di Luigi Laguaragnella - Fa certamente da contraltare, rispetto al piano per favorire l’inserimento occupazionale dei giovani, la notizia di questi ultimi giorni della crisi all’interno della redazione della Gazzetta del Mezzogiorno, lo storico quotidiano della Puglia e della Basilicata.
+ "Chiusura testate regionali preoccupante"
L’editore Mario Ciancio Sanfilippo ha varato un piano che riduce nettamente le redazioni con l’accorpamento di Bat, Matera e Brindisi e con un taglio del 30% del costo del personale con il contratto di solidarietà per tutte le redazioni giornalistiche. Si tratterebbe di un ulteriore danno per l’informazione locale di cui certamente la Gazzetta rappresenta il punto di riferimento.
Occorre anche precisare che già da anni la testata pugliese vive anni di crisi e deve far fronte a tagli e riduzioni, tra l’altro, l’organico della redazione nel 2014 sarà ancora ridotto per la procedura di pensionamenti di 16 giornalisti. Ed è quello che vuol mettere in evidenza il comitato di redazione a cui esprime solidarietà l’Assostampa: protesta contro questi ennesimi tagli perché creerebbero un danno irreparabile per l’informazione locale. Giudica il piano d’intervento di Edisud (l’editore del quotidiano) “lacunoso e privo di prospettive”.
La cura dimagrante dell’assetto della Gazzetta continua dagli anni 2002 e 2008 e così facendo, per proteggere i costi, magari di politiche amministrative prive di progetti di sviluppo, si rischia di distruggere e non creare nuove prospettive.
Edisud, sembra mirare soltanto al riequilibrio dei conti, come tutte le grandi aziende (purtroppo). Con l’avanzare anche della multimedialità che evidentemente non viene ancora usata adeguatamente nel settore editoriale e giornalistico, insieme ai costi di stampa e carta e difficoltà reali di miglioramento commerciale, la crisi e la riduzione dei componenti di redazione diventano passi inevitabili. Probabilmente già da anni occorreva prevenire con politiche adeguate che puntassero alla collaborazione cartaceo e online, supporto quest’ultimo reso colpevole della crisi dei giornali.
In ogni caso, una fonte d’informazione importante come la Gazzetta non può essere smantellata e per questo è necessario unirsi al comitato di redazione che giudica “irricevibile” il piano d’intervento di Ciancio Sanfilippo
+ "Chiusura testate regionali preoccupante"
L’editore Mario Ciancio Sanfilippo ha varato un piano che riduce nettamente le redazioni con l’accorpamento di Bat, Matera e Brindisi e con un taglio del 30% del costo del personale con il contratto di solidarietà per tutte le redazioni giornalistiche. Si tratterebbe di un ulteriore danno per l’informazione locale di cui certamente la Gazzetta rappresenta il punto di riferimento.
Occorre anche precisare che già da anni la testata pugliese vive anni di crisi e deve far fronte a tagli e riduzioni, tra l’altro, l’organico della redazione nel 2014 sarà ancora ridotto per la procedura di pensionamenti di 16 giornalisti. Ed è quello che vuol mettere in evidenza il comitato di redazione a cui esprime solidarietà l’Assostampa: protesta contro questi ennesimi tagli perché creerebbero un danno irreparabile per l’informazione locale. Giudica il piano d’intervento di Edisud (l’editore del quotidiano) “lacunoso e privo di prospettive”.
La cura dimagrante dell’assetto della Gazzetta continua dagli anni 2002 e 2008 e così facendo, per proteggere i costi, magari di politiche amministrative prive di progetti di sviluppo, si rischia di distruggere e non creare nuove prospettive.
Edisud, sembra mirare soltanto al riequilibrio dei conti, come tutte le grandi aziende (purtroppo). Con l’avanzare anche della multimedialità che evidentemente non viene ancora usata adeguatamente nel settore editoriale e giornalistico, insieme ai costi di stampa e carta e difficoltà reali di miglioramento commerciale, la crisi e la riduzione dei componenti di redazione diventano passi inevitabili. Probabilmente già da anni occorreva prevenire con politiche adeguate che puntassero alla collaborazione cartaceo e online, supporto quest’ultimo reso colpevole della crisi dei giornali.
In ogni caso, una fonte d’informazione importante come la Gazzetta non può essere smantellata e per questo è necessario unirsi al comitato di redazione che giudica “irricevibile” il piano d’intervento di Ciancio Sanfilippo
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