Crisi: Natuzzi, 1.726 in mobilita' dopo ottobre. Vendola, attivare tavolo nazionale

POTENZA - L'azienda Natuzzi ha comunicato ai sindacati la riorganizzazione dell'assetto italiano del gruppo, con la mobilita' per 1.726 dipendenti a partire dalla fine della cassa integrazione (a ottobre). Cio' per ''salvaguardare la posizione di 2.789 lavoratori, di cui 1.449 interni e 1.340 nell'indotto''.

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Nel sottolineare la necessita' di ''salvaguardare l'azienda', Natuzzi ha parlato di ''costi industriali'' maggiori rispetto a competitor stranieri e ''concorrenti sleali'' nel distretto pugliese-lucano.

Nichi Vendola, leader di Sel
VENDOLA, ATTIVARE SUBITO TAVOLO NAZIONALE - “Ho chiesto al Ministro per lo Sviluppo Economico Flavio Zanonato, l’immediata convocazione, presso il ministero, di un Tavolo nazionale dedicato alla ricerca di possibili soluzioni per la vertenza Natuzzi che, in queste ore, sta prendendo una piega assolutamente inaccettabile e pericolosa.

Prendiamo atto che il piano industriale, presentato questa mattina a Roma, presso la sede di Confindustria, è un piano di lacrime e sangue, che va oltre ogni ragionevole condivisione.

La chiusura di ben due stabilimenti e la messa in mobilità di oltre 1700 dipendenti non può che destare preoccupazione e allarme. E’ però indispensabile, a questo punto, che intervenga il Governo nazionale e che intervenga con serie e credibili proposte di politica industriale che, fino a questo momento, hanno più brillato per assenza che non per efficienza e concretezza.

La vertenza Natuzzi è anche la conseguenza di troppi anni di latitanza di politiche industriali.  Per quanto ci riguarda, ho già annunciato l’avvio di un tavolo operativo di confronto per combattere la piaga del sommerso che, in Puglia ma non solo, genera fenomeni pericolosissimi di abbassamento del costo del lavoro e di cancellazione di diritti fondamentali.

Vorrei rassicurare tutti i lavoratori che la Task force regionale per l’occupazione, e la Giunta regionale nel suo complesso, saranno sempre al loro fianco per percorerre insieme tutte le strade possibili e necessarie per l’individuazione di soluzioni positive.

Intanto ho già chiesto all’assessore regionale al Lavoro Leo Caroli di convocare quanto prima tutti i sindacati per fare il punto della situazione.

Vorrei infine ricordare, anche a Pasquale Natuzzi, il lavoro straordinario e faticoso che abbiamo dovuto portare avanti in questi anni per chiudere l’Accordo di Programma sul mobile imbottito della Murgia, accordo che prevede risorse per ben 101 milioni di euro. Ora la sfida, condivisa con imprenditori, sindacati, istituzioni e lavoratori, è quella di saper guardare oltre, oltre il mobile imbottito, innovando contenuti e processi e lavorando per la costruzione del distretto della Casa e dell’Arredo”.

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