associazione degli industriali. Con Squinzi anche il ministro della Coesione territoriale, Carlo Trigilia, e il presidente della Regione Puglia. L'assemblea di Confindustria coincide con un doppio momento particolare: domani sara' trascorso un anno dal sequestro degli impianti dell'Ilva per disastro ambientale ed intanto e' attualmente in corso al Senato la discussione sul decreto legge che dal 4 giugno scorso ha commissariato l'Ilva affidandola ad Enrico Bondi. A quest'ultimo si e' poi aggiunto, in quanto previsto dallo stesso decreto, un sub commissario: l'ex ministro dell'Ambiente, Edo Ronchi.Il decreto ha gia' avuto l'ok della Camera l'11 luglio.
L'assemblea di oggi di Confindustria Taranto piu' che parlare dell'anno difficilissimo vissuto da Taranto per la questione dell'Ilva, affrontera' i nodi del futuro e della ripresa dell'economia. Vincenzo Cesareo,presidente di Confindustria Taranto, parlera' molto, infatti, del progetto di "Smart Area" inserito tra le azioni finanziate dalla legge sulla bonifica dello scorso ottobre e rilancera' la richiesta degli industriali per la costituzione di un Osservatorio degli appalti. Confindustria Taranto, infatti, ritiene che le imprese locali non possano essere escluse dalla quantita' di lavori che nell'area tarantina potranno partire tra il risanamento dello stabilimento siderurgico, con i lavori ordinati dall'Aia, bonifica dell'area esterna alla fabbrica, con la legge ad hoc, e nuove infrastrutturi portuali, inserite in un accordo di giugno 2012 e per le quali e' stato anche nominato un commissario per velocizzarne l'attuazione. Le cifre in gioco sono significative perche', ad una prima stima, l'ambientalizzazione dell'Ilva, secondo dati forniti dall'azienda, costera' 1,8 miliardi di euro in tre anni, per la bonifica ci sono allo stato un centinaio di milioni e la Regione, col decreto, e' stata anche autorizzata a sforare il patto di stabilita' per quest'anno e per il prossimo, mentre per le opere portuali ci sono circa 400 milioni di investimenti.(AGI) (AGI) - Taranto, 25 lug. - L'Osservatorio degli appalti, secondo Confindustria Taranto, dovrá da un lato monitorare l'andamento di questi progetti e dall'altro verificarne le ricadute nell'area di Taranto in termini di nuovo lavoro.
La presenza oggi all'assemblea di Confindustria di Squinzi e del governatore pugliese Nichi Vendola dovrebbe consentire anche il rilancio di un tema caro a quest'ultimo, ovvero la valutazione del danno sanitario per misurare l'impatto dell'inquinamento dei poli industriali sulle popolazioni che risiedono nelle aree vicine. Dopo la legge regionale di luglio 2012, ispirata proprio dalla vicenda Ilva, Vendola vuole farne una legge nazionale e per questo ha scritto sia a Squinzi che agli altri presidenti di Regione raccogliendo fra quest'ultimi delle prime disponibilita'. Anche Squinzi ha raccolto l'importanza del tema, pero' ha osservato a Vendola che bisogna considerare le prassi europee esistenti gia' in materia e procedere con un metodo condiviso. In sostanza, ha detto Squinzi a Vendola, nessun provvedimento slegato da un quadro di riferimento piu' ampio considerato il contesto globale nel quale si muovono le imprese. Infine, per quanto riguarda il decreto sull'Ilva, anche Confindustria Taranto aspetta la conversione in legge dal Senato. Ieri sera, calcolando che non ci sono piu' i tempi per le modifiche, visto che l'aula del Senato lo discutera' il 29 luglio in quanto il provvedimento scade il 3 agosto, la maggioranza ha deciso di ritirare i propri emendamenti.
L'assemblea di oggi di Confindustria Taranto piu' che parlare dell'anno difficilissimo vissuto da Taranto per la questione dell'Ilva, affrontera' i nodi del futuro e della ripresa dell'economia. Vincenzo Cesareo,presidente di Confindustria Taranto, parlera' molto, infatti, del progetto di "Smart Area" inserito tra le azioni finanziate dalla legge sulla bonifica dello scorso ottobre e rilancera' la richiesta degli industriali per la costituzione di un Osservatorio degli appalti. Confindustria Taranto, infatti, ritiene che le imprese locali non possano essere escluse dalla quantita' di lavori che nell'area tarantina potranno partire tra il risanamento dello stabilimento siderurgico, con i lavori ordinati dall'Aia, bonifica dell'area esterna alla fabbrica, con la legge ad hoc, e nuove infrastrutturi portuali, inserite in un accordo di giugno 2012 e per le quali e' stato anche nominato un commissario per velocizzarne l'attuazione. Le cifre in gioco sono significative perche', ad una prima stima, l'ambientalizzazione dell'Ilva, secondo dati forniti dall'azienda, costera' 1,8 miliardi di euro in tre anni, per la bonifica ci sono allo stato un centinaio di milioni e la Regione, col decreto, e' stata anche autorizzata a sforare il patto di stabilita' per quest'anno e per il prossimo, mentre per le opere portuali ci sono circa 400 milioni di investimenti.(AGI) (AGI) - Taranto, 25 lug. - L'Osservatorio degli appalti, secondo Confindustria Taranto, dovrá da un lato monitorare l'andamento di questi progetti e dall'altro verificarne le ricadute nell'area di Taranto in termini di nuovo lavoro.
La presenza oggi all'assemblea di Confindustria di Squinzi e del governatore pugliese Nichi Vendola dovrebbe consentire anche il rilancio di un tema caro a quest'ultimo, ovvero la valutazione del danno sanitario per misurare l'impatto dell'inquinamento dei poli industriali sulle popolazioni che risiedono nelle aree vicine. Dopo la legge regionale di luglio 2012, ispirata proprio dalla vicenda Ilva, Vendola vuole farne una legge nazionale e per questo ha scritto sia a Squinzi che agli altri presidenti di Regione raccogliendo fra quest'ultimi delle prime disponibilita'. Anche Squinzi ha raccolto l'importanza del tema, pero' ha osservato a Vendola che bisogna considerare le prassi europee esistenti gia' in materia e procedere con un metodo condiviso. In sostanza, ha detto Squinzi a Vendola, nessun provvedimento slegato da un quadro di riferimento piu' ampio considerato il contesto globale nel quale si muovono le imprese. Infine, per quanto riguarda il decreto sull'Ilva, anche Confindustria Taranto aspetta la conversione in legge dal Senato. Ieri sera, calcolando che non ci sono piu' i tempi per le modifiche, visto che l'aula del Senato lo discutera' il 29 luglio in quanto il provvedimento scade il 3 agosto, la maggioranza ha deciso di ritirare i propri emendamenti.